Desio: "Intitoliamo una strada a Falcone e Borsellino"
La proposta è arrivata direttamente per bocca del Presidente del Consiglio comunale,
Carmine Messaggiero, in apertura della seduta consiliare di giovedì sera: "Dedichiamo una strada della nostra città a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino". Un'uscita non casuale quella del Presidente del Consiglio comunale, bensì dovuta a due motivi. Innanzitutto la volontà di riaffermare la fermezza della città di Desio nella lotta contro le mafie, nella volontà di continuare a dare un se...
La proposta è arrivata direttamente per bocca del Presidente del Consiglio comunale,
Carmine Messaggiero, in apertura della seduta consiliare di giovedì sera: "Dedichiamo una strada della nostra città a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino". Un'uscita non casuale quella del Presidente del Consiglio comunale, bensì dovuta a due motivi. Innanzitutto la volontà di riaffermare la fermezza della città di Desio nella lotta contro le mafie, nella volontà di continuare a dare un segnale forte. E poi la proposta è avvenuta proprio nei giorni in cui si ricordano i 22 anni della scomparsa di Paolo Borsellino: avvenuta con la strage di via D'Amelio a Palermo il 19 luglio 1992. I due magistrati, entrambi vittime di mafia, sono considerati a tutti gli effetti dei veri e propri eroi, dei simboli, per la tenacia, il coraggio e la determinazione che hanno dimostrato nella lotta contro la mafia pur sapendo che questo li avrebbe portati a rischiare addirittura la vita. "Desio - ha concluso Messaggiero - non si può esimere dal concedere un ricordo perenne a chi, come loro, ha dato la vita per il nostro Paese"
Carmine Messaggiero, in apertura della seduta consiliare di giovedì sera: "Dedichiamo una strada della nostra città a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino". Un'uscita non casuale quella del Presidente del Consiglio comunale, bensì dovuta a due motivi. Innanzitutto la volontà di riaffermare la fermezza della città di Desio nella lotta contro le mafie, nella volontà di continuare a dare un segnale forte. E poi la proposta è avvenuta proprio nei giorni in cui si ricordano i 22 anni della scomparsa di Paolo Borsellino: avvenuta con la strage di via D'Amelio a Palermo il 19 luglio 1992. I due magistrati, entrambi vittime di mafia, sono considerati a tutti gli effetti dei veri e propri eroi, dei simboli, per la tenacia, il coraggio e la determinazione che hanno dimostrato nella lotta contro la mafia pur sapendo che questo li avrebbe portati a rischiare addirittura la vita. "Desio - ha concluso Messaggiero - non si può esimere dal concedere un ricordo perenne a chi, come loro, ha dato la vita per il nostro Paese"