Bovisio M.: "La pianta? Chiediamo all'agronomo, non alla casalinga"
Macché pomo della discordia: qui in paese si litiga per una pianta. Da una parte i consiglieri di opposizione, dall'altra parte il sindaco
Emanuele Galimberti. Separati, oltre che per altri motivi politici, anche per l'abbattimento della pianta situata davanti al numero civico 83 di corso Milano (dopo il passaggio a livello) avvenuta all'inizio della scorsa settimana. Per qualche consigliere della lista di opposizione "Insieme per Bovisio Masciago" la pianta era sanissi...
Macché pomo della discordia: qui in paese si litiga per una pianta. Da una parte i consiglieri di opposizione, dall'altra parte il sindaco
Emanuele Galimberti. Separati, oltre che per altri motivi politici, anche per l'abbattimento della pianta situata davanti al numero civico 83 di corso Milano (dopo il passaggio a livello) avvenuta all'inizio della scorsa settimana. Per qualche consigliere della lista di opposizione "Insieme per Bovisio Masciago" la pianta era sanissima. Con il suo abbattimento - messaggio esatto alla lettera - "incomincia lo scempio. La pianta sanissima non dava alcun fastidio a passaggi pedonali o carrai". Immediata la replica del sindaco Galimberti che, venerdì, sul sito Internet del Comune ha difeso la scelta fatta: "Invece che richiedere il parere di una casalinga, come ente pubblico, sia per tutelare l'interesse dei cittadini sia perché è giusto rispettare certi passaggi prima di agire, ci siamo rivolti a un agronomo. E' il dottor
Paolo Lippi, un lungo curriculum e numerose collaborazioni con molti Comuni della zona e di ogni colore politico. Ha fatto un sopralluogo e sabato 29 marzo ci ha inviato la mail (riprodotta sul sito del Comune, ndr):
"Con la presente formalizzo la richiesta che ho fatto ieri verbalmente di abbattere una quercia rossa con pericolo immediato di schianto, radicata in Corso Milano fronte civico 83, stesso lato". Per l'agronomo, anni di studio e di lavoro, si trattava di un pericolo di schianto immediato. Per la casalinga che è passata in bicicletta, chissà in base a quale motivo la pianta era sanissima. La cultura non è di tutti. Però basta chiedere e informarsi prima di fare una polemica inutile con argomentazioni false". Il primo cittadino evidenzia anche un problema di responsabilità: "Se la pianta fosse effettivamente caduta, magari abbattendosi su un'automobile o su un ciclista, ci sarebbe stata la tragedia e la responsabilità sarebbe stata del sindaco che non ha ascoltato il parere qualificato dell'agronomo. Ma non ditelo alla nostra casalinga: per motivi politici direbbe che anche la persona colpita dalla pianta è sanissima e non si è fatta niente".
Emanuele Galimberti. Separati, oltre che per altri motivi politici, anche per l'abbattimento della pianta situata davanti al numero civico 83 di corso Milano (dopo il passaggio a livello) avvenuta all'inizio della scorsa settimana. Per qualche consigliere della lista di opposizione "Insieme per Bovisio Masciago" la pianta era sanissima. Con il suo abbattimento - messaggio esatto alla lettera - "incomincia lo scempio. La pianta sanissima non dava alcun fastidio a passaggi pedonali o carrai". Immediata la replica del sindaco Galimberti che, venerdì, sul sito Internet del Comune ha difeso la scelta fatta: "Invece che richiedere il parere di una casalinga, come ente pubblico, sia per tutelare l'interesse dei cittadini sia perché è giusto rispettare certi passaggi prima di agire, ci siamo rivolti a un agronomo. E' il dottor
Paolo Lippi, un lungo curriculum e numerose collaborazioni con molti Comuni della zona e di ogni colore politico. Ha fatto un sopralluogo e sabato 29 marzo ci ha inviato la mail (riprodotta sul sito del Comune, ndr):
"Con la presente formalizzo la richiesta che ho fatto ieri verbalmente di abbattere una quercia rossa con pericolo immediato di schianto, radicata in Corso Milano fronte civico 83, stesso lato". Per l'agronomo, anni di studio e di lavoro, si trattava di un pericolo di schianto immediato. Per la casalinga che è passata in bicicletta, chissà in base a quale motivo la pianta era sanissima. La cultura non è di tutti. Però basta chiedere e informarsi prima di fare una polemica inutile con argomentazioni false". Il primo cittadino evidenzia anche un problema di responsabilità: "Se la pianta fosse effettivamente caduta, magari abbattendosi su un'automobile o su un ciclista, ci sarebbe stata la tragedia e la responsabilità sarebbe stata del sindaco che non ha ascoltato il parere qualificato dell'agronomo. Ma non ditelo alla nostra casalinga: per motivi politici direbbe che anche la persona colpita dalla pianta è sanissima e non si è fatta niente".