Lentate, Turconi: "Cambiamo gli assessori Salvioni e Venturini"
Inviperite le famiglie, sdegnati i consiglieri comunali di minoranza: il tema scuola, qui in paese, fa più discutere perfino del Pgt e delle scelte urbanistiche. Però, almeno, non fa disparità di trattamento: scontenta tutti. Poi che chi manifesta in modo plateale (genitori di Cimnago), chi in modo silenzioso (le famiglie di Copreno che hanno iscritto i figli altrove), chi con una lettera (firmata da 100 genitori di Camnago) e chi con il suo ruolo politico. In questa veste anche
Matt...
Inviperite le famiglie, sdegnati i consiglieri comunali di minoranza: il tema scuola, qui in paese, fa più discutere perfino del Pgt e delle scelte urbanistiche. Però, almeno, non fa disparità di trattamento: scontenta tutti. Poi che chi manifesta in modo plateale (genitori di Cimnago), chi in modo silenzioso (le famiglie di Copreno che hanno iscritto i figli altrove), chi con una lettera (firmata da 100 genitori di Camnago) e chi con il suo ruolo politico. In questa veste anche
Matteo Turconi Sormani, capogruppo della lista "Lega Nord - 5 Borghi" che ci ha inviato una lettera.
In questi giorni sta andando in scena uno degli episodi a nostro avviso peggiori dei primi anni di questa amministrazione di centrosinistra. L’assessorato all’istruzione, inerte e compiacente di fronte alla chiusura della scuola di Cimnago, ora si spende così tanto per tenere aperti gli altri plessi e garantirne la qualità che ogni commento in merito guasterebbe. I consiglieri di minoranza in campagna elettorale avevano avvisato della potenzialità distruttiva di questo gruppo che pure aveva smentito la volontà di chiudere le scuole delle frazioni, seppur tra i toni accesi della campagna elettorale. Ma la realtà è questa!
Gli abitanti di Cimnago sono stati i primi a subire e a lamentarsi anche con azioni di peso; gli abitanti del resto del territorio in questi giorni hanno espresso il loro sdegno firmando una petizione ai banchetti di Lega Nord e, oggi, apprendiamo che anche i genitori di Camnago con altre 100 firme stanno manifestando contro queste politiche improvvisate e disfattiste.
Lega Nord 5 Borghi non può che unirsi alla resistenza delle scuole.
Qualche avviso a chi pretende di fare scelte fondamentali senza ascoltare gli altri è però necessario.
Prima di giustificare l’esigenza di una migliore formazione scolastica facendola dipendere dall’esistenza di un unico plesso, iniziamo a sostenere il corpo insegnate dando loro più aiuti e temi, atteso anche che il plesso unico è solo sulla carta, anzi oserei dire sul “corridoio”. Insegnare non significa necessariamente avere a disposizione laboratori ipertecnologici, ma primariamente trasmettere alle giovani generazioni gli elementi fondamentali di una civiltà e di una cultura. Quindi, per cortesia, siamo seri: quando ci sono aule pulite e mattonelle al loro posto, occorre spostare l’attenzione sulla formazione di chi deve formare e ogni altro indirizzo politico edilizio è solo superfluo.
Altresì, prima di giustificare con esigenze di spending review –non si sa mai, meglio mettere in chiaro- la fine dell’attuale esperienza scolastica che nelle frazioni dura da due secoli, ci son ben altri tagli possibili. Nemmeno il “nido” si salva dalle scelte, non scelte, decise, non decise, da chi poi non è dato sapere.
Riparliamone in Consiglio Comunale, ma seriamente e numeri alla mano, magari con altri assessori al posto delle signore Venturini e Salvioni.
Matteo Turconi Sormani
Lega Nord 5 Borghi
Matteo Turconi Sormani, capogruppo della lista "Lega Nord - 5 Borghi" che ci ha inviato una lettera.
In questi giorni sta andando in scena uno degli episodi a nostro avviso peggiori dei primi anni di questa amministrazione di centrosinistra. L’assessorato all’istruzione, inerte e compiacente di fronte alla chiusura della scuola di Cimnago, ora si spende così tanto per tenere aperti gli altri plessi e garantirne la qualità che ogni commento in merito guasterebbe. I consiglieri di minoranza in campagna elettorale avevano avvisato della potenzialità distruttiva di questo gruppo che pure aveva smentito la volontà di chiudere le scuole delle frazioni, seppur tra i toni accesi della campagna elettorale. Ma la realtà è questa!
Gli abitanti di Cimnago sono stati i primi a subire e a lamentarsi anche con azioni di peso; gli abitanti del resto del territorio in questi giorni hanno espresso il loro sdegno firmando una petizione ai banchetti di Lega Nord e, oggi, apprendiamo che anche i genitori di Camnago con altre 100 firme stanno manifestando contro queste politiche improvvisate e disfattiste.
Lega Nord 5 Borghi non può che unirsi alla resistenza delle scuole.
Qualche avviso a chi pretende di fare scelte fondamentali senza ascoltare gli altri è però necessario.
Prima di giustificare l’esigenza di una migliore formazione scolastica facendola dipendere dall’esistenza di un unico plesso, iniziamo a sostenere il corpo insegnate dando loro più aiuti e temi, atteso anche che il plesso unico è solo sulla carta, anzi oserei dire sul “corridoio”. Insegnare non significa necessariamente avere a disposizione laboratori ipertecnologici, ma primariamente trasmettere alle giovani generazioni gli elementi fondamentali di una civiltà e di una cultura. Quindi, per cortesia, siamo seri: quando ci sono aule pulite e mattonelle al loro posto, occorre spostare l’attenzione sulla formazione di chi deve formare e ogni altro indirizzo politico edilizio è solo superfluo.
Altresì, prima di giustificare con esigenze di spending review –non si sa mai, meglio mettere in chiaro- la fine dell’attuale esperienza scolastica che nelle frazioni dura da due secoli, ci son ben altri tagli possibili. Nemmeno il “nido” si salva dalle scelte, non scelte, decise, non decise, da chi poi non è dato sapere.
Riparliamone in Consiglio Comunale, ma seriamente e numeri alla mano, magari con altri assessori al posto delle signore Venturini e Salvioni.
Matteo Turconi Sormani
Lega Nord 5 Borghi