Lentate: aumentano le tariffe dell'asilo nido, crescono le polemiche
Un aumento di 100 euro sulla retta mensile per la frequenza del bambino all'asilo nido: può accadere anche questo a una famiglia del paese che, concluso il servizio 2012/13, intende iscrivere nuovamente il figlio alla struttura comunale "Giovanni Paolo II" di Camnago. E' il frutto della revisione delle fasce economiche Isee che di colpo, ovvero da qualche settimana a questa parte, ha determinato aumenti sensibili, benché variabili in funzione delle diverse fasce in cui si trovano le famiglie....
Un aumento di 100 euro sulla retta mensile per la frequenza del bambino all'asilo nido: può accadere anche questo a una famiglia del paese che, concluso il servizio 2012/13, intende iscrivere nuovamente il figlio alla struttura comunale "Giovanni Paolo II" di Camnago. E' il frutto della revisione delle fasce economiche Isee che di colpo, ovvero da qualche settimana a questa parte, ha determinato aumenti sensibili, benché variabili in funzione delle diverse fasce in cui si trovano le famiglie. Infuriati, naturalmente, molti genitori del 46 bambini che attualmente usufruiscono del servizio: rincari che, in una situazione di crisi economica come quella attuale, dove molti hanno messo mano agli eventuali risparmi per tirare avanti, sono davvero considerati inopportuni. Perplesso, utilizzando un eufemismo,
Massimiliano Costantin di Lentate Popolare che, al di là dell'entità degli aumenti, non considera legittima la scelta poiché non sostenuta da alcuna delibera. In uno scambio via mail con gli uffici gli è stato risposto che, sebbene la Giunta non abbia ancora approvato le tariffe dell'asilo nido per il prossimo anno, occorre considerare che ha già affrontato la revisione delle fasce economiche Isee e ha già avuto modo di parlarne anche in vista del bilancio previsionale. Inoltre motivi di urgenza, ovvero la necessità di aprire le iscrizioni, ha costretto l'amministrazione comunale a informare per correttezza i genitori sulla revisione delle tariffe prevista per il prossimo anno affinché possano decidere se confermare l'iscrizione. "La correttezza - afferma Costantin che non accetta il contenuto della risposta degli uffici - consiste, per un’amministrazione pubblica nel deliberare le proprie decisioni e sottoporle al vaglio dei consiglieri comunali: non a caso esiste l’albo pretorio e le delibere della giunta comunale sono inviate ai capigruppo. Le chiacchiere degli assessori e del sindaco non hanno ancora un fondamento normativo che legittimi quel che è successo. L’urgenza addotta non è in alcun modo giustificata, né giustificabile se non con l’inerzia dell’attuale amministrazione comunale in relazione ad un servizio consolidato. Mi rincresce che a doverne fare le spese siano innanzitutto i genitori. I cittadini di Lentate sul Seveso dovrebbero decidere il futuro dei propri figli in base a “elementi utili” che ad oggi non esistono". Resta da verificare quale sarà la scelta dell'utenza: la scuola primaria di Copreno ha perso la classe prima perché le famiglie hanno iscritto i figli altrove. Chissà se anche per il nido, a fronte di questi aumenti, la scelta sarà quella di affidare i figli ad altre strutture.
Massimiliano Costantin di Lentate Popolare che, al di là dell'entità degli aumenti, non considera legittima la scelta poiché non sostenuta da alcuna delibera. In uno scambio via mail con gli uffici gli è stato risposto che, sebbene la Giunta non abbia ancora approvato le tariffe dell'asilo nido per il prossimo anno, occorre considerare che ha già affrontato la revisione delle fasce economiche Isee e ha già avuto modo di parlarne anche in vista del bilancio previsionale. Inoltre motivi di urgenza, ovvero la necessità di aprire le iscrizioni, ha costretto l'amministrazione comunale a informare per correttezza i genitori sulla revisione delle tariffe prevista per il prossimo anno affinché possano decidere se confermare l'iscrizione. "La correttezza - afferma Costantin che non accetta il contenuto della risposta degli uffici - consiste, per un’amministrazione pubblica nel deliberare le proprie decisioni e sottoporle al vaglio dei consiglieri comunali: non a caso esiste l’albo pretorio e le delibere della giunta comunale sono inviate ai capigruppo. Le chiacchiere degli assessori e del sindaco non hanno ancora un fondamento normativo che legittimi quel che è successo. L’urgenza addotta non è in alcun modo giustificata, né giustificabile se non con l’inerzia dell’attuale amministrazione comunale in relazione ad un servizio consolidato. Mi rincresce che a doverne fare le spese siano innanzitutto i genitori. I cittadini di Lentate sul Seveso dovrebbero decidere il futuro dei propri figli in base a “elementi utili” che ad oggi non esistono". Resta da verificare quale sarà la scelta dell'utenza: la scuola primaria di Copreno ha perso la classe prima perché le famiglie hanno iscritto i figli altrove. Chissà se anche per il nido, a fronte di questi aumenti, la scelta sarà quella di affidare i figli ad altre strutture.