Bovisio M.: la Campanella cerca fondi per il proiettore digitale
Punto di riferimento per l'attività culturale cittadina, il centro polifunzionale "La Campanella" ha un grosso problema da risolvere: con il cambio della tecnologia, l'attività cinematografica rischia di scomparire. La vecchia pellicola ormai in disuso ha ormai lasciato il posto al digitale. E per acquistare il nuovo impianto, servono davvero soldi. Ce ne parla
Giorgio Vago, anima della Campanella e coordinatore infaticabile, che ha inviato una lettera ai giornali per spiega...
Punto di riferimento per l'attività culturale cittadina, il centro polifunzionale "La Campanella" ha un grosso problema da risolvere: con il cambio della tecnologia, l'attività cinematografica rischia di scomparire. La vecchia pellicola ormai in disuso ha ormai lasciato il posto al digitale. E per acquistare il nuovo impianto, servono davvero soldi. Ce ne parla
Giorgio Vago, anima della Campanella e coordinatore infaticabile, che ha inviato una lettera ai giornali per spiegare la situazione e i progetti.
Il Centro Polifunzionale La Campanella dal giugno 2007, data dell’inaugurazione, ha fatto un lungo cammino: film, spettacoli teatrali, concerti, danza classica e moderna, eventi culturali, convegni hanno portato nella Sala della Comunità di Bovisio Masciago circa 70 mila persone.
Di queste, 35 mila, si sono accomodate per assistere a un film.
Un luogo d’incontro e aggregazione, esattamente quello che ci si era prefissato. Sono stati anni intensi, impegnativi carichi di soddisfazioni e gratificazioni; ovviamente anche i problemi non sono mancati.
Questa “macchina” che funziona grazie a più di 50 volontari, che con impegno organizzano, programmano, montano, smontano, aprono, chiudono, accolgono, presentano, supportano e altro ancora tutti quelli che usufruiscono come spettatori o come artisti di questo spazio.
In questi mesi si è però fatta pressante e irrimediabilmente concreta una scelta tecnologica innovativa: il digitale.
Negli ultimi 3 anni l’utilizzo della pellicola cinematografica da parte delle case di produzione dei film è andato velocemente diminuendo a favore delle immagini digitalizzate.
Quando La Campanella è stata inaugurata, nel 2007, non si parlava ancora di digitale se non per le prime prove tecniche che stavano iniziando negli Stati Uniti. Si parlava di almeno 10 anni prima che la tecnologia entrasse in vigore.
I tempi, in questi anni si sono, di volta in volta dimezzati, arrivando in questi mesi a relegare le copie su pellicola dei nuovi film a pochissime unità per ogni nuovo titolo (circa 7/10 copie).
Ci troviamo pertanto davanti ad una scelta “obbligata” e “impegnativa”. Non ci sono alternative, i film non sono più distribuiti su pellicola; La Campanella ha le macchine di proiezione che utilizzano la pellicola.
Questa lunga premessa per inquadrare il problema, le motivazioni e il percorso che ci hanno portato fin qui. Occorre, se vogliamo proseguire ad utilizzare la nostra Campanella come cinema, fare l’investimento del digitale.
Il consiglio Pastorale, la commissione degli affari economici e l’assemblea parrocchiale hanno valutato e confermato che l’investimento ha una valenza pastorale e di aggregazione importante ed hanno ritenuto opportuno procedere in questo impegno economico.
Tutti si dovrebbero sentire coinvolti; il digitale non è “solo” un obiettivo per poter continuare a fare i film del mercoledì e del week-end ma (e soprattutto) una grossa potenzialità per gli scenari di aggregazione ed intrattenimento a cui si potrà accedere.
Un progetto grande, impegnativo e decisivo per la nostra Sala per la nostra Comunità. L’avvento del digitale in Campanella potrebbe essere il nuovo punto di partenza per la cultura, l’aggregazione, l’arte, lo spettacolo e tutte le altre opportunità che l’impegno, la fantasia e la ricerca ci potranno far scoprire.
In tanti si stanno già impegnando per sostenerlo, alcune associazioni si sono già mosse e si stanno organizzando per promuovere, all’interno delle proprie attività, idee e proposte per raccogliere i fondi da destinare a questo investimento.
La scorsa domenica con la Festa di Primavera il gruppo Culturale e Gli Amici della Melgacciata hanno iniziato la raccolta con vendita di fiori e di frittelle. Ci sarà poi l’occasione della Corsa del Sole del 1° Maggio e poi Masciago in Fiore con gli amici di San Martino pronti, anche questa volta; a dare il loro prezioso contributo. Ci saranno ancora altre occasioni per contribuire a finanziare il digitale. Si nota un “fermento” positivo di idee e proposte che fa ben sperare. Non è una sfida ma un’opportunità che darà alla Campanella, ancora una volta, l’occasione di confermare il proprio fine ultimo: essere al servizio della Comunità: con arte, cultura, spettacoli. In una parola: aggregazione. Prossimamente verrà organizzato un incontro di presentazione e approfondimento sulle motivazioni che ci hanno portato a questa scelta e sui tempi e modi per, insieme, raggiungere anche questo obiettivo.
Giorgio Vago Centro Polifunzionale La Campanella
Giorgio Vago, anima della Campanella e coordinatore infaticabile, che ha inviato una lettera ai giornali per spiegare la situazione e i progetti.
Il Centro Polifunzionale La Campanella dal giugno 2007, data dell’inaugurazione, ha fatto un lungo cammino: film, spettacoli teatrali, concerti, danza classica e moderna, eventi culturali, convegni hanno portato nella Sala della Comunità di Bovisio Masciago circa 70 mila persone.
Di queste, 35 mila, si sono accomodate per assistere a un film.
Un luogo d’incontro e aggregazione, esattamente quello che ci si era prefissato. Sono stati anni intensi, impegnativi carichi di soddisfazioni e gratificazioni; ovviamente anche i problemi non sono mancati.
Questa “macchina” che funziona grazie a più di 50 volontari, che con impegno organizzano, programmano, montano, smontano, aprono, chiudono, accolgono, presentano, supportano e altro ancora tutti quelli che usufruiscono come spettatori o come artisti di questo spazio.
In questi mesi si è però fatta pressante e irrimediabilmente concreta una scelta tecnologica innovativa: il digitale.
Negli ultimi 3 anni l’utilizzo della pellicola cinematografica da parte delle case di produzione dei film è andato velocemente diminuendo a favore delle immagini digitalizzate.
Quando La Campanella è stata inaugurata, nel 2007, non si parlava ancora di digitale se non per le prime prove tecniche che stavano iniziando negli Stati Uniti. Si parlava di almeno 10 anni prima che la tecnologia entrasse in vigore.
I tempi, in questi anni si sono, di volta in volta dimezzati, arrivando in questi mesi a relegare le copie su pellicola dei nuovi film a pochissime unità per ogni nuovo titolo (circa 7/10 copie).
Ci troviamo pertanto davanti ad una scelta “obbligata” e “impegnativa”. Non ci sono alternative, i film non sono più distribuiti su pellicola; La Campanella ha le macchine di proiezione che utilizzano la pellicola.
Questa lunga premessa per inquadrare il problema, le motivazioni e il percorso che ci hanno portato fin qui. Occorre, se vogliamo proseguire ad utilizzare la nostra Campanella come cinema, fare l’investimento del digitale.
Il consiglio Pastorale, la commissione degli affari economici e l’assemblea parrocchiale hanno valutato e confermato che l’investimento ha una valenza pastorale e di aggregazione importante ed hanno ritenuto opportuno procedere in questo impegno economico.
Tutti si dovrebbero sentire coinvolti; il digitale non è “solo” un obiettivo per poter continuare a fare i film del mercoledì e del week-end ma (e soprattutto) una grossa potenzialità per gli scenari di aggregazione ed intrattenimento a cui si potrà accedere.
Un progetto grande, impegnativo e decisivo per la nostra Sala per la nostra Comunità. L’avvento del digitale in Campanella potrebbe essere il nuovo punto di partenza per la cultura, l’aggregazione, l’arte, lo spettacolo e tutte le altre opportunità che l’impegno, la fantasia e la ricerca ci potranno far scoprire.
In tanti si stanno già impegnando per sostenerlo, alcune associazioni si sono già mosse e si stanno organizzando per promuovere, all’interno delle proprie attività, idee e proposte per raccogliere i fondi da destinare a questo investimento.
La scorsa domenica con la Festa di Primavera il gruppo Culturale e Gli Amici della Melgacciata hanno iniziato la raccolta con vendita di fiori e di frittelle. Ci sarà poi l’occasione della Corsa del Sole del 1° Maggio e poi Masciago in Fiore con gli amici di San Martino pronti, anche questa volta; a dare il loro prezioso contributo. Ci saranno ancora altre occasioni per contribuire a finanziare il digitale. Si nota un “fermento” positivo di idee e proposte che fa ben sperare. Non è una sfida ma un’opportunità che darà alla Campanella, ancora una volta, l’occasione di confermare il proprio fine ultimo: essere al servizio della Comunità: con arte, cultura, spettacoli. In una parola: aggregazione. Prossimamente verrà organizzato un incontro di presentazione e approfondimento sulle motivazioni che ci hanno portato a questa scelta e sui tempi e modi per, insieme, raggiungere anche questo obiettivo.
Giorgio Vago Centro Polifunzionale La Campanella