Bovisio M.: il sindaco Galimberti ha la querela pronta per il consigliere di opposizione

"Dipendesse da me, sarei già andato a sporgere denuncia: sono stato fermato dai legali. Che non mi hanno fatto cambiare idea: mi hanno però suggerito di osservare un iter diverso, un po' più lungo, che porta allo stesso risultato". Sono le parole del sindaco
Emanuele Galimberti, offeso per le parole pronunciate in Consiglio comunale da
Giuliano Soldà della lista civica "Insieme per Bovisio Masciago". Scintille proprio in occasione dell'ultimo punto del Cons...

"Dipendesse da me, sarei già andato a sporgere denuncia: sono stato fermato dai legali. Che non mi hanno fatto cambiare idea: mi hanno però suggerito di osservare un iter diverso, un po' più lungo, che porta allo stesso risultato". Sono le parole del sindaco

Emanuele Galimberti, offeso per le parole pronunciate in Consiglio comunale da

Giuliano Soldà della lista civica "Insieme per Bovisio Masciago". Scintille proprio in occasione dell'ultimo punto del Consiglio comunale che si è svolto il 4 febbraio e in occasione di un punto all'ordine del giorno che avrebbe dovuto mettere tutti d'accordo: una mozione sulla legalità. Promossa dalla Provincia di Monza e Brianza insieme al Comune di Desio con lo scopo di riaffermare la volontà delle istituzioni di combattere le mafie. "Dapprima - spiega Galimberti - Soldà ha sostenuto che non saremmo stati credibili. Già questo mi indispettisce. Ma non posso tollerare che arrivi addirittura a dichiarare che abbiamo falsificato le carte relative alla vicenda dell'asilo nido, con diverse persone finite a giudizio. Tre addirittura, con procedimento concluso avendo chiesto il rito abbreviato o il patteggiamento. Sono frasi offensive, io lo querelerei subito. Gli avvocati, tuttavia, mi hanno suggerito di attendere le registrazioni ufficiali e l'approvazione dei verbali in Consiglio comunale prima della denuncia". Soldà, dal canto suo, si mostra sereno. Come riporta oggi il Giornale di Desio, ha dichiarato che il senso delle sue dichiarazioni voleva essere di tutt'altro livello. Ovvero intendeva affermare che l'attuale maggioranza farebbe carte false per mettere in cattiva luce gli avversari politici. L'ultima parola, con ogni probabilità, spetterà al giudice.