Desio: sgomento in città per l'omicidio di suor Lucia Pulici in Burundi

Violentata e uccisa, ritrovata dalle consorelle in un bagno di sangue nella sua stanza: davvero raccapricciante l'assassinio della concittadina
suor Lucia Pulici in Burundi avvenuto nella giornata di domenica. Avrebbe compiuto i 75 anni di età il giorno successivo. Uccisa, con lei, anche
suor Olga Raschietti di Padova, mentre a qualche ora di distanza l'omicida ha agito in modo ancora più atroce con
suor Bernadetta Boggian che pare sia sta...

Violentata e uccisa, ritrovata dalle consorelle in un bagno di sangue nella sua stanza: davvero raccapricciante l'assassinio della concittadina

suor Lucia Pulici in Burundi avvenuto nella giornata di domenica. Avrebbe compiuto i 75 anni di età il giorno successivo. Uccisa, con lei, anche

suor Olga Raschietti di Padova, mentre a qualche ora di distanza l'omicida ha agito in modo ancora più atroce con

suor Bernadetta Boggian che pare sia stata addirittura decapitata. Orrore e sgomento in città per un atto di violenza inaudita, commesso in particolare ai danni di suore che da cinquant'anni si sono messe al servizio delle popolazioni più svantaggiate dell'Africa e che, invece di un ringraziamento e di una preghiera, hanno trovato una morte violenta nella loro casa, situato nel popolato quartiere di Kamenge della capitale Bujumbura. Il gesto è stato condannato da

Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, che l'ha giudicato "atto vile ed esecrabile, perpetrato ai danni di chi si trovava in Burundi per farsi interprete, a costo di grandi sacrifici, di altissimi valori di solidarietà e fratellanza con i più bisognosi". Anche Famiglia Cristiana offre un ritratto della religiosa desiana: "Suor Lucia Pulici, che avrebbe compiuto gli anni proprio il giorno dopo, era partita nel 1970 per il Brasile, dove aveva lavorato per dodici anni come infermiera e ostetrica tra i più poveri. Nell'82 era poi stata inviata in Congo e infine, nel 2007, a Kamenge, dove aveva aiutato a creare un dispensario con maternità. La sua salute era ormai fragile e, pur non riuscendo più a lavorare come ostetrica, aveva scelto di restare come presenza, accoglieva la gente, aiutava i poveri, dava sostegno in parrocchia". Mentre ieri circolava la notizia dell'arresto del killer, reo confesso e in possesso di chiavi del convento e di oggetti personali delle suore, si parlava anche della loro sepoltura: avverrà a Bukavu nel Congo, dove le tre religiose hanno davvero speso molte energie e molti anni, ben ricordate dalla comunità locale che per loro prova soltanto affetto e gratitudine.