Bovisio M., il kebab è servito: sanzione di 7.500 euro per il titolare
Ha aperto da poche settimane e ha già collezionato un primato poco invidiabile: sanzioni per 7.500 euro. Si tratta del "Santa Sofia", attività di vendita da asporto di kebab e similari gestita da M.G., un turco di quarant'anni residente a Vigevano. Un po' perché nuova attività o più semplicemente perché si trova in corso Italia a una cinquantina di metri dal municipio, l'attività nei giorni scorsi ha ricevuto la visita degli agenti della Polizia locale che hanno riscontrato diverse irregolari...
Ha aperto da poche settimane e ha già collezionato un primato poco invidiabile: sanzioni per 7.500 euro. Si tratta del "Santa Sofia", attività di vendita da asporto di kebab e similari gestita da M.G., un turco di quarant'anni residente a Vigevano. Un po' perché nuova attività o più semplicemente perché si trova in corso Italia a una cinquantina di metri dal municipio, l'attività nei giorni scorsi ha ricevuto la visita degli agenti della Polizia locale che hanno riscontrato diverse irregolarità. In modo particolare gli uomini del comandante Paolo Borgotti hanno avuto modo di accertare che il personale impiegato in quel momento non aveva alcun contratto: si trattava di tre persone, come si usa dire, "in nero". Dovuta, quindi la segnalazione all'Inps e la sanzione di 4 mila euro. A cui se n'è aggiunta un'altra di 2 mila euro poiché il personale non aveva fatto alcun corso Haccp (quello di formazione sulla sicurezza alimentare). Gli agenti, inoltre, hanno notato senza alcuna difficoltà che nel locale era abituale la possibilità di consumare sul posto quanto acquistato. Non un paio di sgabelli, che sarebbero stati accettati senza alcun problema, bensì addirittura 7 tavoli con 4 sedie ciascuno per un totale di 28 posti complessivi: situazione che, di fatto, trasforma l'attività artigianale di produzione di kebab in attività di somministrazione di alimenti e bevande, tipo quella di un ristorante, che richiede altre autorizzazioni e altra documentazione mai presentata in Comune. Questo, più il fatto che non erano esposti gli orari e non era presente alcun divieto di fumare, ha comportato altri 1.500 euro di sanzione per un totale complessivo di 7.500 euro.