Cesano M., Lega Nord: "Il Presidente del Consiglio comunale non merita la nostra fiducia"
Lega Nord indispettita: difficile avere la possibilità di parola in Consiglio comunale, luogo di confronto e di scambio di idee. Delusi dall'atteggiamento del Persidente del Consiglio comunale Maurilio Longhin, i rappresentanti della Lega Nord ci hanno inviato la seguente lettera per far presenti le loro ragioni.
Due pesi e due misure è il metodo che dall’ inizio del suo incarico sta utilizzando il Presidente del Consiglio Comunale di Cesano Maderno: Maurilio Longhin.
Un ...
Lega Nord indispettita: difficile avere la possibilità di parola in Consiglio comunale, luogo di confronto e di scambio di idee. Delusi dall'atteggiamento del Persidente del Consiglio comunale Maurilio Longhin, i rappresentanti della Lega Nord ci hanno inviato la seguente lettera per far presenti le loro ragioni.
Due pesi e due misure è il metodo che dall’ inizio del suo incarico sta utilizzando il Presidente del Consiglio Comunale di Cesano Maderno: Maurilio Longhin. Un atteggiamento che non rappresenta la sua figura di imparzialita’ e di super-partes, e che di fatto non tutela la democrazia all’interno del parlamentino locale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso si è consumata durante l’ultimo consiglio comunale del 31.01.2013 durante il quale si trattava il punto all’ordine del giorno di estrema importanza per il futuro di una delle società partecipate dell’amministrazione (ASSP) che a seguito dell’esposto presentato alla Corte dei Conti da parte del Commissario Prefettizio è entrata nell’occhio del ciclone della magistratura contabile per la sua ventennale malgestione. (amministrazioni Ponti – Vaghi).
Dopo piu’ di quindici minuti di esposizione ( soltanto bla…bla….per non dire nulla….e solo per autoincensarsi) da parte dell’attuale Presidente di ASSP (Luca Zardoni esponente del PD locale) il presidente del Consiglio Maurilio Longhin (anch’esso esponente del PD) dopo aver a tavolino concordato “solo” ed esclusivamente con il capogruppo di maggioranza Paolo Donghi (PD), la durata degli interventi delle singole repliche da parte dei consiglieri (cinque minuti), non ha saputo far altro che togliere la parola ai capigruppo di opposizione temendo che dal sesto minuto dei loro interventi venissero a galla tutte quelle verità che si vogliono a tutti i costi tenere nascoste.
Vede, e qui ci rivolgiamo al Presidente (Longhin), chi ha la coscienza pulita non dovrebbe avere paura del confronto, non si sottrae al civile confronto, non toglie la parola ai consiglieri solo perché il regolamento (applicato solo a comodo) lo impone.
Lo stesso regolamento definisce che, in sede di conferenza capigruppo in deroga allo stesso, i tempi e le modalità d’intervento possano essere rivisti, (si ma le ricordiamo) la decisione va presa con tutti i capigruppo, non solo con il suo capogruppo di maggioranza, prima del Consiglio comunale.
Perlomeno evitate di farvi sentire.
Riteniamo quindi tale atteggiamento “di parte”, atteggiamento che abbiamo avuto modo di riscontrare piu’ volte in questi mesi anche durante le interrogazioni, ove lo stesso Presidente ha piu’ volte tolto la parola ai consiglieri di opposizione, ma non si è mai permesso di evidenziare ai gruppi di maggioranza, di cui fa parte, che le loro non erano interrogazioni, ma semplici monologhi noiosi, autoincensanti per l’attuale maggioranza, finalizzati a far trascorrere inutilmente i minuti togliendo di fatto tempo ai gruppi, nonche’ e ai consiglieri stessi dell’opposizione.
E’ palese che in questo modo non si possa continuare.
Le cose sono due. O anche a Cesano Maderno vige la Legge Bavaglio o forse sarà il caso di proporre al consiglio la revoca di questa figura istituzionale che di fatto non rappresenta nella sua imparzialità tutta l’assise, e di sostituirlo con qualcuno piu’ corretto nel ruolo che gli compete, e che gli è stato affidato.
Gruppo Consiliare
Lega Nord. – Cesano Maderno
Due pesi e due misure è il metodo che dall’ inizio del suo incarico sta utilizzando il Presidente del Consiglio Comunale di Cesano Maderno: Maurilio Longhin. Un atteggiamento che non rappresenta la sua figura di imparzialita’ e di super-partes, e che di fatto non tutela la democrazia all’interno del parlamentino locale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso si è consumata durante l’ultimo consiglio comunale del 31.01.2013 durante il quale si trattava il punto all’ordine del giorno di estrema importanza per il futuro di una delle società partecipate dell’amministrazione (ASSP) che a seguito dell’esposto presentato alla Corte dei Conti da parte del Commissario Prefettizio è entrata nell’occhio del ciclone della magistratura contabile per la sua ventennale malgestione. (amministrazioni Ponti – Vaghi).
Dopo piu’ di quindici minuti di esposizione ( soltanto bla…bla….per non dire nulla….e solo per autoincensarsi) da parte dell’attuale Presidente di ASSP (Luca Zardoni esponente del PD locale) il presidente del Consiglio Maurilio Longhin (anch’esso esponente del PD) dopo aver a tavolino concordato “solo” ed esclusivamente con il capogruppo di maggioranza Paolo Donghi (PD), la durata degli interventi delle singole repliche da parte dei consiglieri (cinque minuti), non ha saputo far altro che togliere la parola ai capigruppo di opposizione temendo che dal sesto minuto dei loro interventi venissero a galla tutte quelle verità che si vogliono a tutti i costi tenere nascoste.
Vede, e qui ci rivolgiamo al Presidente (Longhin), chi ha la coscienza pulita non dovrebbe avere paura del confronto, non si sottrae al civile confronto, non toglie la parola ai consiglieri solo perché il regolamento (applicato solo a comodo) lo impone.
Lo stesso regolamento definisce che, in sede di conferenza capigruppo in deroga allo stesso, i tempi e le modalità d’intervento possano essere rivisti, (si ma le ricordiamo) la decisione va presa con tutti i capigruppo, non solo con il suo capogruppo di maggioranza, prima del Consiglio comunale.
Perlomeno evitate di farvi sentire.
Riteniamo quindi tale atteggiamento “di parte”, atteggiamento che abbiamo avuto modo di riscontrare piu’ volte in questi mesi anche durante le interrogazioni, ove lo stesso Presidente ha piu’ volte tolto la parola ai consiglieri di opposizione, ma non si è mai permesso di evidenziare ai gruppi di maggioranza, di cui fa parte, che le loro non erano interrogazioni, ma semplici monologhi noiosi, autoincensanti per l’attuale maggioranza, finalizzati a far trascorrere inutilmente i minuti togliendo di fatto tempo ai gruppi, nonche’ e ai consiglieri stessi dell’opposizione.
E’ palese che in questo modo non si possa continuare.
Le cose sono due. O anche a Cesano Maderno vige la Legge Bavaglio o forse sarà il caso di proporre al consiglio la revoca di questa figura istituzionale che di fatto non rappresenta nella sua imparzialità tutta l’assise, e di sostituirlo con qualcuno piu’ corretto nel ruolo che gli compete, e che gli è stato affidato.
Gruppo Consiliare
Lega Nord. – Cesano Maderno