Lentate, Costantin: "Via i politici dalle società partecipate"

Via i politici dalla società partecipate. Spazio ai giovani, ai manager esperti e rispettiamo le quote rosa. E' questo in estrema sintesi il significato della mozione presentata da
Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare, con lo scopo di coinvolgere tutto il Consiglio comunale affinché il sindaco
Rosella Rivolta possa farsi portavoce con maggiore efficacia di questa volontà di rinnovamento. Costantin, per portare un po' di novità e di fresche...

Via i politici dalla società partecipate. Spazio ai giovani, ai manager esperti e rispettiamo le quote rosa. E' questo in estrema sintesi il significato della mozione presentata da

Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare, con lo scopo di coinvolgere tutto il Consiglio comunale affinché il sindaco

Rosella Rivolta possa farsi portavoce con maggiore efficacia di questa volontà di rinnovamento. Costantin, per portare un po' di novità e di freschezza nelle aziende, negli enti e nei consorzi, suggerisce regole chiare e, soprattutto, molto restrittive. No alla presenza dei politici che hanno, o hanno avuto, cariche elettive. Niente spazio nemmeno per coloro che hanno partecipato (con qualsiasi risultato) a competizioni elettorali e per coloro che svolgono o hanno svolto incarichi di partito. Tra i vari criteri, oltre a quello della competenza, il capogruppo di Lentate Popolare propone anche quello anagrafico nell'intento di dare spazio ai giovani: negli organi amministrativi e di controllo, dunque, sì a gente che ha maturato esperienza purché di età inferiore ai 40 anni. Oltre a richiamare l'opportunità di non inserire la stessa persona in più enti o consorzi, Costantin ricorda poi che per legge bisogna destinare almeno un terzo dei componenti di ciascun organo alle quote rosa affinché sia garantita anche la partecipazione femminile. "Mi auguro che questa mozione possa essere approvata all'unanimità - commenta Costantin - perché non è un documento che porta una firma politica. E' dettata dal buonsenso e dalla normativa. In caso di approvazione al sindaco spetterebbe il compito di convocare l'assemblea dei soci di tutte le società partecipate affinché si proceda quanto prima alla modifica dei rispettivi statuti societari".