Sapeva che la sua sorte era quella di dover vivere con gli occhi ben aperti, cercando di ampliare il giro d’affari e nello stesso tempo di muoversi nell’ombra per sfuggire alla forze dell’ordine. Non avrebbe mai immaginato, però, che il rischio maggiore per la sua attività di spacciatore sarebbe arrivato da uno dei clienti che avvicinava per fare soldi a palate. Si è chiusa invece così, l’altro ieri sera, l’attività di un marocchino di 26 anni. Presente in Italia in modo clandestino ma, di fatto, con abitazione in città. Per lui era una settimana come tante altre: il solito giro, i soliti clienti da rifornire con cocaina. Non sapeva però che un barlassinese deluso dall’ultima dose tagliata male lo aveva segnalato ai Carabinieri. Forse una ripicca o, chissà, forse un pentimento. Fatto sta che i militari della stazione di Meda, una volta avute anche tutte le informazioni sui luoghi e sulle modalità di spaccio del marocchino, lo hanno facilmente individuato davanti a un locale. Perquisito, era in possesso di una ventina di dosi di cocaina. I controlli, a quel punto, sono proseguiti anche nell’abitazione a Cesano Maderno, dove sono state trovate banconote per un migliaio di euro considerate frutto dell’attività di spaccio. Il marocchino, fino a quel momento sconosciuto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.