In  ansia per la sorte del padre che non risponde al citofono chiede ai Vigili del fuoco di fare irruzione nell’appartamento: ma quando questi forzano la finestra indicata ed entrano, si trovano a tu per tu con la vicina di casa. Avevano ricevuto indicazioni sbagliate sull’appartamento dell’anziano. E’ successo nella prima mattinata di martedì, come racconta il Giorno uscito ieri in edicola, in via Grandi. Un uomo, che il quotidiano definisce in modo imprecisato come “attivo nella scena politica locale”, suona ripetutamente al citofono di suo padre ormai in età avanzata. Una, due, tre volte con l’identico risultato: nessuna risposta. Preoccupato, non riuscendo a mettersi in contatto con lui, il cittadino telefona i Vigili del fuoco. Quando questi arrivano sul posto, indica loro la finestra da cui è possibile entrare nell’abitazione. Detto, fatto: per i pompieri forzarla è un gioco da ragazzi. Quando entrano, però, vengono subito fermati da una donna: è la vicina di casa tutta spaventata e incredula. L’equivoco è presto chiarito: il desiano che li ha chiamati, in preda all’ansia, ha fornito le indicazioni sbagliate sull’appartamento del genitore. Ormai sul pianerottolo, i Vigili del fuoco entrano poi nell’abitazione giusta: nessun problema per l’anziano. Semplicemente addormentato, non aveva sentito il citofono e le telefonate.