Cesano M.: il Comune si schiera con Bea contro Desio
[caption id="attachment_3199" align="alignleft" width="210"] desio forno inceneritore[/caption] Un attore in più nella complicata vicenda della gestione rifiuti e del piano industriale di Brianza Energia Ambiente Spa: scende in campo anche Cesano Maderno. Ma mentre alcune amministrazioni comunali stanno cercando di organizzarsi per capire che cosa possono fare per aiutare Desio che ha fatto ricorso al Tar contro la delibera dell'assemblea dei soci del 26 ottobre, il sindaco
Gigi Pont...
[caption id="attachment_3199" align="alignleft" width="210"] desio forno inceneritore[/caption] Un attore in più nella complicata vicenda della gestione rifiuti e del piano industriale di Brianza Energia Ambiente Spa: scende in campo anche Cesano Maderno. Ma mentre alcune amministrazioni comunali stanno cercando di organizzarsi per capire che cosa possono fare per aiutare Desio che ha fatto ricorso al Tar contro la delibera dell'assemblea dei soci del 26 ottobre, il sindaco
Gigi Ponti ha deciso di schierarsi dalla parte di Bea. Con una delibera di Giunta approvata nei giorni scorsi, infatti, Cesano Maderno. Le motivazioni, come si legge nel testo del documento, sono diverse: innanzitutto tutelare una decisione votata dal Consiglio comunale per dare continuità a un piano industriale di una società partecipata dal Comune. Di qui la scelta di affidare l'incarico agli avvocati
Dario Marchesi e
Luca Lucini per tutelare gli interessi della città. La scelta, però, è criticata da
Marina Romanò, capogruppo della Lega Nord: "Non capisco perché il sindaco difenda sempre Bea e il presidente
Alcide Copreni. Spero però che possa spiegare a me e soprattutto ai cittadini come può accettare di pagare 95 euro per ogni tonnellata di rifiuto smaltito quando Bea offre lo stesso servizio al Comune di Cantù, che non è socio, per soli 83,50 euro a tonnellata".
Gigi Ponti ha deciso di schierarsi dalla parte di Bea. Con una delibera di Giunta approvata nei giorni scorsi, infatti, Cesano Maderno. Le motivazioni, come si legge nel testo del documento, sono diverse: innanzitutto tutelare una decisione votata dal Consiglio comunale per dare continuità a un piano industriale di una società partecipata dal Comune. Di qui la scelta di affidare l'incarico agli avvocati
Dario Marchesi e
Luca Lucini per tutelare gli interessi della città. La scelta, però, è criticata da
Marina Romanò, capogruppo della Lega Nord: "Non capisco perché il sindaco difenda sempre Bea e il presidente
Alcide Copreni. Spero però che possa spiegare a me e soprattutto ai cittadini come può accettare di pagare 95 euro per ogni tonnellata di rifiuto smaltito quando Bea offre lo stesso servizio al Comune di Cantù, che non è socio, per soli 83,50 euro a tonnellata".