Cesano M.: il faggio malato e abbattuto dal fulmine è diventato scultura
L'amministrazione comunale aveva cercato di curarlo in tutti i modi, poi un fulmine ha deciso che il faggio malato, ormai centenario, non aveva più ragione di esistere. Non è così: trasformato in scultura, continuerà ad addobbare e a rendere più accogliente i giardini situati davanti all'area neoclassica di Palazzo Arese Jacini. "Un grazie a tutte le associazioni coinvolte - ha dichiarato il sindaco
Gigi Ponti all'inaugurazione che si è svolta nel pomeriggio di domenica 28 s...
L'amministrazione comunale aveva cercato di curarlo in tutti i modi, poi un fulmine ha deciso che il faggio malato, ormai centenario, non aveva più ragione di esistere. Non è così: trasformato in scultura, continuerà ad addobbare e a rendere più accogliente i giardini situati davanti all'area neoclassica di Palazzo Arese Jacini. "Un grazie a tutte le associazioni coinvolte - ha dichiarato il sindaco
Gigi Ponti all'inaugurazione che si è svolta nel pomeriggio di domenica 28 settembre - non solo per il risultato finale ma per il significato che questa scultura rappresenta. E' la volontà di recuperare quanto esiste già sul territorio, è la vita che si trasforma e che continua. La scultura, dal titolo "Rinascita" è frutto del paziente lavoro dell'artista
Roberta Mariani di Seregno che si è dedicata all'opera a partire dal 7 giugno. Per settimane, grazie a lei e al cantiere aperto, i cittadini hanno potuto vedere dal vivo come nasce un'opera d'arte. I più felici, naturalmente, saranno i bambini che potranno continuare a giocare accanto alla pianta in tutta tranquillità: non più al riparo dei suoi grandi rami, ma piuttosto nella cavità scavata alla sua base.
Gigi Ponti all'inaugurazione che si è svolta nel pomeriggio di domenica 28 settembre - non solo per il risultato finale ma per il significato che questa scultura rappresenta. E' la volontà di recuperare quanto esiste già sul territorio, è la vita che si trasforma e che continua. La scultura, dal titolo "Rinascita" è frutto del paziente lavoro dell'artista
Roberta Mariani di Seregno che si è dedicata all'opera a partire dal 7 giugno. Per settimane, grazie a lei e al cantiere aperto, i cittadini hanno potuto vedere dal vivo come nasce un'opera d'arte. I più felici, naturalmente, saranno i bambini che potranno continuare a giocare accanto alla pianta in tutta tranquillità: non più al riparo dei suoi grandi rami, ma piuttosto nella cavità scavata alla sua base.