Cesano M.: anche i dipendenti del Comune si muovono con il 'car sharing'
Ha preso avvio da qualche settimana l'utilizzo di veicoli del car sharing green «e-vai» per sostituire alcune delle auto comunali. Anche gli uffici comunali per l'espletamento dei servizi possono usare le auto di «e-vai» in tutte le postazioni del car sharing in Lombardia oltre che presso i punti in città, situati in piazza Arese, davanti alla sede comunale, e nel parcheggio antistante alla stazione di Ferrovie Nord (in via Volta angolo via Ronzoni). Per favorire il progetto, il Com...
Ha preso avvio da qualche settimana l'utilizzo di veicoli del car sharing green «e-vai» per sostituire alcune delle auto comunali. Anche gli uffici comunali per l'espletamento dei servizi possono usare le auto di «e-vai» in tutte le postazioni del car sharing in Lombardia oltre che presso i punti in città, situati in piazza Arese, davanti alla sede comunale, e nel parcheggio antistante alla stazione di Ferrovie Nord (in via Volta angolo via Ronzoni). Per favorire il progetto, il Comune ha acquistato un pacchetto prepagato di ore di utilizzo delle vetture, studiato da «e-vai» per offrire soluzioni di mobilità condivisa. In questa fase sperimentale, a utilizzare le auto in car sharing sono primariamente i messi comunali, i cui spostamenti sono di norma più facilmente programmabili rispetto a quelli di altre aree o servizi. L'obiettivo: risparmiare senza diminuire la qualità dei servizi - L'impiego delle auto «e-vai» permetterà nell'immediato la rottamazione di due vecchie Fiat Panda, che insieme ad altre 5 vetture del medesimo tipo ed a due Fiat Punto costituiscono l'intero parco mezzi comunale (esclusi naturalmente i mezzi della Polizia Locale: tre auto e due furgoni polivalenti, oltre alle motociclette). L'obiettivo che ci si prefigge col nuovo sistema è quello di ottenere un risparmio di spesa (il costo omnicomprensivo del servizio di «e-vai» è di € 5.00 all'ora per le auto elettriche; € 2,40 all'ora più € 0,48 al km per le auto endotermiche), senza peraltro che ciò crei disagio nello svolgimento dei servizi grazie alla facilità di prenotazione e ritiro delle auto: basta inoltrare un sms per aprire l'auto al momento del noleggio e chiuderla alla riconsegna. Anche se è ancora troppo presto per fare valutazioni - che richiederanno diversi mesi per una quantificazione, in quanto dovranno essere rapportati i costi fissi correlati all'utilizzo delle vetture di proprietà (ammortamento compreso) rispetto all'effettivo impiego di quelle in car sharing -, quel che è certo è che si sta seguendo una nuova linea di indirizzo, senz'altro più coraggiosa. "Con la presenza di un servizio di car sharing ecologico presso la stazione ferroviaria - ha dichiarato il primo cittadino
Gigi Ponti - già Cesano si era collocata in una posizione di avanguardia nell'ambito della mobilità alternativa rispetto all'auto tradizionale, normalmente considerata un bene di proprietà esclusiva. Con questa nuova forma di utilizzo da parte degli uffici vogliamo ora compiere un ulteriore passo in avanti per proporre - accanto alle scelte in favore di una mobilità dolce sul territorio - una nuova ottica di valutazione sociale, che non ha più nell'auto di proprietà uno dei cardini. L'obiettivo è quello del risparmio e dell'ottimizzazione dei costi ma anche - in pari misura - della limitazione del numero di auto in circolazione e di una nuova idea di mobilità. Si stima infatti che, almeno nelle grandi città, ogni auto di car sharing in circolazione arrivi a sostituirne dieci in utilizzo esclusivo".
Gigi Ponti - già Cesano si era collocata in una posizione di avanguardia nell'ambito della mobilità alternativa rispetto all'auto tradizionale, normalmente considerata un bene di proprietà esclusiva. Con questa nuova forma di utilizzo da parte degli uffici vogliamo ora compiere un ulteriore passo in avanti per proporre - accanto alle scelte in favore di una mobilità dolce sul territorio - una nuova ottica di valutazione sociale, che non ha più nell'auto di proprietà uno dei cardini. L'obiettivo è quello del risparmio e dell'ottimizzazione dei costi ma anche - in pari misura - della limitazione del numero di auto in circolazione e di una nuova idea di mobilità. Si stima infatti che, almeno nelle grandi città, ogni auto di car sharing in circolazione arrivi a sostituirne dieci in utilizzo esclusivo".