Electrolux: nessun licenziamento fino al 2017
Un passo avanti nella delicata vicenda dell'Electrolux e della difficile posizione lavorativa di poco meno di 200 dipendenti: lunedì si è svolto un incontro a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico. Oltre al sindaco di Solaro Renzo Moretti, hanno partecipato l'assessore Giovanna Pranio e il consigliere delegato al lavoro Flavio Castelnovo, il vicesindaco di Cogliate Felicita Basilico, l'assessore limbiatese Cosentino e l'assessore di Seveso Andrea Formenti. L'azienda ha d...
Un passo avanti nella delicata vicenda dell'Electrolux e della difficile posizione lavorativa di poco meno di 200 dipendenti: lunedì si è svolto un incontro a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico. Oltre al sindaco di Solaro Renzo Moretti, hanno partecipato l'assessore Giovanna Pranio e il consigliere delegato al lavoro Flavio Castelnovo, il vicesindaco di Cogliate Felicita Basilico, l'assessore limbiatese Cosentino e l'assessore di Seveso Andrea Formenti. L'azienda ha dichiarato, pur confermando gli esuberi, che per Solaro ammontano a 182 unità in 4 anni, che fino al 2017 non provvederà a nessun licenziamento e che cercherà di favorire dimissioni volontarie incentivate. Inoltre, con la riduzione dell’orario di lavoro da 8 a 6 ore giornaliere, prevede che gli esuberi stimati possano notevolmente diminuire. Il decreto del Governo che prevede di defiscalizzare gli oneri del contratto di solidarietà è stato stimato in un risparmio per l'azienda di circa 1 euro all'ora; pur essendo molto lontano dai 3 euro orari richiesti, l’azienda anche qui ha dichiarato che non richiederà altri tagli di salario per i lavoratori. L'azienda ha inoltre confermato investimenti nei 4 siti produttivi per 150 milioni di euro nei 4 anni (per Solaro 40 milioni). Il sindacato ha apprezzato il cambio di strategia dell'azienda anche se ha dichiarato che gli esuberi sono ancora troppi. I Presidenti di Regione (l'unico assente Maroni sostituito dall'assessore Aprea) hanno giudicato positivamente il nuovo approccio aziendale e l'impegno del governo. Per il Governo erano presenti i Ministri Guidi e Poletti. Il decreto prevede che le aziende che pur avendo problemi presentano un piano industriale e la volontà di mantenere il sito produttivo in Italia hanno diritto alla decontribuzione purché anche il sindacato sottoscriva l'accordo.