Lentate, Costantin: "Pedemontana? Il sindaco vuole i soldi"
Macché grido d'allarme per l'arrivo dell'autostrada Pedemontana e per il probabile aumento di traffico: secondo
Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare, la vera preoccupazione del sindaco
Rosella Rivolta è quella di intascare (s'intende a beneficio dei lentatesi) la sua parte dei 60 milioni che vanno suddivisi tra i Comuni della tratta B2. "Ho ricevuto anch'io il comunicato stampa - spiega Costantin - che illustra tutte le perplessità e i tim...
Macché grido d'allarme per l'arrivo dell'autostrada Pedemontana e per il probabile aumento di traffico: secondo
Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare, la vera preoccupazione del sindaco
Rosella Rivolta è quella di intascare (s'intende a beneficio dei lentatesi) la sua parte dei 60 milioni che vanno suddivisi tra i Comuni della tratta B2. "Ho ricevuto anch'io il comunicato stampa - spiega Costantin - che illustra tutte le perplessità e i timori. Possono essere anche legittimi: ma in tutta onestà non mi risulta che l'amministrazione comunale lentatese finora abbia giocato un ruolo decisivo sul tema Pedemontana. Da mesi sentiamo parlare solo di Pgt e “consumo di suolo zero”. Poi scopriamo che certe “sensibilità ambientali” di Rivolta & Co. vengono meno di fronte alla prospettiva di incassare parte dei 60milioni previsti per gli interventi di compensazione". Lo scopo, secondo il capogruppo di Lentate Popolare, è quello di avere in mano delle risorse da utilizzare per realizzare sì “opere di viabilità minore e opere ambientali”: ma questo soprattutto per fare qualcosa di visibile sul territorio "per sopperire alle carenze del Piano triennale delle opere pubbliche". Insomma, non solo il timore delle conseguenze che può produrre Pedemontana, ma anche la possibilità di sfruttare politicamente i benefici: "Oggi - conclude Costantin - a Lentate sembra regnare l’immobilismo assoluto e la voglia di “disfare” quanto i predecessori hanno costruito. Sono state fatte tante promesse, ma attendiamo ancora i fatti. In particolare il “forum permanente con il cittadino”: una promessa elettorale disattesa".
Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare, la vera preoccupazione del sindaco
Rosella Rivolta è quella di intascare (s'intende a beneficio dei lentatesi) la sua parte dei 60 milioni che vanno suddivisi tra i Comuni della tratta B2. "Ho ricevuto anch'io il comunicato stampa - spiega Costantin - che illustra tutte le perplessità e i timori. Possono essere anche legittimi: ma in tutta onestà non mi risulta che l'amministrazione comunale lentatese finora abbia giocato un ruolo decisivo sul tema Pedemontana. Da mesi sentiamo parlare solo di Pgt e “consumo di suolo zero”. Poi scopriamo che certe “sensibilità ambientali” di Rivolta & Co. vengono meno di fronte alla prospettiva di incassare parte dei 60milioni previsti per gli interventi di compensazione". Lo scopo, secondo il capogruppo di Lentate Popolare, è quello di avere in mano delle risorse da utilizzare per realizzare sì “opere di viabilità minore e opere ambientali”: ma questo soprattutto per fare qualcosa di visibile sul territorio "per sopperire alle carenze del Piano triennale delle opere pubbliche". Insomma, non solo il timore delle conseguenze che può produrre Pedemontana, ma anche la possibilità di sfruttare politicamente i benefici: "Oggi - conclude Costantin - a Lentate sembra regnare l’immobilismo assoluto e la voglia di “disfare” quanto i predecessori hanno costruito. Sono state fatte tante promesse, ma attendiamo ancora i fatti. In particolare il “forum permanente con il cittadino”: una promessa elettorale disattesa".