Lentate, Turconi: "I borghi lentatesi sono stati dimenticati"
Sarà che presentandosi alle elezioni aveva voluto ricordarli e valorizzarli inserendoli nella denominazione della sua lista: ma
Matteo Turconi Sormani, capogruppo della lista "Lega Nord - Cinque Borghi", lancia il grido d'allarme sulla condizioni dei borghi sempre più trascurati. Sempre più penalizzati o in virtù di tagli o di sviluppo della città che in un'altra direzione. In modo particolare i servizi si stanno spostando sempre di più lungo la Nazionale dei Giovi, così com...
Sarà che presentandosi alle elezioni aveva voluto ricordarli e valorizzarli inserendoli nella denominazione della sua lista: ma
Matteo Turconi Sormani, capogruppo della lista "Lega Nord - Cinque Borghi", lancia il grido d'allarme sulla condizioni dei borghi sempre più trascurati. Sempre più penalizzati o in virtù di tagli o di sviluppo della città che in un'altra direzione. In modo particolare i servizi si stanno spostando sempre di più lungo la Nazionale dei Giovi, così come sostiene in questa lettera che nei giorni scorsi ha diffuso alla stampa e che pubblichiamo, qui di seguito, senza apportare alcuna modifica o taglio:
I borghi del lentatese sono diventati uno dei tanti segmenti dell’economia pubblica su cui risparmiare. Ma essi non sono meri settori produttivi: sono i luoghi in cui si vive, si lavora, ci si incontra, in cui ci sono le scuole e i servizi, o meglio c’erano. Grazie alla disarticolazione della legislazione di tutela e alla cancellazione dell’urbanistica del recupero dei centri abitati dal novero delle priorità, si è prodotto un degrado che può solo peggiorare. Tutti si sono impegnati a riordinare i regolamenti dei nuclei di antica formazione, ma nessuno lo ha fatto veramente negli ultimi dieci anni.
La statale dei Giovi, odiata e relegata a periferia urbana dai nostri genitori e dai nostri nonni, ora sembra essere l’elemento propulsivo di una città ideale che non c’è e forse non ci sarà mai. Le linee urbane e le idee che risalivano i colli si fermano ora sulla Giovi. Gli stessi servizi che prima avevano la vocazione del “centro”, ora emigrano sull’asse viario: come l’ufficio postale di Lentate che guarda caso è stato spostato sulla Giovi, o il plesso scolastico unico che alcuni vorrebbero collocare sulla Giovi (presso le scuole medie), o ancora le linee automobilistiche pubbliche che una volta servivano i centri di Birago e Copreno e ora fanno capolinea alla rotonda del parco commerciale.
Solo Dio sa perché buona parte degli abitanti dei borghi si ostini ad abitare i paesi, senza ambire a una cella d’alveare all’interno di uno dei tanti grattacieli che un domani potrebbero svettare lungo questo asse di traffico, non solo automobilistico…
Perché tutto questo?
Perché marca il coraggio sciura Pina, si rassegni, mi spiace. Lei che andava in Posta a piedi, invece ora, per paura della “provinciale”, in posta deve mandare la figlia.
E la giunta lentatese dov’è di fronte a questi problemi che sarebbero già da affrontare in questo fine settimana? Sarà a programmare azioni per salvare i centri abitati dal degrado o sarà piuttosto sulla Giovi?
“Champagne per brindare a un incontro …”
Matteo Turconi Sormani
Matteo Turconi Sormani, capogruppo della lista "Lega Nord - Cinque Borghi", lancia il grido d'allarme sulla condizioni dei borghi sempre più trascurati. Sempre più penalizzati o in virtù di tagli o di sviluppo della città che in un'altra direzione. In modo particolare i servizi si stanno spostando sempre di più lungo la Nazionale dei Giovi, così come sostiene in questa lettera che nei giorni scorsi ha diffuso alla stampa e che pubblichiamo, qui di seguito, senza apportare alcuna modifica o taglio:
I borghi del lentatese sono diventati uno dei tanti segmenti dell’economia pubblica su cui risparmiare. Ma essi non sono meri settori produttivi: sono i luoghi in cui si vive, si lavora, ci si incontra, in cui ci sono le scuole e i servizi, o meglio c’erano. Grazie alla disarticolazione della legislazione di tutela e alla cancellazione dell’urbanistica del recupero dei centri abitati dal novero delle priorità, si è prodotto un degrado che può solo peggiorare. Tutti si sono impegnati a riordinare i regolamenti dei nuclei di antica formazione, ma nessuno lo ha fatto veramente negli ultimi dieci anni.
La statale dei Giovi, odiata e relegata a periferia urbana dai nostri genitori e dai nostri nonni, ora sembra essere l’elemento propulsivo di una città ideale che non c’è e forse non ci sarà mai. Le linee urbane e le idee che risalivano i colli si fermano ora sulla Giovi. Gli stessi servizi che prima avevano la vocazione del “centro”, ora emigrano sull’asse viario: come l’ufficio postale di Lentate che guarda caso è stato spostato sulla Giovi, o il plesso scolastico unico che alcuni vorrebbero collocare sulla Giovi (presso le scuole medie), o ancora le linee automobilistiche pubbliche che una volta servivano i centri di Birago e Copreno e ora fanno capolinea alla rotonda del parco commerciale.
Solo Dio sa perché buona parte degli abitanti dei borghi si ostini ad abitare i paesi, senza ambire a una cella d’alveare all’interno di uno dei tanti grattacieli che un domani potrebbero svettare lungo questo asse di traffico, non solo automobilistico…
Perché tutto questo?
Perché marca il coraggio sciura Pina, si rassegni, mi spiace. Lei che andava in Posta a piedi, invece ora, per paura della “provinciale”, in posta deve mandare la figlia.
E la giunta lentatese dov’è di fronte a questi problemi che sarebbero già da affrontare in questo fine settimana? Sarà a programmare azioni per salvare i centri abitati dal degrado o sarà piuttosto sulla Giovi?
“Champagne per brindare a un incontro …”
Matteo Turconi Sormani
Daniela Freguia :
Credo che quando una persona pubblica un messaggio, abbia il desiderio che questo venga compreso da più lettori possibili. Per questo, spero che il Signor Matteo Turconi Sormani non ne avrà a male se mi permetto due domande di chiarimento: Perché, immedesimata nella Signora Pina, dovrei avere paura della Provinciale? La Nazionale Dei Giovi non è di recente creazione ed è sempre stata arteria di grande scorrimento: perché dovrebbe mettere soggezione soltanto oggi? Manco da Lentate da parecchi anni. Il primo indirizzo lentatese della mia famiglia oriunda del Veneto, era generalizzato in via Nazionale Dei Giovi, e specificato poi in via Madonna Del Ghisallo. Ai tempi, da via Aureggi alla Nazionale, si comunicava grazie ad una carrabile che attraversava i campi coltivati. Quando mi posso permettere un’ escursione Lentatese, (l’otto marzo l’ultima) percorrendo la Nazionale Dei Giovi osservo e conto i caseggiati: questo è quello di.. quest’altro sta per… e li riconosco pressappoco tutti. (Ben diverso il risultato, quando percorro il Centro e, nello specifico, Via Roma) Cosa s’intende nel dire che ora conti soltanto la Giovi e che tutto si voglia trasferire su quella? Per quanto si riferisce agli uffici Postali, ho letto sul sito del Comune che il Sindaco s’è attivato per scongiurare chiusure… (sempre che abbia ben inteso, perché sul precedente sito ”Il Punto” mi destreggiavo meglio) Chiedo venia. Grazie infinite e saluti cordiali. Daniela Freguia | martedì 05 maggio 2015 12:00 Rispondi