Lentate, Costantin: "Rivolta alla veglia per gli immigrati, ma per loro non ha fatto nulla"

Da una parte la “Veglia di ascolto” per ricordare la tragedia di Lampedusa e dare voce ai migranti, dall’altra le accuse per 18 mesi di governo cittadino senza aver previsto interventi a favore degli immigrati. E’ stato questo il weekend del sindaco
Rosella Rivolta chiamata in causa su un tema sempre di attualità e molto scottante di questi tempi. Ad accusarla per il suo immobilismo è
Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare, che non ha accett...

Da una parte la “Veglia di ascolto” per ricordare la tragedia di Lampedusa e dare voce ai migranti, dall’altra le accuse per 18 mesi di governo cittadino senza aver previsto interventi a favore degli immigrati. E’ stato questo il weekend del sindaco

Rosella Rivolta chiamata in causa su un tema sempre di attualità e molto scottante di questi tempi. Ad accusarla per il suo immobilismo è

Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare, che non ha accettato di buon grado il comunicato stampa diffuso dell’amministrazione comunale nel pomeriggio di giovedì scorso: “Lampedusa, il dolore di un giorno e la coscienza di tutti”. “Due righe del nostro primo cittadino – spiega Costantin - per rilanciare un'iniziativa di don Ciotti e dell'associazione Libera, che sui fatti dolorosi di Lampedusa hanno preso posizione immediatamente non a distanza di tempo). Questo comunicato, forse, perché il nostro sindaco non può rispondere a una semplice domanda sulla “questione immigrazione”: perché in 18 mesi non ha fatto nulla di quanto promesso?”. Il capogruppo di Lentate Popolare sorride leggendo il programma elettorale della lista di maggioranza Lentate Sostenibile e Solidale: “Per una migliore integrazione dei cittadini stranieri è opportuno: potenziare il Servizio di assistenza agli immigrati istituito nell’ambito dei servizi sociali con la figura del mediatore linguistico; favorire il pieno coinvolgimento dei cittadini stranieri in tutte le politiche di integrazione; promuovere eventi e momenti di scambio culturale". “Belle parole – conclude Costantin – stiamo ancora attendendo di vederle tradotte in fatti concreti”.