Cesano M., Snia: il regolamento di condominio vieta la moschea
"È vietato ... di destinare gli appartamenti e i locali degli edifici ad uso di attività che comportino eccessivo afflusso di estranei ... Di scuola di musica o di canto o di ballo od in genere qualsivoglia altro uso che possa turbare la tranquillità dei condomini o sia in contrasto con l'igiene e il decoro dell'edificio". E' quanto recita l'articolo 8 del regolamento di condominio dell'immobile di via Udine dove si stanno ritrovando i musulmani. La novità è stata resa nota da qualche giorno ...
"È vietato ... di destinare gli appartamenti e i locali degli edifici ad uso di attività che comportino eccessivo afflusso di estranei ... Di scuola di musica o di canto o di ballo od in genere qualsivoglia altro uso che possa turbare la tranquillità dei condomini o sia in contrasto con l'igiene e il decoro dell'edificio". E' quanto recita l'articolo 8 del regolamento di condominio dell'immobile di via Udine dove si stanno ritrovando i musulmani. La novità è stata resa nota da qualche giorno da Matteo Gavioli, che ha pubblicato lo stralcio del regolamento nel gruppo Facebook "Quelli della Snia", ulteriore contributo nella vicenda del possibile insediamento di una moschea al Villaggio Snia. Ma se la situazione finora ha scatenato polemiche basate sul culto o sull'opportunità di creare un punto di ritrovo di gente straniera alla Snia, già ricca di cittadini di nazionalità diverse, questa volta l'attenzione si sposta su un'argomentazione squisitamente tecnica. Nel condominio, insomma, che si tratti di cattolici o di musulmani, dalla preghiera al ballo liscio, ci sono restrizioni ben precise. "La moschea - scrive Gavioli - non può sorgere lì. Punto. Il signor sindaco non ne sa nulla? Chieda a tutta la gente che ha visto decine di persone pregare all'interno. È giusto che abbiano un posto per pregare la loro religione, ma che sia in un posto adatto, in regola e che non comporti alcuna preoccupazione ai condomini e al quartiere". Qualcuno, però, rispondendo sempre da un punto di vista tecnico e non politico, fa presente che la violazione del regolamento condominiale è un fatto tra privati. Devono intervenire i condomini, non l'amministrazione comunale. Un'assemblea straordinaria per discutere della questione pare che sia già stata convocata. Attendiamo gli sviluppi.