L'idea, vista dal punto di vista dell'amministrazione comunale e dei residenti di alcune delle vie più pericolose o trafficate era davvero buona: piazzare la "corazza" degli autovolex qua e là sul territorio, sebbene al suo interno non contenesse nulla, per costringere gli automobilisti a rallentare. Con un'astuzia: non tutte queste "corazze" arancioni sono vuote. Qualcuna, contiene davvero l'autovelox che viene spostato di volta in volta per far sì che scoperta l'ubicazione il progetto vada a rotoli. Nei giorni scorsi, tuttavia, un servizio televisivo delle "Iene" ha trattato la questione sostenendo che questi autovelox, i "Velo Ok", non rispettino il Codice della Strada. "Non è affatto vero  - la replica del sindaco Raffaele De Luca -   che sia vietato lasciare i contenitori arancioni vuoti al bordo della strada. La disposizione ministeriale specifica che tale attrezzatura non è segnaletica ai sensi del Codice della Strada. E, infatti, tali attrezzature non vengono utilizzate come segnaletica: sono strutture che possono essere utilizzate per contenere un autovelox" L'amministrazione comunale, inoltre, sottolinea di aver fatto ricorso a questo stratagemma non per far soldi bensì per costringere gli automobilisti a guidare con maggiore prudenza: "Lo dimostra il fatto - prosegue il primo cittadino - che, a seguito degli accertamenti svolti installando l'autovelox all'interno dei contenitori (e questo avviene settimanalmente, a rotazione nelle vie interessate) sono state notificate solo due violazioni per eccesso di velocità. L'efficacia di questo strumento ai fine della sicurezza stradale è proprio quello di essere ben visibile per gli automobilisti che, non sapendo se vi è posizionato l'autovelox all'interno, rallentano sempre e comunque e noi abbiamo quindi raggiunto il nostro scopo: quello cioè di rendere questi tratti stradali più sicuri”.