Con Cancro Primo Aiuto un hospice al Sacco entro la fine di luglio

L'ospedale Sacco di Milano avrà presto un reparto di cure palliative dotato di 15 posti letto. Se ne farà carico Cancro Primo Aiuto. L'importante progetto dovrebbe essere portato a termine entro la fine del mese di luglio

Un nuovo importante progetto formato “Cancro Primo Aiuto”. Entro la fine di luglio la Onlus realizzerà all’ospedale Sacco di Milano un nuovo reparto di cure palliative dotato di 15 posti letto.

L’annuncio e la sottoscrizione del protocollo d’intesa è stata firmata nei giorni scorsi tra l’associazione brianzola e i vertici dell’Asst Fatebefratelli Sacco di Milano alla presenza di Fabrizio Sala (vicegovernatore di Regione Lombardia oltre che consigliere del sodalizio) e Viviana Beccalossi (assessore regionale all’Urbanistica e presidente onorario vicario di Cancro Primo Aiuto).

“Non è il primo hospice che andiamo a realizzare – ha commentato Flavio Ferrari, amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto - ma questo è sicuramente l’intervento di maggiori dimensioni. Grazie alla famiglia Cremascoli, siamo in grado di garantire un intervento chiavi in mano senza alcun onere per l’ospedale”.

Parole di plauso anche da parte di Alessandro Visconti, direttore generale della struttura ospedaliera milanese.

“Per noi si è trattata di una grande opportunità – ha dichiarato - C’è voluto molto tempo e impegno perché si arrivasse a una soluzione amministrativa adeguata, tra verifiche, progetti e approvazioni varie; ma ce l’abbiamo fatta. Grazie a Cancro Primo Aiuto potremo ristrutturare la palazzina che disporrà di nuovi impianti elettrici e idraulici”.

L’hospice sarà dotato di  nuovi arredi, wi-fi, e in ogni camera frigobar e cassaforte oltre a letti di ultima generazione per renderla davvero accogliente, per i malati e per i loro famigliari. Il personale passerà da  7 a 13 infermieri e altrettanti operatori sanitari.

Un ulteriore importante servizio per la sanità pubblica della Lombardia, come ha ricordato il vicegovernatore Fabrizio Sala.

“La nostra sanità è davvero eccellente, ma non riesce ad arrivare ovunque.  E’ qui che intervengono tante associazioni. Tra queste, Cancro Primo Aiuto si distingue non solo per l’eccellenza di saper intercettare i fondi, ma anche per l’efficacia della donazione, per le certezze che dà sull’utilizzo di queste risorse. L’intervento che si andrà presto a realizzare al Sacco con il contributo della famiglia Cremascoli ne è la riprova”.

B.Api.


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