"Grazie a Renzi nei nostri forni inceneritori i rifiuti di tutta Italia"

Il Movimento 5 Stelle Lombardia nella mattinata di ieri, martedì 23 settembre, si è presentato nell’aula del Consiglio regionale con sacchetti della spazzatura con la scritta “Regalo di Renzi alla Lombardia” per protestare contro il decreto Sblocca Italia del Governo che imporrà alla Lombardia di bruciare al massimo della capacità dei propri impianti rifiuti provenienti da tutta Italia. "Il decreto - spiegano i responsabile del Movimento 5 Stelle - prevede un 'sistema integrato degli inceneri...

Il Movimento 5 Stelle Lombardia nella mattinata di ieri, martedì 23 settembre, si è presentato nell’aula del Consiglio regionale con sacchetti della spazzatura con la scritta “Regalo di Renzi alla Lombardia” per protestare contro il decreto Sblocca Italia del Governo che imporrà alla Lombardia di bruciare al massimo della capacità dei propri impianti rifiuti provenienti da tutta Italia. "Il decreto - spiegano i responsabile del Movimento 5 Stelle - prevede un 'sistema integrato degli inceneritori', una sigla elegante sotto la quale si cela una tragica volontà: mettere a disposizione dei forni esistenti (in gran parte lombardi e emiliano romagnoli), spesso (fortunatamente) sottoutilizzati o a rischio di sottoutilizzo, i rifiuti provenienti da tutta Italia".

Gianmarco Corbetta, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, spiega: “Sarebbe un danno gravissimo all’ambiente e alla salute dei cittadini lombardi e emiliani, e un danno economico altrettanto grave per le comunità da cui verrebbero presi i rifiuti, che pagherebbero per l’incapacità gestionale e organizzativa delle classi politiche locali. La “solidarietà” tra i territori e tra le regioni non c’entra nulla. Sappiamo tutti che, in qualunque contesto insediativo, bastano pochi mesi per portare a regime un sistema di raccolta differenziata porta a porta (magari con tariffazione puntuale) in grado di portare la raccolta differenziata oltre il 75%. Il Governo Renzi, per assecondare gli interessi lobbistici di qualche gruppo industriale, ha adottato una soluzione semplicistica e sbagliata a fronte di un problema complesso che richiederebbe maggiore attenzione e competenza, esautorando le funzioni delle Regioni e violentando i territori con una imposizione barbara”.