Lentate: "Con il registro per le unioni civili abbiamo dato un segnale chiaro"
"Abbiamo dato un segnale chiaro, in assenza di normativa statale, così da metterci al pari degli altri Paesi europei". Il sindaco
Rosella Rivolta, a quasi un mese e mezzo di distanza dalla votazione del Consiglio comunale, torna a parlare del registro per le unioni civili. Una scelta che l'amministrazione comunale, con i voti della lista di maggioranza "Lentate Sostenibile e Solidale" ha voluto compiere nella seduta del 30 novembre. Una delibera che aveva suscitato non poche...
"Abbiamo dato un segnale chiaro, in assenza di normativa statale, così da metterci al pari degli altri Paesi europei". Il sindaco
Rosella Rivolta, a quasi un mese e mezzo di distanza dalla votazione del Consiglio comunale, torna a parlare del registro per le unioni civili. Una scelta che l'amministrazione comunale, con i voti della lista di maggioranza "Lentate Sostenibile e Solidale" ha voluto compiere nella seduta del 30 novembre. Una delibera che aveva suscitato non poche polemiche e che, di fatto, consisteva nell'approvazione del regolamento che avrebbe poi portato all'istituzione del registro che è avvenuta in questi giorni. Il significato di questa scelta lo ribadisce l'amministrazione comunale con un comunicato stampa.
E così anche Lentate ora ha il suo Registro. Non si tratta di una Registro diretto a creare un nuovo status, ma ad assicurare a queste formazioni sociali (che sono un dato di fatto che non può essere ignorato), parità di trattamento rispetto alle tradizionali coppie o alle convivenze di varia natura. Il tutto ovviamente nei limiti del rispetto dei principi derivanti dalla legislazione statale o regionale delle varie materie coinvolte.
L’iscrizione al registro delle unioni civili è idonea a conferire ai componenti dell’unione la qualifica di “parente prossimo”, il che significa che le coppie regolarmente iscritte al registro accedono a procedimenti, benefici e opportunità amministrative alle medesime condizioni riconosciute alle coppie sposate. Per fare qualche esempio: decisioni in caso di morte, diritto d’uso delle sepolture, accesso ai servizi, diritti e partecipazione.
“Con l’approvazione di questo Regolamento - commenta il Sindaco del Comune di Lentate sul Seveso Rosella Rivolta - l’Amministrazione ha voluto dare un segnale chiaro, in carenza di normativa statale e in attesa che questa venga predisposta, così da metterci al pari degli altri paesi europei, rispondendo ai bisogni di soggetti che necessitano di maggior tutela dei propri diritti. Ognuno deve essere libero di vivere appieno la propria identità, nello spirito di un’armonica integrazione nella Comunità”.
Prosegue l’Assessore alle Politiche Sociali Laura Venturini: “Il regolamento nasce allo scopo di riconoscere pari dignità e uguaglianza a tutte le unioni, siano esse etero o omosessuali, e di garantire, nelle materie di competenza comunale, ai cittadini conviventi e legati da un vincolo sentimentale, i medesimi diritti riconosciuti alle coppie sposate. L’articolo 2 dello Statuto comunale pone al centro della propria azione amministrativa la tutela della persona umana per il conseguimento, tra l’altro, della promozione e affermazione dei diritti garantiti a ogni persona dalla Costituzione e dalle leggi, tutelandone la dignità, la libertà e la sicurezza personale e sostenendone l’elevazione delle condizioni personali e sociali. Con l’adozione del registro per le unioni civili, l’amministrazione ha compiuto un passo in questa direzione”.
Rosella Rivolta, a quasi un mese e mezzo di distanza dalla votazione del Consiglio comunale, torna a parlare del registro per le unioni civili. Una scelta che l'amministrazione comunale, con i voti della lista di maggioranza "Lentate Sostenibile e Solidale" ha voluto compiere nella seduta del 30 novembre. Una delibera che aveva suscitato non poche polemiche e che, di fatto, consisteva nell'approvazione del regolamento che avrebbe poi portato all'istituzione del registro che è avvenuta in questi giorni. Il significato di questa scelta lo ribadisce l'amministrazione comunale con un comunicato stampa.
E così anche Lentate ora ha il suo Registro. Non si tratta di una Registro diretto a creare un nuovo status, ma ad assicurare a queste formazioni sociali (che sono un dato di fatto che non può essere ignorato), parità di trattamento rispetto alle tradizionali coppie o alle convivenze di varia natura. Il tutto ovviamente nei limiti del rispetto dei principi derivanti dalla legislazione statale o regionale delle varie materie coinvolte.
L’iscrizione al registro delle unioni civili è idonea a conferire ai componenti dell’unione la qualifica di “parente prossimo”, il che significa che le coppie regolarmente iscritte al registro accedono a procedimenti, benefici e opportunità amministrative alle medesime condizioni riconosciute alle coppie sposate. Per fare qualche esempio: decisioni in caso di morte, diritto d’uso delle sepolture, accesso ai servizi, diritti e partecipazione.
“Con l’approvazione di questo Regolamento - commenta il Sindaco del Comune di Lentate sul Seveso Rosella Rivolta - l’Amministrazione ha voluto dare un segnale chiaro, in carenza di normativa statale e in attesa che questa venga predisposta, così da metterci al pari degli altri paesi europei, rispondendo ai bisogni di soggetti che necessitano di maggior tutela dei propri diritti. Ognuno deve essere libero di vivere appieno la propria identità, nello spirito di un’armonica integrazione nella Comunità”.
Prosegue l’Assessore alle Politiche Sociali Laura Venturini: “Il regolamento nasce allo scopo di riconoscere pari dignità e uguaglianza a tutte le unioni, siano esse etero o omosessuali, e di garantire, nelle materie di competenza comunale, ai cittadini conviventi e legati da un vincolo sentimentale, i medesimi diritti riconosciuti alle coppie sposate. L’articolo 2 dello Statuto comunale pone al centro della propria azione amministrativa la tutela della persona umana per il conseguimento, tra l’altro, della promozione e affermazione dei diritti garantiti a ogni persona dalla Costituzione e dalle leggi, tutelandone la dignità, la libertà e la sicurezza personale e sostenendone l’elevazione delle condizioni personali e sociali. Con l’adozione del registro per le unioni civili, l’amministrazione ha compiuto un passo in questa direzione”.