"Guerra e fame": gli scritti del soldato Elia Pallavicini danno vita a uno spettacolo

CESANO MADERNO - Questa sera alle 20.45, al centro "Don Virginio Pedretti" (via Molino Arese), lo spettacolo "Guerra e Fame". Tratto dagli scritti del fante cesanese Elia Pallavicini, classe 1892, che nel suo diario descrive gli orrori della guerra e l'esperienza della prigionia vissuti in prima persona

Legato al progetto "1915-2015, Memoria e Silenzio - la Grande Guerra dei cesanesi", realizzato lo scorso anno in occasione del centenario della fine della prima guerra mondiale,  oggi alle 20.45 verrà messo in scena dall'associazione culturale Luna Rossa lo spettacolo "Guerra e fame, diario di Elia Pallavicini", liberamente tratto dagli scritti del soldato cesanese insignito nel 1917 della medaglia di bronzo al Valor Militare. La rappresentazione, in programma al teatro don Virginio Pedretti e ad ingresso libero, è stata realizzata in collaborazione con l'IIS Ettore Majorana.

Promosso dall'assessorato alla Cultura per dare continuità alle iniziative del 2015 che hanno coinvolto con successo e partecipazione scuole, associazioni, singoli cittadini e realtà del territorio, lo spettacolo è inserito nella programmazione di "Percorsi di Pace e di Memoria", il cartellone delle iniziative varate dall'Amministrazione Comunale per le celebrazioni della Giornata della Memoria e del Giorno del Ricordo.

Con la regia di Chiara Doniacovo e la drammaturgia di Andrea Lo Guzzo, verrà riportata alla luce la testimonianza del fante cesanese Elia Pallavicini, classe 1892, che nel suo diario descrive gli orrori della guerra e l'esperienza della prigionia vissuti in prima persona. La sua è una scrittura spezzata, frammentata e nervosa che parla di fame, paura e patimenti ma anche di sogni: "quando arriva a Reichemberg, nel campo di prigionia, le sue parole si fanno più morbide, e Pallavicini  racconta di sentirsi più al sicuro in prigione dal nemico, che in trincea con gli alleati L'orrore che circonda il protagonista lascia spazio all'amicizia, ai sogni ed ai sentimenti, piccoli detriti di civiltà in una condizione precaria e surreale". 

L'idea di mettere in scena un diario di guerra - una proposta dell'assessore alla Cultura Celestino Oltolini che ha subito raccolto l'entusiasmo e l'interesse dei giovani dell'associazione teatrale cesanese "Luna Rossa" - è stata realizzata a tempo di record: dopo la stesura del copione ha infatti richiesto solo due mesi e mezzo grazie ad un intenso calendario di prove.

"Il nostro lavoro integra il testo e la voce di Elia Pallavicini con la fisicità, il gioco e il movimento - ha dichiarato lo staff di Luna Rossa -:  elementi indispensabili per far rivivere dei personaggi oltre la carta, approfittando 'dell'elemento diario' per frammentare l'opera in più momenti, per illustrare la prospettiva di Elia come spettatore della Grande Guerra.
In quest'identità tra spettatore e protagonista, si racconta la storia di chi non ha potuto scegliere, di chi ha sofferto e di chi ha sperato, scritta da un uomo qualunque ed arrivata sino a noi attraverso le pagine ingiallite di un vecchio quadernetto che dimostra, nonostante il centenario, la sua forza e la sua capacità di aiutarci a non dimenticare".