Desio: cittadino coinvolto in un'evasione da 83 milioni di euro
C'è anche un desiano coinvolto nella maxi operazione della Guardia di Finanza di Sesto San Giovanni che ha portato alla luce un'evasione fiscale per 83 milioni di euro. Le Fiamme Gialle, guidate dal tenente colonnello Omar Salvini, hanno già sequestrato beni per circa 10 milioni di euro. Tra questi - come riporta Il Giorno - villa con piscina, orologi di lusso, lingotti d'oro, conti correnti, immobili residenziali e commerciali. Tutti beni di persone che vivevano nel lusso: trovata una p...
C'è anche un desiano coinvolto nella maxi operazione della Guardia di Finanza di Sesto San Giovanni che ha portato alla luce un'evasione fiscale per 83 milioni di euro. Le Fiamme Gialle, guidate dal tenente colonnello Omar Salvini, hanno già sequestrato beni per circa 10 milioni di euro. Tra questi - come riporta Il Giorno - villa con piscina, orologi di lusso, lingotti d'oro, conti correnti, immobili residenziali e commerciali. Tutti beni di persone che vivevano nel lusso: trovata una pistola Beretta placata oro, un autoarticolato da collezione, si spostavano sul territorio con la Ferrari, risiedevano in ville brianzole con piscina e con cantine rifornite di vini davvero di pregio. Sei le persone indagate al termine del lungo lavoro di indagini iniziato nei mesi scorsi. Le Fiamme Gialle, dopo un controllo di routine in un'azienda che si occupa di recupero e vendita di metalli, erano rimasti un po' insospettiti. Piano piano, coordinati dal Pm milanese Manuela Massenz, hanno portato alla luce un giro di fatture che aveva lo scopo di far confluire soldi su conti correnti di società fiduciarie in Cina e a San Marino dove, in due anni, sono transitati fondi per 36 milioni di euro destinati poi essere reinvestiti in Italia. Tra queste sei persone, secondo la Procura di Milano, è coinvolto anche il desiano già indicato come 'gestore' della "banca della 'Ndrangheta" scoperta sul finire dello scorso inverno a Seveso. Uno sportello che proprio con San Marino e con la Svizzera aveva un filo diretto, esportando capitali provenienti dal riciclaggio e dall'usura per 'ripulirli' e riutilizzarli nel territorio italiano con nuovi investimenti, prestiti a imprenditori, sostegno alle famiglie della 'Ndrangheta colpite dall'operazione Infinito del 2010.