Cesano M.: "Sentenza contro la Bte, una vittoria ambientale"
Totale soddisfazione per la sentenza del Tar contro l'impianto di depurazione dei reflui industriali. E' la prima reazione dell'amministrazione comunale che ha accolto in modo molto favorevole il pronunciamento di lunedì. Del resto il Comune, insieme a Bovisio Masciago, a Limbiate, alla Provincia di Milano e alla Lipu, già il 27 dicembre 2006 aveva impugnato il decreto firmato dal dirigente della struttura Valutazioni di impatto ambientale della Regione Lombardia. "Con tale decreto - spiega i...
Totale soddisfazione per la sentenza del Tar contro l'impianto di depurazione dei reflui industriali. E' la prima reazione dell'amministrazione comunale che ha accolto in modo molto favorevole il pronunciamento di lunedì. Del resto il Comune, insieme a Bovisio Masciago, a Limbiate, alla Provincia di Milano e alla Lipu, già il 27 dicembre 2006 aveva impugnato il decreto firmato dal dirigente della struttura Valutazioni di impatto ambientale della Regione Lombardia. "Con tale decreto - spiega il sindaco
Gigi Ponti in un comunicato firmato in modo congiunto con il consigliere comunale
Massimiliano Bevacqua al quale ha affidato la delega all'Ambiente - veniva espressa pronuncia positiva sulla compatibilità ambientale sul “Progetto di ampliamento di un impianto di depurazione di reflui industriali, mediante realizzazione di una sezione chimico fisica (rifiuti speciali liquidi pericolosi e non pericolosi – operazioni D9 e D15 di cui all’allegato “B” alla parte IV del D.Lgs 152/2006) in località via Groane nel Comune di Cesano Maderno” presentato dalla società. B.T.E. Srl. Il Tar si pronuncia così definitivamente sul ricorso principale e sul ricorso per motivi aggiunti (depositati a inizio 2012 grazie al reperimento di nuovi atti a sostegno della nostra causa), prevedendo l’annullamento del provvedimento impugnato". La sentenza accoglie a pieno tutte le eccezioni sollevate dai ricorrenti, “soprattutto in ragione della censura che costituisce il fulcro sul quale ruota l’intera impugnazione, costituita dal contrasto del progetto con il complesso della disciplina paesaggistica, di tutela ambientale ed urbanistica vigente nel contesto territoriale di cui si discute”. Nello specifico, i punti salienti riguardano l’illegittimità di prevedere impianti di smaltimento conto terzi in area parco (l’attuale depuratore esiste in deroga), il non avere tenuto in considerazione il parere negativo espresso in data 18/04/2006 da Regione Lombardia – Reti e Servizi di Pubblica Utilità e la mancanza di titolarità dell’impianto da parte di B.T.E. S.r.l. all’epoca in cui fece richiesta di richiesta di VIA. "Ringraziamo tutti glienti - afferma Ponti - così come le associazioni i comitati e i cittadini che in questi anni hanno permesso il concretizzarsi di questa vittoria ambientale. Inoltre vogliamo esprimere un ringraziamento particolare a tutti i nostri sindaci e consiglieri comunali che in questi 6 anni, indipendentemente dal colore politico, hanno portato avanti, sempre in maniera unanime e convinta, tutte le iniziative legali e politiche a loro consentite per ottenere questo risultato. Non ultimo atto la delibera di consiglio votata il 27 dicembre, ancora all’unanimità, che richiedeva formalmente alla Provincia di Monza e Brianza, di concludere il procedimento di non accoglimento dell’istanza presentata dalla Bte prima del pronunciamento del Tar. Questa sentenza segna dunque un’importante vittoria ambientale per la nostra comunità, scongiurando tutti i rischi conseguenti alla realizzazione dell’impianto. Resta fermo l’impegno di questa amministrazione di proseguire nelle strada delle politiche e delle pratiche volte a garantire la tutela dell’ambiente e della salute dei propri cittadini".
Gigi Ponti in un comunicato firmato in modo congiunto con il consigliere comunale
Massimiliano Bevacqua al quale ha affidato la delega all'Ambiente - veniva espressa pronuncia positiva sulla compatibilità ambientale sul “Progetto di ampliamento di un impianto di depurazione di reflui industriali, mediante realizzazione di una sezione chimico fisica (rifiuti speciali liquidi pericolosi e non pericolosi – operazioni D9 e D15 di cui all’allegato “B” alla parte IV del D.Lgs 152/2006) in località via Groane nel Comune di Cesano Maderno” presentato dalla società. B.T.E. Srl. Il Tar si pronuncia così definitivamente sul ricorso principale e sul ricorso per motivi aggiunti (depositati a inizio 2012 grazie al reperimento di nuovi atti a sostegno della nostra causa), prevedendo l’annullamento del provvedimento impugnato". La sentenza accoglie a pieno tutte le eccezioni sollevate dai ricorrenti, “soprattutto in ragione della censura che costituisce il fulcro sul quale ruota l’intera impugnazione, costituita dal contrasto del progetto con il complesso della disciplina paesaggistica, di tutela ambientale ed urbanistica vigente nel contesto territoriale di cui si discute”. Nello specifico, i punti salienti riguardano l’illegittimità di prevedere impianti di smaltimento conto terzi in area parco (l’attuale depuratore esiste in deroga), il non avere tenuto in considerazione il parere negativo espresso in data 18/04/2006 da Regione Lombardia – Reti e Servizi di Pubblica Utilità e la mancanza di titolarità dell’impianto da parte di B.T.E. S.r.l. all’epoca in cui fece richiesta di richiesta di VIA. "Ringraziamo tutti glienti - afferma Ponti - così come le associazioni i comitati e i cittadini che in questi anni hanno permesso il concretizzarsi di questa vittoria ambientale. Inoltre vogliamo esprimere un ringraziamento particolare a tutti i nostri sindaci e consiglieri comunali che in questi 6 anni, indipendentemente dal colore politico, hanno portato avanti, sempre in maniera unanime e convinta, tutte le iniziative legali e politiche a loro consentite per ottenere questo risultato. Non ultimo atto la delibera di consiglio votata il 27 dicembre, ancora all’unanimità, che richiedeva formalmente alla Provincia di Monza e Brianza, di concludere il procedimento di non accoglimento dell’istanza presentata dalla Bte prima del pronunciamento del Tar. Questa sentenza segna dunque un’importante vittoria ambientale per la nostra comunità, scongiurando tutti i rischi conseguenti alla realizzazione dell’impianto. Resta fermo l’impegno di questa amministrazione di proseguire nelle strada delle politiche e delle pratiche volte a garantire la tutela dell’ambiente e della salute dei propri cittadini".