Dirige Michele Spotti: Riccardo Muti si accomoda in platea per applaudire
CESANO MADERNO - Agli applausi è abituato. Ma quelli ricevuti nei giorni scorsi dopo "Il Barbiere di Siviglia" al Teatro Alighieri di Ravenna erano davvero speciali: per il maestro Michele Spotti i complimenti sinceri di Riccardo Muti che si è accomodato in platea per ammirarlo
Ha talento da vendere, tanto che di soddisfazioni nella sua precoce carriera se ne sta togliendo parecchie. L'ultima nei giorni scorsi: per ammirare e applaudire il maestro Michele Spotti, giovane direttore d'orchestra di Cesano Maderno, si è accomodato in platea nientemeno che Riccardo Muti.
E' accaduto nei giorni scorsi al Teatro Alighieri di Ravenna, dove il direttore d'orchestra brianzolo, 23 anni di età, era impegnato per "Il Barbiere di Siviglia" nell'ambito di una serata organizzata dall'Aslico (Associazione lirica concertistica italiana).
"Dirigere un capolavoro davanti al grande Maestro - afferma Spotti - è stata un'emozione incredibile e i riscontri sono stati positivissimi. Un grazie all'Aslico per questa opportunità, a Danilo Rubeca (regista dello spettacolo) che si è occupato anche della riduzione musicale, al meraviglioso cast, all'orchestra e a tutti coloro che mi sostengono. Sto vivendo un sogno che, piano piano, sta diventando realtà".
Quello dell'altra sera non è stato il primo contatto tra Muti e Spotti. Il primo, infatti, già nel recente passato aveva selezionato il brianzolo tra migliaia di candidati provenienti da tutto il mondo per una masterclass di alto livello. Era andato sul sicuro: Spotti, del resto, a soli 21 anni è stata una delle sole cinque persone uscite dal rinomato Conservatorio di Milano con il diploma di direttore d'orchestra ottenuto con il massimo dei voti.
Un risultato che gli ha spalancato le porte della prestigiosa e selettiva Haute école de musique di Ginevra e di masterclass di livello mondiale. Seguite da risultati altrettanto prestigiosi, con successi in concorsi internazionali che gli hanno garantito scritture in teatri importanti quali il"Carlo Felice" di Genova e il teatro nazionale "São Carlos" di Lisbona.
Dopo un 2017 iniziato alla grande, direttore d'orchestra prescelto per il Concerto di Capodanno in Svizzera, ora ecco gli applausi convinti di Riccardo Muti. La carriera è ancora lunga, ma questa è già una consacrazione.
Gualfrido Galimberti
E' accaduto nei giorni scorsi al Teatro Alighieri di Ravenna, dove il direttore d'orchestra brianzolo, 23 anni di età, era impegnato per "Il Barbiere di Siviglia" nell'ambito di una serata organizzata dall'Aslico (Associazione lirica concertistica italiana).
"Dirigere un capolavoro davanti al grande Maestro - afferma Spotti - è stata un'emozione incredibile e i riscontri sono stati positivissimi. Un grazie all'Aslico per questa opportunità, a Danilo Rubeca (regista dello spettacolo) che si è occupato anche della riduzione musicale, al meraviglioso cast, all'orchestra e a tutti coloro che mi sostengono. Sto vivendo un sogno che, piano piano, sta diventando realtà".
Quello dell'altra sera non è stato il primo contatto tra Muti e Spotti. Il primo, infatti, già nel recente passato aveva selezionato il brianzolo tra migliaia di candidati provenienti da tutto il mondo per una masterclass di alto livello. Era andato sul sicuro: Spotti, del resto, a soli 21 anni è stata una delle sole cinque persone uscite dal rinomato Conservatorio di Milano con il diploma di direttore d'orchestra ottenuto con il massimo dei voti.
Un risultato che gli ha spalancato le porte della prestigiosa e selettiva Haute école de musique di Ginevra e di masterclass di livello mondiale. Seguite da risultati altrettanto prestigiosi, con successi in concorsi internazionali che gli hanno garantito scritture in teatri importanti quali il"Carlo Felice" di Genova e il teatro nazionale "São Carlos" di Lisbona.
Dopo un 2017 iniziato alla grande, direttore d'orchestra prescelto per il Concerto di Capodanno in Svizzera, ora ecco gli applausi convinti di Riccardo Muti. La carriera è ancora lunga, ma questa è già una consacrazione.
Gualfrido Galimberti
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