Limbiate: l'Anpi invita i cittadini a scendere in piazza contro Forza Nuova
L'Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) chiama tutti a raccolta per scendere in piazza contro Forza Nuova. Un appello rivolto alle forze politiche, alle associazioni e alle organizzazioni sindacali democratiche per una presenza in piazza "V Giornate" questa domenica, 18 gennaio, dalle 9 alle 13 in concomitanza della presenza di Forza Nuova (definita "organizzazione neofascista"). L'invito, naturalmente, è esteso anche all'intera cittadinanza "per manifestare le...
L'Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) chiama tutti a raccolta per scendere in piazza contro Forza Nuova. Un appello rivolto alle forze politiche, alle associazioni e alle organizzazioni sindacali democratiche per una presenza in piazza "V Giornate" questa domenica, 18 gennaio, dalle 9 alle 13 in concomitanza della presenza di Forza Nuova (definita "organizzazione neofascista"). L'invito, naturalmente, è esteso anche all'intera cittadinanza "per manifestare le proprie convinzioni antirazziste e antifasciste". Hanno, finora aderito.: gruppo consiliare "Limbiate solidale", gruppo consiliare "Sinistra e Partecipazione", PD Limbiate, Spi Cgil. Qui di seguito l'intero comunicato diffuso dalla sezione cittadina dell'Anpi.
Già da tempo l'A.N.P.I., a livello nazionale e locale, denuncia il rifiorire di rigurgiti fascisti, in tante forme, ma sempre con i soliti vessilli, i soliti richiami a ideologie fasciste e naziste, da tempo sconfitte e superate.
Da qualche settimana, nella nostra cittadina, si rinnovano manifestazioni nello stile del peggior razzismo e della peggiore xenofobia.
Il problema dell'emigrazione è drammatico, per la perdita di vite umane, per la sorte di tante donne e uomini che fuggono da guerre e carestie; un minimo di umanità bisognerebbe impiegarlo, anche se si presentano problemi reali che Limbiate non è in grado di risolvere da sola e, per i quali, occorrono interventi seri e forti da parte di tutte le Istituzioni provinciali, regionali e nazionali.
Ma una cosa è cercare di contemperare il problema dell'accoglienza e dell'umanità con quello dei costi, – e ben diversa – è quella di solleticare i peggiori egoismi con toni truculenti e gravidi di minacce.
Bisogna dire con forza che questo è razzismo, questa è xenofobia, questa è "cultura" della diseguaglianza e del non rispetto dei diritti umani. E tutto questo (lo dice anche la Corte di Cassazione) richiama anche l'idea di fascismo, perché proprio quella dittatura fu capace di emanare le famigerate leggi razziali e perseguitare tutti coloro che venivano ritenuti "diversi".
La tradizione democratica e pacifica della nostra città non può accettare questo tipo di deriva verso una destra xenofoba e razzista.
Le parole con cui alcuni dei promotori di queste manifestazioni presentano queste iniziative, suscitano il nostro sdegno e la nostra ripulsa.
Purtroppo, il mondo contemporaneo ci offre un quadro orripilante di guerre, di carestie, di persecuzioni, di fame e di terrorismo pseudo religioso; tutto questo va combattuto con l'impegno di tutti ed in nome della solidarietà e del rispetto dei diritti.
Per questo, queste manifestazioni, sono in contrasto con la nostra Costituzione e con i valori che essa esprime; per questo vanno trattate per quello che sono: la peggiore e più volgare manifestazione di razzismo.
Dopo l'affissione notturna di striscioni davanti al Municipio, una organizzazione che si richiama apertamente al periodo nazifascista organizza una presenza nelle pubbliche vie di Limbiate.
A nulla sono valse le segnalazioni del Sindaco sulla loro indesiderabilità nel nostro Comune, a nulla è valsa la volontà del Consiglio Comunale perché non venissero tollerate queste lugubri presenze nel nostro territorio.
Ci sarà qualcuno nelle Istituzioni pubbliche, oltre quelle locali, che abbia chiara la concezione che emerge da tutta la Carta Costituzionale, di assoluta contrarietà ad ogni forma di fascismo?
Ci sarà qualcuno che ricorderà che il fascismo è anche quello delle leggi razziali e delle persecuzioni contro gli ebrei e che questo basta, da solo, per rendere penalmente illegittima, ai sensi delle leggi Scelba e Mancino, qualunque manifestazione che a quella ideologia si richiami ? Vorremmo tanto che fosse così, che Prefetto e Questore avessero sotto mano la Carta Costituzionale e verificassero l'incompatibilità con essa delle manifestazioni preannunziate, traendone le conseguenze. Soprattutto, vorremmo che si considerasse che non si tratta (solo) di “libertà di organizzazione”, ma di coerenza con i principi costituzionali.
L'ANPI chiede di essere coerenti con la Costituzione a cui tutti, dal Sindaco al Prefetto al Presidente della Repubblica, hanno giurato fedeltà e di impedire lo scempio che si intende proporre nelle nostre città che tanto hanno sofferto per colpa del fascismo e che hanno sempre dimostrato una netta e precisa volontà Antifascista.
Noi vigileremo, per parte nostra, in modo pacifico ma intransigente avendo come unico riferimento di Libertà, Civiltà, Solidarietà e Democrazia la Costituzione Antifascista e repubblicana nata dalla Resistenza.
L'ANPI di Limbiate con l'adesione dei Partiti e delle Associazioni democratiche di Limbiate
Già da tempo l'A.N.P.I., a livello nazionale e locale, denuncia il rifiorire di rigurgiti fascisti, in tante forme, ma sempre con i soliti vessilli, i soliti richiami a ideologie fasciste e naziste, da tempo sconfitte e superate.
Da qualche settimana, nella nostra cittadina, si rinnovano manifestazioni nello stile del peggior razzismo e della peggiore xenofobia.
Il problema dell'emigrazione è drammatico, per la perdita di vite umane, per la sorte di tante donne e uomini che fuggono da guerre e carestie; un minimo di umanità bisognerebbe impiegarlo, anche se si presentano problemi reali che Limbiate non è in grado di risolvere da sola e, per i quali, occorrono interventi seri e forti da parte di tutte le Istituzioni provinciali, regionali e nazionali.
Ma una cosa è cercare di contemperare il problema dell'accoglienza e dell'umanità con quello dei costi, – e ben diversa – è quella di solleticare i peggiori egoismi con toni truculenti e gravidi di minacce.
Bisogna dire con forza che questo è razzismo, questa è xenofobia, questa è "cultura" della diseguaglianza e del non rispetto dei diritti umani. E tutto questo (lo dice anche la Corte di Cassazione) richiama anche l'idea di fascismo, perché proprio quella dittatura fu capace di emanare le famigerate leggi razziali e perseguitare tutti coloro che venivano ritenuti "diversi".
La tradizione democratica e pacifica della nostra città non può accettare questo tipo di deriva verso una destra xenofoba e razzista.
Le parole con cui alcuni dei promotori di queste manifestazioni presentano queste iniziative, suscitano il nostro sdegno e la nostra ripulsa.
Purtroppo, il mondo contemporaneo ci offre un quadro orripilante di guerre, di carestie, di persecuzioni, di fame e di terrorismo pseudo religioso; tutto questo va combattuto con l'impegno di tutti ed in nome della solidarietà e del rispetto dei diritti.
Per questo, queste manifestazioni, sono in contrasto con la nostra Costituzione e con i valori che essa esprime; per questo vanno trattate per quello che sono: la peggiore e più volgare manifestazione di razzismo.
Dopo l'affissione notturna di striscioni davanti al Municipio, una organizzazione che si richiama apertamente al periodo nazifascista organizza una presenza nelle pubbliche vie di Limbiate.
A nulla sono valse le segnalazioni del Sindaco sulla loro indesiderabilità nel nostro Comune, a nulla è valsa la volontà del Consiglio Comunale perché non venissero tollerate queste lugubri presenze nel nostro territorio.
Ci sarà qualcuno nelle Istituzioni pubbliche, oltre quelle locali, che abbia chiara la concezione che emerge da tutta la Carta Costituzionale, di assoluta contrarietà ad ogni forma di fascismo?
Ci sarà qualcuno che ricorderà che il fascismo è anche quello delle leggi razziali e delle persecuzioni contro gli ebrei e che questo basta, da solo, per rendere penalmente illegittima, ai sensi delle leggi Scelba e Mancino, qualunque manifestazione che a quella ideologia si richiami ? Vorremmo tanto che fosse così, che Prefetto e Questore avessero sotto mano la Carta Costituzionale e verificassero l'incompatibilità con essa delle manifestazioni preannunziate, traendone le conseguenze. Soprattutto, vorremmo che si considerasse che non si tratta (solo) di “libertà di organizzazione”, ma di coerenza con i principi costituzionali.
L'ANPI chiede di essere coerenti con la Costituzione a cui tutti, dal Sindaco al Prefetto al Presidente della Repubblica, hanno giurato fedeltà e di impedire lo scempio che si intende proporre nelle nostre città che tanto hanno sofferto per colpa del fascismo e che hanno sempre dimostrato una netta e precisa volontà Antifascista.
Noi vigileremo, per parte nostra, in modo pacifico ma intransigente avendo come unico riferimento di Libertà, Civiltà, Solidarietà e Democrazia la Costituzione Antifascista e repubblicana nata dalla Resistenza.
L'ANPI di Limbiate con l'adesione dei Partiti e delle Associazioni democratiche di Limbiate