Bovisio M.: "Pronto per un'azione legale contro il piano industriale di Bea"
"Con il sindaco di Desio sto valutando azioni legali contro l'approvazione del piano industriale di Brianza Energia Ambiente. E' conveniente e opportuno agire? Se ci sono i presupposti, certamente sì". Ha parlato apertamente e senza nascondere nulla il sindaco
Emanuele Galimberti nell'ultima seduta di Consiglio comunale relativamente al forno inceneritore di Desio e a una delibera approvata con maggioranza risicata dai Comuni appartenenti al Consorzio. Lo spunto è stato offe...
"Con il sindaco di Desio sto valutando azioni legali contro l'approvazione del piano industriale di Brianza Energia Ambiente. E' conveniente e opportuno agire? Se ci sono i presupposti, certamente sì". Ha parlato apertamente e senza nascondere nulla il sindaco
Emanuele Galimberti nell'ultima seduta di Consiglio comunale relativamente al forno inceneritore di Desio e a una delibera approvata con maggioranza risicata dai Comuni appartenenti al Consorzio. Lo spunto è stato offerto da un'interrogazione presentata dal gruppo di opposizione "Insieme per Bovisio Masciago" a cui il primo cittadino ha preferito replicare non con lettera scritta come avviena abitualmente, ma al microfono dell'aula consiliare per approfondire la questione anche davanti ai cittadini presenti. "Quando si è trattato di votare il nuovo piano industriale di Bea - ha spiegato Galimberti - io non ho partecipato all'assemblea. La nostra è una posizione molto singolare all'interno del Consorzio: siamo sì soci come tutti gli altri, ma siamo anche l'unico Comune non cliente. Noi i rifiuti li conferiamo a Gelsia che, in regime di libero mercato, valuta dove è più conveniente portarli per lo smaltimento. Devo fare gli interessi di Bea perché siamo soci ma come sindaco, dovendo scegliere, preferisco fare gli interessi del mio Comune. Ha senso vincolare il mio Comune per vent'anni, banalizzando e mandando a rotoli tutto il lavoro che è stato fatto finora per incentivare la raccolta differenziata, perché saremmo costretti a consegnare una certa quantità di rifiuti al forno? Io dico di no". Il primo cittadino ha sottolineato che si tratta di un discorso squisitamente amministrativo, non politico: "Lo dimostrano gli atteggiamenti contrastanti del centrosinistra con Cesano Maderno che ha votato a favore e Desio che con coraggio ha scelto un'altra posizione. Lo dimostra anche l'atteggiamento della Provincia di Monza e Brianza che, con l'astensione, ha evidenziato come non ci sia una posizione unica e condivisa anche nel centrodestra". L'opposizione ha rimproverato il sindaco per il mancato coinvolgimento prima dell'assemblea societaria. Però ha condiviso la necessità di fare una seria riflessione sul forno inceneritore. "La delibera - ha affermato
Giuliano Soldà - ha aspetti di illegittimità che vanno affrontati. Io allargherei comunque le valutazioni anche all'opportunità di conservare quell'impianto. La tecnologia cambia, in Italia si stanno facendo questi ragionamenti. Bea deve modificare ottica ma per garantire gli stessi risultati".
Emanuele Galimberti nell'ultima seduta di Consiglio comunale relativamente al forno inceneritore di Desio e a una delibera approvata con maggioranza risicata dai Comuni appartenenti al Consorzio. Lo spunto è stato offerto da un'interrogazione presentata dal gruppo di opposizione "Insieme per Bovisio Masciago" a cui il primo cittadino ha preferito replicare non con lettera scritta come avviena abitualmente, ma al microfono dell'aula consiliare per approfondire la questione anche davanti ai cittadini presenti. "Quando si è trattato di votare il nuovo piano industriale di Bea - ha spiegato Galimberti - io non ho partecipato all'assemblea. La nostra è una posizione molto singolare all'interno del Consorzio: siamo sì soci come tutti gli altri, ma siamo anche l'unico Comune non cliente. Noi i rifiuti li conferiamo a Gelsia che, in regime di libero mercato, valuta dove è più conveniente portarli per lo smaltimento. Devo fare gli interessi di Bea perché siamo soci ma come sindaco, dovendo scegliere, preferisco fare gli interessi del mio Comune. Ha senso vincolare il mio Comune per vent'anni, banalizzando e mandando a rotoli tutto il lavoro che è stato fatto finora per incentivare la raccolta differenziata, perché saremmo costretti a consegnare una certa quantità di rifiuti al forno? Io dico di no". Il primo cittadino ha sottolineato che si tratta di un discorso squisitamente amministrativo, non politico: "Lo dimostrano gli atteggiamenti contrastanti del centrosinistra con Cesano Maderno che ha votato a favore e Desio che con coraggio ha scelto un'altra posizione. Lo dimostra anche l'atteggiamento della Provincia di Monza e Brianza che, con l'astensione, ha evidenziato come non ci sia una posizione unica e condivisa anche nel centrodestra". L'opposizione ha rimproverato il sindaco per il mancato coinvolgimento prima dell'assemblea societaria. Però ha condiviso la necessità di fare una seria riflessione sul forno inceneritore. "La delibera - ha affermato
Giuliano Soldà - ha aspetti di illegittimità che vanno affrontati. Io allargherei comunque le valutazioni anche all'opportunità di conservare quell'impianto. La tecnologia cambia, in Italia si stanno facendo questi ragionamenti. Bea deve modificare ottica ma per garantire gli stessi risultati".