Lentate: la questione dei frontalieri approda alla Camera dei Deputati
La questione dei frontalieri lentatesi e degli sgravi fiscali finisce in Parlamento. Oggi, infatti, l’onorevole
Paolo Grimoldi ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dell’Interno per far luce sulla vicenda. Il problema nelle scorse settimane era stato sollevato da
Matteo Turconi Sormani (capogruppo della lista Lega Nord – Cinque Borghi) che era stato il promotore di una mozione poi approv...
La questione dei frontalieri lentatesi e degli sgravi fiscali finisce in Parlamento. Oggi, infatti, l’onorevole
Paolo Grimoldi ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dell’Interno per far luce sulla vicenda. Il problema nelle scorse settimane era stato sollevato da
Matteo Turconi Sormani (capogruppo della lista Lega Nord – Cinque Borghi) che era stato il promotore di una mozione poi approvata in Consiglio comunale. Lo scopo della sua iniziativa era quello di richiedere l’inserimento di Lentate sul Seveso nell’elenco dei Comuni di frontiera per far sì che coloro che si recano a lavorare in Svizzera possano avere il ristorno dell’imposta dal fisco elvetico. “Il numero dei lavoratori frontalieri residenti nel comune di Lentate sul Seveso in provincia di Monza - scrive l’onorevole Grimoldi nella sua interrogazione - è a tutt'oggi significativo e non mostra numeri in calo. Il Comune di Lentate sul Seveso oggi non risulta tuttavia inserito fra i cosiddetti comuni di frontiera, malgrado disti meno di 20 chilometri dal confine con la Confederazione Elvetica e in modo incoerente con il fatto di essere invece inserito fra i comuni beneficiari dello sconto sui carburanti previsto da regione Lombardia per i comuni di confine. L’Agenzia delle entrate adotta un criterio per la definizione di frontaliero afferente solo i lavoratori che quotidianamente si recano dalla propria residenza, sita in un comune prossimo al confine, nell'ambito della fascia di 20 chilometri dallo stesso, in uno dei Cantoni confinanti con l'Italia. Tuttavia, malgrado la definizione della zona dei 20 chilometri è ormai entrata nell'uso, in questi termini non viene menzionata in nessun documento ufficiale e, di fatto, fa stato l'elenco dei comuni che hanno il diritto di ricevere il ristorno dell'imposta alla fonte dal fisco svizzero e i cui residenti che lavorano in Svizzera non dichiarano il reddito in Italia. Per questo si chiede se il Governo intenda attivarsi per inserire il comune di Lentate sul Seveso nell'elenco dei comuni di frontiera, facendo beneficiare anche i frontalieri di Lentate dell'esenzione dalla dichiarazione dei redditi e il comune stesso tra i beneficiari dei ristorni dalla Svizzera”.
Paolo Grimoldi ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dell’Interno per far luce sulla vicenda. Il problema nelle scorse settimane era stato sollevato da
Matteo Turconi Sormani (capogruppo della lista Lega Nord – Cinque Borghi) che era stato il promotore di una mozione poi approvata in Consiglio comunale. Lo scopo della sua iniziativa era quello di richiedere l’inserimento di Lentate sul Seveso nell’elenco dei Comuni di frontiera per far sì che coloro che si recano a lavorare in Svizzera possano avere il ristorno dell’imposta dal fisco elvetico. “Il numero dei lavoratori frontalieri residenti nel comune di Lentate sul Seveso in provincia di Monza - scrive l’onorevole Grimoldi nella sua interrogazione - è a tutt'oggi significativo e non mostra numeri in calo. Il Comune di Lentate sul Seveso oggi non risulta tuttavia inserito fra i cosiddetti comuni di frontiera, malgrado disti meno di 20 chilometri dal confine con la Confederazione Elvetica e in modo incoerente con il fatto di essere invece inserito fra i comuni beneficiari dello sconto sui carburanti previsto da regione Lombardia per i comuni di confine. L’Agenzia delle entrate adotta un criterio per la definizione di frontaliero afferente solo i lavoratori che quotidianamente si recano dalla propria residenza, sita in un comune prossimo al confine, nell'ambito della fascia di 20 chilometri dallo stesso, in uno dei Cantoni confinanti con l'Italia. Tuttavia, malgrado la definizione della zona dei 20 chilometri è ormai entrata nell'uso, in questi termini non viene menzionata in nessun documento ufficiale e, di fatto, fa stato l'elenco dei comuni che hanno il diritto di ricevere il ristorno dell'imposta alla fonte dal fisco svizzero e i cui residenti che lavorano in Svizzera non dichiarano il reddito in Italia. Per questo si chiede se il Governo intenda attivarsi per inserire il comune di Lentate sul Seveso nell'elenco dei comuni di frontiera, facendo beneficiare anche i frontalieri di Lentate dell'esenzione dalla dichiarazione dei redditi e il comune stesso tra i beneficiari dei ristorni dalla Svizzera”.