Desio, Lega Nord: "La nostra città fuori dall'Expo"
La città di Desio non sarà tra le protagoniste in occasione di Expo, l'ormai rassegna universale che porterà in Italia, e soprattutto in Lombardia, milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo. Lo afferma sul suo blog la sezione cittadina della Lega Nord. "Desio - scrivono i lumbard - avrebbe potuto avere un ruolo non marginale in occasione di Expo 2015. Villa Tittoni, uno dei luoghi più prestigiosi della nostra città e di tutta la Brianza, era stata selezionata dal Comitato organizzat...
La città di Desio non sarà tra le protagoniste in occasione di Expo, l'ormai rassegna universale che porterà in Italia, e soprattutto in Lombardia, milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo. Lo afferma sul suo blog la sezione cittadina della Lega Nord. "Desio - scrivono i lumbard - avrebbe potuto avere un ruolo non marginale in occasione di Expo 2015. Villa Tittoni, uno dei luoghi più prestigiosi della nostra città e di tutta la Brianza, era stata selezionata dal Comitato organizzatore come una delle location più adatte per ospitare una delegazione straniera, si parlava di paesi europei o arabi, in arrivo nel 2015, che avrebbe potuto avere la propria sede di rappresentanza per tutta la durata della manifestazione proprio a Desio. Missione fallita. A distanza di tempo e a ridosso dall'inizio di Expo, sembra che di questo progetto si siano perse completamente le tracce". I rappresentanti della Lega Nord ricordano che un anno fa il sindaco
Roberto Corti aveva manifestato la sua volontà di candidare Desio e villa Tittoni come sede di rappresentanza per una delegazione straniera. Un'idea che, se effettivamente realizzata, di certo avrebbe portato prestigio alla città ma anche benefici dal punto di vista economico per chi opera sul territorio. "Ad oggi del progetto di diventare sede di rappresentanza per Expo - dichiarano i leghisti - non si sa più nulla, come ha ammesso lo stesso sindaco. Il progetto, tra l'altro, non è mai stato sottoposto in consiglio comunale, per cui tutti ne sono all'oscuro. Non si conoscono i contenuti e nemmeno i dettagli. Noi nel marzo dello scorso anno avevamo portato la questione in Consiglio comunale proponendo una serie di iniziative che sono state puntualmente inascoltate. Ed oggi, il risultato, è che Desio si è lasciata scappare un'occasione importante. Mentre Lissone si è aggregata ad altri comuni sul tema del mobile, Lentate sul Seveso ha programmato, con tutti i comuni che si sviluppano lungo la statale che porta a Como, un itinerario chiamato 'la via della seta' e Vimercate, tanto per citare tre comuni brianzoli, punta sul suo mercato che è uno dei più antichi d'Europa. La nostra città, in vista di Expo, si limita al Parco delle culture ed alla rete di 'Ville aperte', finanziata da Regione Lombardia, che sono iniziative già consolidate da tempo e perde una grossa opportunità per la quale era stata selezionata. Evidentemente, la responsabilità da imputare ad un'amministrazione non all'altezza di gestire un evento di così grande importanza, tanto da lasciarselo sfuggire". Deluso
Stelio Pozzi, capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale: "Nemmeno la nostra richiesta di valorizzare la figura storica e religiosa del Papa desiano Pio XI è stata accolta. L'unico evento che Desio avrà di contorno ad Expo, sarà finanziato da Regione Lombardia. Come sempre, questa amministrazione è al traino".
Roberto Corti aveva manifestato la sua volontà di candidare Desio e villa Tittoni come sede di rappresentanza per una delegazione straniera. Un'idea che, se effettivamente realizzata, di certo avrebbe portato prestigio alla città ma anche benefici dal punto di vista economico per chi opera sul territorio. "Ad oggi del progetto di diventare sede di rappresentanza per Expo - dichiarano i leghisti - non si sa più nulla, come ha ammesso lo stesso sindaco. Il progetto, tra l'altro, non è mai stato sottoposto in consiglio comunale, per cui tutti ne sono all'oscuro. Non si conoscono i contenuti e nemmeno i dettagli. Noi nel marzo dello scorso anno avevamo portato la questione in Consiglio comunale proponendo una serie di iniziative che sono state puntualmente inascoltate. Ed oggi, il risultato, è che Desio si è lasciata scappare un'occasione importante. Mentre Lissone si è aggregata ad altri comuni sul tema del mobile, Lentate sul Seveso ha programmato, con tutti i comuni che si sviluppano lungo la statale che porta a Como, un itinerario chiamato 'la via della seta' e Vimercate, tanto per citare tre comuni brianzoli, punta sul suo mercato che è uno dei più antichi d'Europa. La nostra città, in vista di Expo, si limita al Parco delle culture ed alla rete di 'Ville aperte', finanziata da Regione Lombardia, che sono iniziative già consolidate da tempo e perde una grossa opportunità per la quale era stata selezionata. Evidentemente, la responsabilità da imputare ad un'amministrazione non all'altezza di gestire un evento di così grande importanza, tanto da lasciarselo sfuggire". Deluso
Stelio Pozzi, capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale: "Nemmeno la nostra richiesta di valorizzare la figura storica e religiosa del Papa desiano Pio XI è stata accolta. L'unico evento che Desio avrà di contorno ad Expo, sarà finanziato da Regione Lombardia. Come sempre, questa amministrazione è al traino".