Lentate: Al cimitero? Si va con la sabbia, paletta e secchiello

D'ora in poi entrando al cimitero faremo un bel tuffo nel passato. Non solo perché ospita i nostri cari defunti ai quali siamo legati da ricordi duraturi. Ma soprattutto perché dovremo andare con la paletta e il secchiello per sistemare la sabbia. Pratica che, a meno di avere figlioletti o nipotini piccoli, non ci tocca più da quando eravamo a nostra volta bambini. Non si tratta di un pesce di aprile in ritardo, bensì delle conseguenze prodotte dall'ordinanza firmata dal sindaco
Rose...

D'ora in poi entrando al cimitero faremo un bel tuffo nel passato. Non solo perché ospita i nostri cari defunti ai quali siamo legati da ricordi duraturi. Ma soprattutto perché dovremo andare con la paletta e il secchiello per sistemare la sabbia. Pratica che, a meno di avere figlioletti o nipotini piccoli, non ci tocca più da quando eravamo a nostra volta bambini. Non si tratta di un pesce di aprile in ritardo, bensì delle conseguenze prodotte dall'ordinanza firmata dal sindaco

Rosella Rivolta nei giorni scorsi. Il primo cittadino, lo diciamo subito per onestà e a scanso di malintesi, non costringerà nessuno a prendere paletta e secchiello: ma stabilisce (anzi ordina: del resto è un'ordinanza) che i fiori per i nostri cari defunti siano posti in vasi "riempiti con sabbia umida al posto dell'acqua". L'ordine rientra in una più ampia serie di prescrizioni previste dal sindaco - e da rispettare da aprile fino al mese di ottobre salvo ulteriori provvedimenti futuri - per combattere (scopo giusto e condivisibile) il proliferarsi delle zanzare, in modo particolare delle "zanzare tigre". Per quanto nella borsa di una donna sia possibile trovare di tutto, va da sè che non riusciamo a immaginare di trovarvi dentro anche qualche manciata di sabbia. Un pratico secchiello e una paletta permetteranno anche alle nostre nonnine più devote di rispettare l'ordinanza. Una scappatoia, a dire il vero, è prevista dall'ordinanza: si può fare a meno della sabbia se all'interno dei cimiteri è disponibile acqua trattata con prodotti larvicidi. Secondo voi nei cimiteri è abitualmente presente acqua con larvicidi? Non certo quella del rubinetto. Invece di scrivere queste frasi nell'ordinanza, non sarebbe stato più semplice mettere l'acqua giusta a disposizione o dire a tutti di mettersi il cuore in pace e di portare la sabbia punto e stop? Noi ridiamo un po' di questa situazione, non per essere irriverenti ma, al contrario, perché crediamo che le ordinanze hanno un valore  - quindi devono essere eseguite alle lettera - dalla prima all'ultima riga. Però, proprio per questo, bisogna far sì che risultino chiare e applicabili. Alle nonnine che non sono in grado di andare su Internet e non possono consultare il sito del Comune o l'Albo pretorio online, fate sapere che dopo la parte del cimitero l'ordinanza sulle zanzare si chiude in questo modo: "L’inosservanza delle disposizioni contenute nel provvedimento comporta l’applicazione delle sanzioni previste nei regolamenti comunali, tenendo conto che, in mancanza di una disciplina di riferimento, si dovrà invece ritenere applicabile l’art. 650 del codice penale (inosservanza di provvedimenti dell’Autorità), con conseguenze più gravose". Niente sabbia o larvicidi, insomma, significa prendere la multa o forse la denuncia penale. Il compito di vigilare sull'osservanza delle disposizioni è affidato alla Polizia locale. Provate a immaginare la scena: un agente interrompe il lavoro che sta facendo, sale sull'auto di servizio e fa il giro dei cimiteri per sfilare i fiori da qualche vaso a campione verificando se all'interno c'è sabbia o acqua e, in questo caso, facendo pure campionamenti per stabilire con analisi chimica se è trattata. Pensatela pure come volete: noi, piuttosto che assistere a questa scena, che penalizzerebbe i cittadini e sminuirebbe il ruolo della Polizia locale, preferiremmo essere punti da una zanzara.