Bovisio M.: dopo l'alluvione un mese senza telefono
Trenta giorni senza telefono. Davvero impensabile al giorno d'oggi. Ma non è una scelta di vita di chi vuole staccare un po' dalla quotidianità: è uno dei danni subìti dai residenti di piazza Mozart con la tremenda alluvione avvenuta nella notte tra il 7 e l'8 luglio. "E' davvero un grosso problema - racconta
Claudio Dabbeni, il simpatico titolare del bar della piazza - e purtroppo non so più a chi rivolgermi. Ora la Telecom mi dice pure che non è un problema di sua competen...
Trenta giorni senza telefono. Davvero impensabile al giorno d'oggi. Ma non è una scelta di vita di chi vuole staccare un po' dalla quotidianità: è uno dei danni subìti dai residenti di piazza Mozart con la tremenda alluvione avvenuta nella notte tra il 7 e l'8 luglio. "E' davvero un grosso problema - racconta
Claudio Dabbeni, il simpatico titolare del bar della piazza - e purtroppo non so più a chi rivolgermi. Ora la Telecom mi dice pure che non è un problema di sua competenza: ma stiamo scherzando? Io ho un'attività, la linea telefonica mi serve, visto anche i giochi tipo il Superenalotto che ospito nel mio locale". Nella sua stessa situazione molti altri residenti. Qui sono in totale 27 famiglie più due attività. Qualcuno un po' più fortunato degli altri, visto che la linea, magari non affidabilissima, tutto sommato c'è per fare qualche telefonata o per provare la connessione a Internet. "Il motivo - ci spiega
Daniele Toselli, indicandoci il 'quadro' elettrico - è tutto qui: ci sono contatti ossidati e altri che sono in condizioni migliori. Di conseguenza qualcuno è completamente fuori uso, altri riescono a telefonare di tanto in tanto. Altri ancora, ma sono davvero pochissimi, non hanno proprio problemi". Un danno condiviso da tutti, invece, è quello dei citofoni. Proprio non funzionano. Se qualche amico deve andare a trovare i residenti di piazza Mozart, è costretto a telefonare quando è sotto casa. Sul cellulare, ovviamente, perché il telefono fisso è ormai muto da un mese.
Claudio Dabbeni, il simpatico titolare del bar della piazza - e purtroppo non so più a chi rivolgermi. Ora la Telecom mi dice pure che non è un problema di sua competenza: ma stiamo scherzando? Io ho un'attività, la linea telefonica mi serve, visto anche i giochi tipo il Superenalotto che ospito nel mio locale". Nella sua stessa situazione molti altri residenti. Qui sono in totale 27 famiglie più due attività. Qualcuno un po' più fortunato degli altri, visto che la linea, magari non affidabilissima, tutto sommato c'è per fare qualche telefonata o per provare la connessione a Internet. "Il motivo - ci spiega
Daniele Toselli, indicandoci il 'quadro' elettrico - è tutto qui: ci sono contatti ossidati e altri che sono in condizioni migliori. Di conseguenza qualcuno è completamente fuori uso, altri riescono a telefonare di tanto in tanto. Altri ancora, ma sono davvero pochissimi, non hanno proprio problemi". Un danno condiviso da tutti, invece, è quello dei citofoni. Proprio non funzionano. Se qualche amico deve andare a trovare i residenti di piazza Mozart, è costretto a telefonare quando è sotto casa. Sul cellulare, ovviamente, perché il telefono fisso è ormai muto da un mese.