Lentate: opposizione imbavagliata manifesta contro il sindaco
Tutti imbavagliati davanti alla bacheca del Partito Democratico in prossimità del municipio: è la proposta dei consiglieri comunali di opposizione,
Massimo Sasso (Insieme per Lentate),
Matteo Turconi Sormani,
Patrizia Del Pero (entrambi della lista Lega Nord – Cinque Borghi) e
Massimiliano Costantin (Lentate Popolare) in risposta ai manifesti affissi dalla lista di maggioranza e agli atteggiamenti assunti dal sindaco
Massimo Sasso (Insieme per Lentate),
Matteo Turconi Sormani,
Patrizia Del Pero (entrambi della lista Lega Nord – Cinque Borghi) e
Massimiliano Costantin (Lentate Popolare) in risposta ai manifesti affissi dalla lista di maggioranza e agli atteggiamenti assunti dal sindaco
Rosella Rivolta in Consiglio comunale. Prima del gesto la lettura di un volantino poi distribuito ai giornalisti: “7 maggio 2012 – 29 settembre 2012: nei primi 145 giorni la Giunta Rivolta ha dimostrato un'imbarazzante inadeguatezza, un'ingombrante incapacità a dire le cose come stanno, un ostentato distacco dai cittadini e la paura di confrontarsi con la minoranza. Pd, Lentate Futura e Sel hanno perfettamente ragione: il sindaco Rivolta e gli assessori sono incompetenti. Le promesse elettorali si sono trasformate in bugie, il Pgt è stato revocato senza un'alternativa, hanno chiuso le scuole, hanno aumentato le tasse e le spese, si attribuiscono meriti che non hanno, non accettano critiche e offendono l'opposizione. Vogliono farci stare zitti, noi non ci stiamo!” “Forse – ha esordito Sasso – non si ricordano che la cosiddetta minoranza qui a Lentate rappresenta la maggior parte dei cittadini. Eppure abbiamo potuto presentare le interrogazioni soltanto al quarto Consiglio comunale, bloccati fino ad allora da impedimenti procedurali e, nell'ultima seduta, ostacolati dalla rigida applicazione di un regolamento che in cinque anni vissuti da sindaco ho sempre letto con buonsenso. Le promesse elettorali non mantenute: dall'acqua, al Pgt, senza dimenticare le Pari opportunità e la scuola. In quest'ultimo caso con la chiusura del plesso di Cimnago e l'intenzione di fare altrettanto addirittura con Copreno”. Turconi Sormani ha invece puntato il dito sulla divisione della coalizione: “In occasione di delibere importanti, anche sul Pgt, avete notato che Boffi non viene in Consiglio comunale o si astiene? È sintomatico. Puntano sulla partecipazione? La commissione Urbanistica è stata una farsa. Sembra che non abbiano intenzione di amministrare, ma semplicemente di prendersi delle rivincite nei confronti di qualcuno. Per il Pgt adesso non sanno cosa fare? Sono preoccupato: avrebbero dovuto saperlo già a luglio quando hanno revocato il Pgt precedente”. In piena sintonia anche Costantin che ha voluto spiegare l'iniziativa congiunta: “Non ci viene riconosciuto il diritto di esprimere la nostra opinione. Lo facciamo ora qui in strada in contrapposizione a loro che si arroccano nel palazzo municipale. Il Consiglio comunale, anziché luogo del confronto, lo hanno trasformato in un esame di diritto amministrativo. Sono incapaci di gestire la cosa pubblica. Incredibile pensare che Pd, Lentate Futura e Sel nel loro manifesto di accuse nei nostri confronti si sentano costretti a dire che hanno messo al governo gente inesperta. Eppure hanno fatto scelte importanti, come il bilancio e il Pgt: queste decisioni, però, non possono essere prese da persone inesperte. Nonostante il loro atteggiamento, però, noi continueremo a esprimere la nostra opinione. Li contrasteremo, se sarà necessario, ma sul piano politico. Loro puntano sul personale, cercando di colpire il “bi-perdente” Costantin, che quando si era presentato con quella coalizione aveva preso quasi 3.500 voti, mentre Rivolta con l'aggiunta di
Iolanda Negri si è fermata a 2.200. Oggi mettiamo il bavaglio per manifestare il nostro sdegno. Domani, statene certi, saremo pronti a toglierlo perché quei signori che vanno sventolando il concetto della partecipazione non sanno reggere il confronto con le idee altrui”.