Bovisio M.: il Comune dimezza i suoi debiti
Gli addetti ai lavori li chiamo elegantemente “residui passivi”. Sono le somme che le amministrazioni pubbliche non hanno ancora sborsato per impegni assunti prima del 31 dicembre. Tradotto in parole povere: sono debiti. E quelli del nostro Comune in questi ultimi quattro anni sono proprio diminuiti in modo evidente. Anche i revisori dei conti, nel corso degli anni, avevano più volte sottolineato la necessità di ridurli drasticamente per avere un bilancio sano e sicuro. Non sono noccioline: n...
Gli addetti ai lavori li chiamo elegantemente “residui passivi”. Sono le somme che le amministrazioni pubbliche non hanno ancora sborsato per impegni assunti prima del 31 dicembre. Tradotto in parole povere: sono debiti. E quelli del nostro Comune in questi ultimi quattro anni sono proprio diminuiti in modo evidente. Anche i revisori dei conti, nel corso degli anni, avevano più volte sottolineato la necessità di ridurli drasticamente per avere un bilancio sano e sicuro. Non sono noccioline: nel 2007 questi residui passivi superavano i 13 milioni di euro. Nel 2008 poco meno di 11 milioni 900 mila euro. Al 31 dicembre 2012 i debiti sono calati sensibilmente: 8 milioni 300 mila euro (includendo il mutuo di 1 milione 600 mila euro per il nuovo mercato nell’ex campo Snia). E, a quattro mesi di distanza, un ulteriore passo avanti: 6 milioni 200 mila euro (sempre compresivi del mutuo, quindi 4 milioni 600 mila euro netti). Residui passivi limitati significa anche tempestività nei pagamenti. Il Comune, insomma, ancora prima del noto decreto sblocca pagamenti del Governo che ha stanziato 40 miliardi, nel suo piccolo aveva già voluto fare la sua parte per andare incontro alle imprese in questo periodo di crisi per far “girare” l’economia. Inoltre è migliorata anche la situazione sul fronte dei cosiddetti “residui attivi”, ovvero i crediti: i quasi 10 milioni e mezzo del 2007 sono diventati 9 milioni 300 mila euro alla fine del 2012 e 7 milioni 400 mila euro in questo mese di aprile. Il Comune, insomma, rispetto al passato è più capace di recuperare quanto gli è dovuto.