Desio: "Comparto industriale a S. Giuseppe? Colpa di chi mi ha preceduto"
Una lettera per fare chiarezza e per spiegare a tutti i cittadini che il comparto industriale in via Filippo da Desio, nella zona pregiata del quartiere San Giuseppe, è stato avallato dalle precedenti amministrazioni comunali di centrodestra. L'ha scritta il sindaco
Roberto Corti, infastidito dalle accuse incassate in questi giorni, facendo la cronistoria della vicenda, per diffonderla poi a tutti i mezzi di comunicazione. La pubblichiamo anche noi qui di seguito.
Una lettera per fare chiarezza e per spiegare a tutti i cittadini che il comparto industriale in via Filippo da Desio, nella zona pregiata del quartiere San Giuseppe, è stato avallato dalle precedenti amministrazioni comunali di centrodestra. L'ha scritta il sindaco
Roberto Corti, infastidito dalle accuse incassate in questi giorni, facendo la cronistoria della vicenda, per diffonderla poi a tutti i mezzi di comunicazione. La pubblichiamo anche noi qui di seguito.
Negli ultimi giorni si sta molto discutendo in merito alla comparsa di cartelli che pubblicizzano la prossima edificazione del comparto D2 in zona San Giuseppe. Tra i vari commenti alcuni riguardano la mia amministrazione tacciata di fare costruire in una zona molto pregiata come quella di San Giuseppe. E’ quindi opportuno fare un po’ di storia e di chiarezza, onde evitare che vengano attribuite all’amministrazione “Corti”, responsabilità che sono di altri.
Il Comparto D2, posizionato in fondo a via Filippo da Desio, in zona san Giuseppe, viene trasformato da agricolo ad industriale dall’amministrazione “Pugliese”, con la variante al PRG del 2004. Il PGT del centro-destra, approvato definitivamente nel 2009, nei documenti
preliminari ed adottati nel 2008, conferma la destinazione industriale, inserendo però il vincolo di parere favorevole da parte di Pedemontana: il terreno è in zona svincolo con la SS36.
Pedemontana nei primi mesi del 2008, comunica che non ci sono incompatibilità con il progetto definitivo, dando parere favorevole alla realizzazione del piano attuativo che nel frattempo è stato presentato dai proprietari.
La Giunta “Mariani” adotta con Delibera di Giunta n.203 del 5 agosto 2008 il piano attuativo e, successivamente approva definitivamente il piano con delibera di Giunta 267 del 14 ottobre 2008. Assunti questi atti nessuno può modificare il diritto ad edificare e da quel momento gli operatori sono autorizzati a realizzare quanto previsto (capannoni industriali), ovviamente presentando il progetto edilizio per il rilascio della concessione, pagando gli oneri, etc.
L’amministrazione “Corti” si è occupata del piano attuativo D2, adottando una variante con DGC 190 del 3 settembre 2013 (approvata con DGC n.9 del 14 gennaio 2014). La variante aveva per oggetto il riconoscimento della possibilità di edificare all’interno della fascia di rispetto ferroviario stante l’ottenimento, da parte dell’operatore, della deroga da parte di RFI. Tutto questo nel rispetto dei parametri urbanistici volumetrici, di superficie coperta e rapporto di copertura, previsti nel piano attuativo approvato nel 2008, quindi di fatto senza concedere nulla che non fosse già previsto, salvo la modifica delle distanze dalla ferrovia che nella delibera di adozione del 2008 si dava come prescrittiva per il progetto presentato.
La variante approvata dalla mia Giunta è stata assoggettata a misure di
compensazione ambientale che sono state monetizzate per € 66.705. Tali
compensazioni ambientali non erano dovute nel progetto originario
Tutto questo per dovuta chiarezza ed anche per smontare sul nascere inutili e false polemiche, in buona parte alimentate da chi quei progetti ha approvato negli anni passati.
Roberto Corti
Sindaco di Desio
Roberto Corti, infastidito dalle accuse incassate in questi giorni, facendo la cronistoria della vicenda, per diffonderla poi a tutti i mezzi di comunicazione. La pubblichiamo anche noi qui di seguito.
Negli ultimi giorni si sta molto discutendo in merito alla comparsa di cartelli che pubblicizzano la prossima edificazione del comparto D2 in zona San Giuseppe. Tra i vari commenti alcuni riguardano la mia amministrazione tacciata di fare costruire in una zona molto pregiata come quella di San Giuseppe. E’ quindi opportuno fare un po’ di storia e di chiarezza, onde evitare che vengano attribuite all’amministrazione “Corti”, responsabilità che sono di altri.
Il Comparto D2, posizionato in fondo a via Filippo da Desio, in zona san Giuseppe, viene trasformato da agricolo ad industriale dall’amministrazione “Pugliese”, con la variante al PRG del 2004. Il PGT del centro-destra, approvato definitivamente nel 2009, nei documenti
preliminari ed adottati nel 2008, conferma la destinazione industriale, inserendo però il vincolo di parere favorevole da parte di Pedemontana: il terreno è in zona svincolo con la SS36.
Pedemontana nei primi mesi del 2008, comunica che non ci sono incompatibilità con il progetto definitivo, dando parere favorevole alla realizzazione del piano attuativo che nel frattempo è stato presentato dai proprietari.
La Giunta “Mariani” adotta con Delibera di Giunta n.203 del 5 agosto 2008 il piano attuativo e, successivamente approva definitivamente il piano con delibera di Giunta 267 del 14 ottobre 2008. Assunti questi atti nessuno può modificare il diritto ad edificare e da quel momento gli operatori sono autorizzati a realizzare quanto previsto (capannoni industriali), ovviamente presentando il progetto edilizio per il rilascio della concessione, pagando gli oneri, etc.
L’amministrazione “Corti” si è occupata del piano attuativo D2, adottando una variante con DGC 190 del 3 settembre 2013 (approvata con DGC n.9 del 14 gennaio 2014). La variante aveva per oggetto il riconoscimento della possibilità di edificare all’interno della fascia di rispetto ferroviario stante l’ottenimento, da parte dell’operatore, della deroga da parte di RFI. Tutto questo nel rispetto dei parametri urbanistici volumetrici, di superficie coperta e rapporto di copertura, previsti nel piano attuativo approvato nel 2008, quindi di fatto senza concedere nulla che non fosse già previsto, salvo la modifica delle distanze dalla ferrovia che nella delibera di adozione del 2008 si dava come prescrittiva per il progetto presentato.
La variante approvata dalla mia Giunta è stata assoggettata a misure di
compensazione ambientale che sono state monetizzate per € 66.705. Tali
compensazioni ambientali non erano dovute nel progetto originario
Tutto questo per dovuta chiarezza ed anche per smontare sul nascere inutili e false polemiche, in buona parte alimentate da chi quei progetti ha approvato negli anni passati.
Roberto Corti
Sindaco di Desio