Bovisio M., Soldà: "Piazza Mozart privata, abbiamo messo i sacchi"
Il sindaco
Giuliano Soldà era presente in piazza Mozart mentre saliva spaventosamente il livello del fiume, è tornato sul posto anche il giorno dopo nonostante la prevedibile rabbia dei residenti, che senza troppi giri di parole gli hanno detto chiaro e tondo
di considerare negligente l'atteggiamento suo e della Protezione civile. Lui, tuttavia, respinge le accus...
Il sindaco
Giuliano Soldà era presente in piazza Mozart mentre saliva spaventosamente il livello del fiume, è tornato sul posto anche il giorno dopo nonostante la prevedibile rabbia dei residenti, che senza troppi giri di parole gli hanno detto chiaro e tondo di considerare negligente l'atteggiamento suo e della Protezione civile. Lui, tuttavia, respinge le accuse nella convinzione di aver poco da rimproverarsi. "Diciamo prima che è un'area privata - ha dichiarato Soldà domenica mattina mentre eravamo presenti in piazza - e che noi abbiamo messo i sacchi di sabbia per cercare di arginare l'eventuale fuoriuscita del Seveso che poi è realmente avvenuta. Anche per tutta la giornata di sabato abbiamo chiesto a tutti i residenti di attrezzarsi: abbiamo dato notizia sul sito del Comune, siamo passati a piedi io e gli assessori, per chiedere ai cittadini di fare la loro parte. I materiali a nostra disposizione sono quelli che sono". Soldà, fatta questa premessa, si lascia comunque andare a un'ammissione: "Abbiamo sottovalutato il problema. I sacchi di sabbia li abbiamo posizionati da tempo, ma il fiume si è alzato addirittura più dell'altra volta. Non pensavamo certo a una situazione di questo tipo e a un danno così elevato". E poi ribadisce la sua intenzione di innalzare un muro a protezione della piazza. Quella soluzione che l'amministrazione comunale aveva già annunciato, non potendo alzare gli argini perché secondo il Genio civile porterebbe al crollo del ponte di via Isonzo in caso di piena. "Dobbiamo rispettare ciò che è previsto dall'iter burocratico - afferma Soldà - ma entro Natale quel muretto ci sarà. Questo mi sento di poterlo affermare senza problemi".
Giuliano Soldà era presente in piazza Mozart mentre saliva spaventosamente il livello del fiume, è tornato sul posto anche il giorno dopo nonostante la prevedibile rabbia dei residenti, che senza troppi giri di parole gli hanno detto chiaro e tondo di considerare negligente l'atteggiamento suo e della Protezione civile. Lui, tuttavia, respinge le accuse nella convinzione di aver poco da rimproverarsi. "Diciamo prima che è un'area privata - ha dichiarato Soldà domenica mattina mentre eravamo presenti in piazza - e che noi abbiamo messo i sacchi di sabbia per cercare di arginare l'eventuale fuoriuscita del Seveso che poi è realmente avvenuta. Anche per tutta la giornata di sabato abbiamo chiesto a tutti i residenti di attrezzarsi: abbiamo dato notizia sul sito del Comune, siamo passati a piedi io e gli assessori, per chiedere ai cittadini di fare la loro parte. I materiali a nostra disposizione sono quelli che sono". Soldà, fatta questa premessa, si lascia comunque andare a un'ammissione: "Abbiamo sottovalutato il problema. I sacchi di sabbia li abbiamo posizionati da tempo, ma il fiume si è alzato addirittura più dell'altra volta. Non pensavamo certo a una situazione di questo tipo e a un danno così elevato". E poi ribadisce la sua intenzione di innalzare un muro a protezione della piazza. Quella soluzione che l'amministrazione comunale aveva già annunciato, non potendo alzare gli argini perché secondo il Genio civile porterebbe al crollo del ponte di via Isonzo in caso di piena. "Dobbiamo rispettare ciò che è previsto dall'iter burocratico - afferma Soldà - ma entro Natale quel muretto ci sarà. Questo mi sento di poterlo affermare senza problemi".