Mille giorni inutili. È la sentenza emessa dal centrosinistra (Pd, lista civica “Insieme per Bovisio Masciago” e Sel) nei confronti dell’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Emanuele Galimberti. Ma è anche il titolo di un’assemblea pubblica, in programma giovedì 7 alle 21 in municipio, organizzata per illustrare ai cittadini il bilancio di questi tre anni di amministrazione gestiti da Pdl e Lega Nord. Se già il titolo non fosse sufficiente a chiarire il pensiero, il sottotitolo della serata è ancora più esplicativo: “Come una Giunta incompetente ha speso tre anni di amministrazione pubblica per peggiorare la vità della nostra città”. In attesa di incontrare i cittadini, i rappresentanti del centrosinistra hanno già diffuso un primo elenco di problemi che considerano irrisolti: dal sottopasso ferroviario che non è stato ancora realizzato, alla scuola primaria di cui si sente una forte necessità, all’aumento dell’edificazione (compresa la tanto contestata torre di 17 piani che può essere costruita vicino alla superstrada Milano-Meda dopo l’approvazione della variante al Pgt in un’area – sostengono gli organizzatori della serata – inserita all’interno del Parco del Grugnotorto). Senza dimenticare la pessima manutenzione dei parchi pubblici, l’introduzione di modifiche alla viabilità cittadina “con progetti disorganici e improvvisati” e con la repressione dei cittadini con le multe stradali. Un lungo elenco di temi da affrontare, dunque: con lo sguardo già puntato verso le elezioni del 2014 dove gli organizzatori sperano di riscuotere lo stesso successo che il centro sinistra ha registrato un po’ ovunque nelle ultime elezioni di maggio. Secca la replica del sindaco

Emanuele Galimberti: "Meglio mille giorni inutili che millecinquecento giorni dannosi come quelli della precedente amministrazione di centrosinistra. Ci hanno lasciato un bilancio devastato, strade groviera, un tendone da circo che chiamano Palamedia e un asilo nido finito sui tavoli della Procura. Con un 'aggiunta: a sostenere che i miei mille giorni sono solo loro come consiglieri di opposizione. A giudicare fallimentari i loro millecinquecento giorni ci ha pensato la cittadinanza che non li ha votati alle elezioni preferendo mandarli a casa".