Limbiate: "Per 2 milioni non si può rinunciare alla metrotranvia"
“La mancanza di due milioni di euro su un’opera che complessivamente ammonta a più di 167 milioni di euro non può essere l’ostacolo per fermarsi. Tra l’altro per un’infrastruttura che va anche nella direzione di una mobilità sostenibile”. E’ il commento dell’onorevole
Eleonora Cimbro (Partito Democratico) riguardo alla risposta ricevuta all’interpellanza sulla metro tranvia che aveva presentato nei giorni scorsi. Alle sue sollecitazioni aveva replicato
Umberto Del B...
“La mancanza di due milioni di euro su un’opera che complessivamente ammonta a più di 167 milioni di euro non può essere l’ostacolo per fermarsi. Tra l’altro per un’infrastruttura che va anche nella direzione di una mobilità sostenibile”. E’ il commento dell’onorevole
Eleonora Cimbro (Partito Democratico) riguardo alla risposta ricevuta all’interpellanza sulla metro tranvia che aveva presentato nei giorni scorsi. Alle sue sollecitazioni aveva replicato
Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti, che aveva fatto presente alcune difficoltà. Innanzitutto quella del finanziamento, poiché la Provincia di Milano è si assegnataria di risorse per la riqualificazione della linea, come previsto dal decreto legge del 2008 e dalla legge di conversione dello stesso anno, ma per la conferma del finanziamento “occorro attendere il completamento dell’iter”. Sono passati sei anni, a dire il vero, ma a quanto pare questa è l’Italia: per il completamento dell’iter questo periodo non è stato sufficiente. Questo però complica parecchio le cose, come evidenziato dallo stesso segretario: “A oggi risulta di fatto ancora confermata la disponibilità del contributo, ma non il mantenimento nello specifico di tale assegnazione a quell’opera, visto il mancato completamento dell’iter. La Provincia di Milano ha comunicato al Ministero il mancato perfezionamento dell’accordo a livello locale per la conferma del cofinanziamento necessario alla realizzazione dell’opera, rimettendo allo stesso Ministero eventuali valutazioni in merito”. Per fare queste valutazioni, a dire il vero, è bastata una settimana. In soli sette giorni il Ministero ha comunicato nel mese di luglio 2014 la sospensione dell’istruttoria sul progetto. Nulla vieta, comunque, che questa possa essere ripresa in fase successiva. Il sottosegretario ha inoltre evidenziato che la Provincia di Milano, nel frattempo decaduta poiché assorbita nell’area metropolitana di Milano, “pur avendo presentato il progetto definitivo nei termini previsti, non ha ancora completato la documentazione progettuale”. Non essendoci più la Provincia, occorrerà inoltre individuare il soggetto attuatore dell’opera e, ovviamente, anche le fonti finanziarie necessarie visto che lo Stato si fa carico del 60% della riqualificazione. “Non si può fermare la riqualificazione per due milioni di euro su un totale di 167 – la replica dell’onorevole Cimbro – cercheremo di richiamare tutti gli enti interessati dal cofinanziamento al rispetto degli accordi presi in precedenza. Se c’è la volontà politica per la realizzazione dei un’opera che da tutti viene ritenuta fondamentale, allora si può anche tentare di superare quelli che sono degli ostacoli momentanei”.
G.Gal.
Eleonora Cimbro (Partito Democratico) riguardo alla risposta ricevuta all’interpellanza sulla metro tranvia che aveva presentato nei giorni scorsi. Alle sue sollecitazioni aveva replicato
Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti, che aveva fatto presente alcune difficoltà. Innanzitutto quella del finanziamento, poiché la Provincia di Milano è si assegnataria di risorse per la riqualificazione della linea, come previsto dal decreto legge del 2008 e dalla legge di conversione dello stesso anno, ma per la conferma del finanziamento “occorro attendere il completamento dell’iter”. Sono passati sei anni, a dire il vero, ma a quanto pare questa è l’Italia: per il completamento dell’iter questo periodo non è stato sufficiente. Questo però complica parecchio le cose, come evidenziato dallo stesso segretario: “A oggi risulta di fatto ancora confermata la disponibilità del contributo, ma non il mantenimento nello specifico di tale assegnazione a quell’opera, visto il mancato completamento dell’iter. La Provincia di Milano ha comunicato al Ministero il mancato perfezionamento dell’accordo a livello locale per la conferma del cofinanziamento necessario alla realizzazione dell’opera, rimettendo allo stesso Ministero eventuali valutazioni in merito”. Per fare queste valutazioni, a dire il vero, è bastata una settimana. In soli sette giorni il Ministero ha comunicato nel mese di luglio 2014 la sospensione dell’istruttoria sul progetto. Nulla vieta, comunque, che questa possa essere ripresa in fase successiva. Il sottosegretario ha inoltre evidenziato che la Provincia di Milano, nel frattempo decaduta poiché assorbita nell’area metropolitana di Milano, “pur avendo presentato il progetto definitivo nei termini previsti, non ha ancora completato la documentazione progettuale”. Non essendoci più la Provincia, occorrerà inoltre individuare il soggetto attuatore dell’opera e, ovviamente, anche le fonti finanziarie necessarie visto che lo Stato si fa carico del 60% della riqualificazione. “Non si può fermare la riqualificazione per due milioni di euro su un totale di 167 – la replica dell’onorevole Cimbro – cercheremo di richiamare tutti gli enti interessati dal cofinanziamento al rispetto degli accordi presi in precedenza. Se c’è la volontà politica per la realizzazione dei un’opera che da tutti viene ritenuta fondamentale, allora si può anche tentare di superare quelli che sono degli ostacoli momentanei”.
G.Gal.