Limbiate: il sindaco riaccende i caloriferi fino al 6 maggio
Primavera ballerina, temperature qualche volta invernali: il sindaco di Limbiate corre ai ripari e autorizza l'accensione degli impianti di riscaldamento per altre tre settimane. La decisione è stata presa nella mattinata di venerdì quando, dopo essersi consultato con gli uffici, il sindaco
Raffaele De Luca ha messo la firma sull'ordinanza. Per legge, infatti, gli impianto di riscaldamento potevano essere accesi soltanto fino al 15 aprile. Considerate le condizioni meteo un ...
Primavera ballerina, temperature qualche volta invernali: il sindaco di Limbiate corre ai ripari e autorizza l'accensione degli impianti di riscaldamento per altre tre settimane. La decisione è stata presa nella mattinata di venerdì quando, dopo essersi consultato con gli uffici, il sindaco
Raffaele De Luca ha messo la firma sull'ordinanza. Per legge, infatti, gli impianto di riscaldamento potevano essere accesi soltanto fino al 15 aprile. Considerate le condizioni meteo un po' instabili e la previsione del maltempo del weekend (cosa che poi è puntualmente avvenuta con l'abbassamento della temperatura fino ai 10 gradi di sabato sera), il primo cittadino ha voluto evitare rischi inutili. Con l'ordinanza ha stabilito che gli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici e privati possono rimanere in funzione fino al 6 maggio per un massimo di tre ore distribuite nell'arco della giornata. Ovviamente, in caso di peggioramento o di miglioramento delle condizioni meteo, l'ordinanza potrà essere revocata in qualsiasi momento.
Raffaele De Luca ha messo la firma sull'ordinanza. Per legge, infatti, gli impianto di riscaldamento potevano essere accesi soltanto fino al 15 aprile. Considerate le condizioni meteo un po' instabili e la previsione del maltempo del weekend (cosa che poi è puntualmente avvenuta con l'abbassamento della temperatura fino ai 10 gradi di sabato sera), il primo cittadino ha voluto evitare rischi inutili. Con l'ordinanza ha stabilito che gli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici e privati possono rimanere in funzione fino al 6 maggio per un massimo di tre ore distribuite nell'arco della giornata. Ovviamente, in caso di peggioramento o di miglioramento delle condizioni meteo, l'ordinanza potrà essere revocata in qualsiasi momento.