Una casa dell'acqua per otto Comuni brianzoli

Sovico, Seregno, Corezzana, Meda. E ancora: Desio, Muggio’, Varedo e Renate. Sono gli otto comuni dove stanno per essere installate altrettante case dell’acqua. Nella Provincia di Monza e Brianza, debutta così la prima rete di distributori self service, da cui si potrà spillare H2O pubblica nelle versioni liscia, fredda e a temperatura ambiente e gasata raffrescata. I “Municipi” coinvolti dall’iniziativa corrispondono ai vincitori del bando finanziato da Regione Lombardia e dall’Ufficio d’Amb...

Sovico, Seregno, Corezzana, Meda. E ancora: Desio, Muggio’, Varedo e Renate. Sono gli otto comuni dove stanno per essere installate altrettante case dell’acqua. Nella Provincia di Monza e Brianza, debutta così la prima rete di distributori self service, da cui si potrà spillare H2O pubblica nelle versioni liscia, fredda e a temperatura ambiente e gasata raffrescata. I “Municipi” coinvolti dall’iniziativa corrispondono ai vincitori del bando finanziato da Regione Lombardia e dall’Ufficio d’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia targata MB. L’iniziativa è stata illustrata venerdì, vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua, nel corso di una conferenza stampa a cui, oltre ai vertici di Brianzacque, hanno partecipato il vice presidente dell’Ato MB,

Adriano Poletti e il  Sindaco di Mezzago,

Antonio Colombo, componente dell’Ufficio d’Ambito dell’Ato e del Comitato Tecnico di Controllo Analogo della local utility idrica di viale Fermi. Già decise le collocazioni delle strutture idrauliche  che saranno posizionate, da qui a fine maggio, per lo più  in corrispondenza di  piazze, parcheggi pubblici, aree riservate ai  mercati cittadini secondo le indicazioni delle amministrazioni municipali. Ai comuni interessati toccherà la messa a disposizione del suolo pubblico su cui installare questa sorta di moderne fonti pubbliche. Brianzacque, invece, gestore unico del servizio idrico integrato sul territorio, provvederà  a gestire il servizio e a farsi carico della manutenzione. “Le casette dell’acqua - ha osservato il Presidente di Brianzacque,

Gianfranco Mariani -  rispondono ad un’esigenza emersa dal territorio e, in particolar modo, dalla amministrazioni comunali, attente e sensibili all’argomento. E’ stata promossa nell’ottica della valorizzazione della risorsa acqua con la sensibilizzazione dei cittadini all’utilizzo dell’acqua di rete, garantendo rigorosamente la proprietà pubblica del bene e sollevando i comuni dai costi di gestione del servizio che, spesso, portano a difficoltà di mantenimento di standard di servizio adeguati”. L’acqua della Brianza è molto buona. A garantire la qualità dell’H2O erogata dai chioschi, ci penseranno i controlli sanitari di ASL e Brianzacque con il consueto monitoraggio, frequente e sistematico, curato da laboratori aziendali accreditati,  nel più pieno rispetto degli standard contenuti nella Carta dei Servizi. “L’acqua distribuita al pubblico è quella dell’acquedotto, ulteriormente sterilizzata con lampade UV per migliorarne il sapore conservandone le quantità organolettiche” – specificano da  Artide, l’azienda  del Parmense, vincitrice del bando e fornitrice delle casette. Ogni litro d’acqua costerà 5 centesimi al litro un prezzo ragionevole in  tempi di crisi,  soprattutto per le famiglie numerose che amano l’acqua gasata. “Per Brianzacque, quest’iniziativa rappresenta un investimento sociale nei confronti  dei cittadini e di tutela verso l’ambiente e non certo un’ occasione di business, visto che il prezzo di 5 centesimi al litro serve a coprire appena appena i costi vivi di gestione e di manutenzione” – ha tenuto a sottolineare, il vice Presidente di Brianzacque,

Enrico Boerci. Rinunciare alla  “minerale” in bottiglia e passare al consumo di acqua di rete, significa infatti anche ridurre gli imballaggi di plastica e, di conseguenza, le emissioni di anidride carbonica derivanti dal loro trasporto. Secondo calcoli stimati approssimativamente, dal momento dell’istallazione sino a fine anno, nell’ipotesi che le otto istallazioni producano 200 mila litri di acqua cadauna per una media complessiva di 2.417 lt al giorno , si risparmierebbero in totale 272 mila Euro rispetto all’acquisto di acqua in bottiglia. Costi inferiori e salvaguardia del pianeta. Sul versante ecologico ambientale, la mancata produzione di bottiglie di plastica corrisponderebbe  a  154 mila chilogrammi di anidride carbonica (gas serra) in meno in atmosfera. Per scongiurare atti di vandalismo, tutti i chioschi saranno dotati di un sistema di videosorveglianza diurna e notturna che, grazie ad una telecamera nascosta, registra ed archivia ogni avvicinamento alla struttura nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.

1 commenti

giorgio :
Indicate solo i paesi dove sono installate le case dell'acqua ma i paesi sono grandi. dove sono esattamente? in che via e soprattutto funzionano? grazie | lunedì 19 ottobre 2015 12:00 Rispondi