Desio: già denunciato per lesioni viene arrestato per estorsione
Nella mattinata dell'11 dicembre si era recato dal suo fornitore e, pur avendo debiti arretrati da saldare, l'aveva aggredito per darsi poi alla fuga. Era stato però rintracciato dai Carabinieri che lo avevano denunciato per lesioni. Cinque giorni più tardi, martedì 16 dicembre, dopo aver continuato ad accanirsi contro l'imprenditore, è stato arrestato con l'accusa di estorsione. Una storia davvero singolare quella di R.G.V., italiano di 43 anni, pregiudicato, residente a Milano. Lavorava per...
Nella mattinata dell'11 dicembre si era recato dal suo fornitore e, pur avendo debiti arretrati da saldare, l'aveva aggredito per darsi poi alla fuga. Era stato però rintracciato dai Carabinieri che lo avevano denunciato per lesioni. Cinque giorni più tardi, martedì 16 dicembre, dopo aver continuato ad accanirsi contro l'imprenditore, è stato arrestato con l'accusa di estorsione. Una storia davvero singolare quella di R.G.V., italiano di 43 anni, pregiudicato, residente a Milano. Lavorava per conto di un'azienda che vendeva materiale informatico. Tra i suoi compiti anche quello di venire a Desio, in un'azienda in via Molinello, per l'approvvigionamento del materiale. Pare però che abbia ritirato anche merce, facendo emettere regolare fattura a carico della ditta per cui lavorava, senza averla mai consegnata. Insomma, all'insaputa dei datori di lavoro. Il problema è che il titolare dell'azienda desiana, visto che l'importo da incassare continuava a crescere, ha contattato la ditta milanese per chiedere di saldare i debiti. Questi, all'oscuro di tutto, chiedendo chi e come aveva fatto ordini, ci hanno messo poco a capire che il loro dipendente forse non si era comportato correttamente. Lo hanno licenziato. Il milanese, sentendosi danneggiato dall'imprenditore desiano, attribuendo a lui la colpa del suo licenziamento, ha iniziato a chiedergli soldi a titolo di risarcimento: 50 mila euro. Somma, ovviamente, rifiutata da chi pensava di avere agito correttamente. Giovedì 11 il milanese era arrivato in città per far capire che non scherzava: di fronte all'ennesimo rifiuto ha aggredito il titolare dell'azienda desiana e un dipendente. Denunciato per lesioni, sembrava che tutto fosse finito lì. Purtroppo nei giorni successivi ha continuato a pretendere quei 50 mila euro tanto che l'imprenditore desiano, ormai esasperato, si è recato dai Carabinieri per raccontare tutto. Ci è voluto poco per mettere la parola fine alla vicenda: è stato concordato un incontro per la consegna effettiva delle banconote. Su indicazione del milanese è stato organizzato nel parcheggio del Carrefour di Paderno Dugnano. Non appena ha messo le mani sulla valigetta, i Carabinieri in borghese lo hanno ammanettato. In macchina aveva anche un manganello e un coltello. Per lui l'accusa è quella di estorsione aggravata, porto abusivo d'armi, lesioni personali.