Limbiate: "Non approvare il Pgt sarebbe stata una sciagura per tutti"
“Non abbiamo certamente la presunzione di risolvere dall’oggi al domani una situazione urbanistica complessa quale è quella della città di Limbiate, ma è un primo tentativo che vuole evitare danni alla collettività". Non nasconde la sua soddisfazione
Paolo Ferrante, assessore all'Urbanistica, dopo l'approvazione del Pgt (Piano di Governo del Territorio) da parte del Consiglio comunale avvenuta nei giorni scorsi. Nelle sue parole, allo stesso tempo, un po' di rammarico per un...
“Non abbiamo certamente la presunzione di risolvere dall’oggi al domani una situazione urbanistica complessa quale è quella della città di Limbiate, ma è un primo tentativo che vuole evitare danni alla collettività". Non nasconde la sua soddisfazione
Paolo Ferrante, assessore all'Urbanistica, dopo l'approvazione del Pgt (Piano di Governo del Territorio) da parte del Consiglio comunale avvenuta nei giorni scorsi. Nelle sue parole, allo stesso tempo, un po' di rammarico per un piano a cui è stato necessario lavorare in fretta: "Al di là della grave responsabilità che la Giunta Romeo si era assunta nel non obbedire alla Legge Regionale - spiega Ferrante - visto che avvalendosi delle proroghe aveva governato per Piani attuativi, dobbiamo considerare che l'urbanistica non ha bacchette magiche che trasformino all’istante una realtà priva di un centro storico vissuto e riconoscibile, segnata irreversibilmente da una cementificazione impetuosa avvenuta negli anni del “boom” degli anni Sessanta, che hanno dato vita ad un’enorme periferia metropolitana, ricca sì di servizi e di spazi verdi, ma sostanzialmente priva di qualità urbana. Questo PGT è però un primo tentativo, che si è dovuto chiudere in modo accelerato, perché restare per mesi (e forse anni) senza piano e far risolvere tutto da un commissario regionale sarebbe stata una vera e propria sciagura per la collettività". Dopo aver raccolto le proposte dei cittadini e aver dato vita al confronto nei quartieri, l'amministrazione comunale era riuscita ad adottare il documento in data 27 marzo. Poi la fase di osservazioni - ben 277 in totale - presentate da liberi cittadini, associazioni, attività commerciali, per arrivare a martedì 14 all'approvazione definitiva. "Grazie a questo strumento - afferma il sindaco
Raffaele De Luca - abbiamo ora la possibilità di approfondire le scelte effettuate e di cercare di migliorarle, a partire da una disciplina del centro storico, studiando forme di incentivazione che portino i privati ad intervenire senza stravolgerne l’assetto, per arrivare a nuove regole per l’housing sociale e alla definizione di corretto equilibrio fra interessi pubblici e privati nell’attuazione degli interventi. Resta poi la grande scommessa sulla cava Ferrari, una ferita che oggi incide pesantemente sull’assetto della città, e che deve essere approfondita per arrivare ad una reale e immediata fattibilità degli interventi. Siamo consapevoli che c’è ancora molto lavoro da fare. E lo faremo".
Paolo Ferrante, assessore all'Urbanistica, dopo l'approvazione del Pgt (Piano di Governo del Territorio) da parte del Consiglio comunale avvenuta nei giorni scorsi. Nelle sue parole, allo stesso tempo, un po' di rammarico per un piano a cui è stato necessario lavorare in fretta: "Al di là della grave responsabilità che la Giunta Romeo si era assunta nel non obbedire alla Legge Regionale - spiega Ferrante - visto che avvalendosi delle proroghe aveva governato per Piani attuativi, dobbiamo considerare che l'urbanistica non ha bacchette magiche che trasformino all’istante una realtà priva di un centro storico vissuto e riconoscibile, segnata irreversibilmente da una cementificazione impetuosa avvenuta negli anni del “boom” degli anni Sessanta, che hanno dato vita ad un’enorme periferia metropolitana, ricca sì di servizi e di spazi verdi, ma sostanzialmente priva di qualità urbana. Questo PGT è però un primo tentativo, che si è dovuto chiudere in modo accelerato, perché restare per mesi (e forse anni) senza piano e far risolvere tutto da un commissario regionale sarebbe stata una vera e propria sciagura per la collettività". Dopo aver raccolto le proposte dei cittadini e aver dato vita al confronto nei quartieri, l'amministrazione comunale era riuscita ad adottare il documento in data 27 marzo. Poi la fase di osservazioni - ben 277 in totale - presentate da liberi cittadini, associazioni, attività commerciali, per arrivare a martedì 14 all'approvazione definitiva. "Grazie a questo strumento - afferma il sindaco
Raffaele De Luca - abbiamo ora la possibilità di approfondire le scelte effettuate e di cercare di migliorarle, a partire da una disciplina del centro storico, studiando forme di incentivazione che portino i privati ad intervenire senza stravolgerne l’assetto, per arrivare a nuove regole per l’housing sociale e alla definizione di corretto equilibrio fra interessi pubblici e privati nell’attuazione degli interventi. Resta poi la grande scommessa sulla cava Ferrari, una ferita che oggi incide pesantemente sull’assetto della città, e che deve essere approfondita per arrivare ad una reale e immediata fattibilità degli interventi. Siamo consapevoli che c’è ancora molto lavoro da fare. E lo faremo".