Secondo blitz di Forza Nuova in città contro l'arrivo dei profughi. Un'altra iniziativa politica, non violenta, che si è tradotta nell'affissione di nuovi striscioni per sensibilizzare la cittadinanza e l'amministrazione comunale. Nella notte tra sabato 20 e domenica 21, infatti, davanti al municipio è comparsa la scritta "Basta immigrazione, il vostro business uccide la nazione". L'iniziativa, rivendicata da Forza Nuova con un comunicato stampa, era completata dalla posa di due manichini impiccati a simboleggiare i 200 italiani che si sono suicidati nel 2014 per la crisi e i circa 3,2 milioni di disoccupati che hanno perso il lavoro durante l'anno che si sta concludendo. "Di fronte a tutto questo - affermano i responsabili di Forza Nuova - a Limbiate, ancora si parla di centro profughi. Ovviamente nessuno prende in considerazione di utilizzare i locali e gli spazi disponibili per le famiglie italiane indigenti e sotto sfratto, che potrebbero avere un tetto per passare un Natale sereno. Magari utilizzarli per corsi di formazione per i moltissimi italiani senza lavoro. Oppure metterli a disposizione per un asilo o per i nostri anziani. Sarebbe opportuno adeguare le strutture affinché diventino un centro per disabili. Ci sarebbero decine di possibilità per aiutare il Popolo Italiano, ma ne è mai stata proposta una dai nostri politici di destra o di sinistra che siano? No. Non lo hanno mai fatto e continueranno ad affamare il Popolo Italiano al solo scopo di alimentare un business che sfrutta gli immigrati e non ha nessun interesse a migliorare la vita degli Italiani. La cosa preoccupante è che i politici non hanno vergogna e continuano a giustificarsi davanti ai cittadini indignati, senza mai trovare la volontà e il coraggio di opporsi a politiche immigrazioniste che stanno distruggendo le nostre città". Forza Nuova ricorda che già dal 1997 si batte per il blocco totale dell'immigrazione e per l'umano rimpatrio degli immigrati. E annuncia che dai primi giorni del 2015 sarà di nuovo in città per continuare a combattere l'arrivo dei rifugiati politici.