Meda, Alboni: "Una superstrada più veloce e più sicura"
"Una decisione che aspettavamo da tempo: va incontro alle esigenze degli automobilisti ma, nel contempo, offre ampie garanzie per la loro sicurezza quotidiana". Esprime soddisfazione
Roberto Alboni, vicepresidente del gruppo Pdl in Regione Lombardia, per la decisione assunta dalla Provincia di Milano riguardo alla superstrada Milano-Meda. Ovvero l'esecuzione di lavori per la messa in sicurezza dell'arteria viabilistica, il successivo innalzamento della velocità a 100 chilome...
"Una decisione che aspettavamo da tempo: va incontro alle esigenze degli automobilisti ma, nel contempo, offre ampie garanzie per la loro sicurezza quotidiana". Esprime soddisfazione
Roberto Alboni, vicepresidente del gruppo Pdl in Regione Lombardia, per la decisione assunta dalla Provincia di Milano riguardo alla superstrada Milano-Meda. Ovvero l'esecuzione di lavori per la messa in sicurezza dell'arteria viabilistica, il successivo innalzamento della velocità a 100 chilometri orari e l'introduzione del sistema tutor per far sì che nessuno possa considerarla una pista da corsa. "Con soddisfazione - aggiunge Alboni - prendo atto che l’assessore ai Trasporti,
Giovanni De Nicola abbia voluto ascoltare il suggerimento che gli avevo sottoposto poco prima dell’estate. Mi sono permesso di portare sui tavoli della Provincia questo suggerimento innanzitutto perché sono anch’io un pendolare che quotidianamente percorre la Ss35 e in secondo luogo perché già anni fa in Parlamento mi ero battuto affinché sulle strade extraurbane che “subiscono” un alto traffico veicolare il limite di velocità fosse portato a 110 km/h. Sono soddisfatto perché la sostituzione delle multe radar coi tutor evidenzia la volontà di perseguire la sicurezza sulle nostre strade più che la tentazione di fare cassa sulle spalle dei pendolari. Specie in un periodo economico come questo". Alboni cita dati rassicuranti: -51% per il tasso di mortalità, -27% per il tasso di mortalità con feriti e -19% per gli incidenti senza feriti. "Ben vengano dunque i tutor, adeguatamente segnalati come prevede il Codice della strada, senza però dimenticare l’invito alla prudenza. Infatti cambiano i limiti, ma non devono cambiare i comportamenti del buon guidatore. Quindi attenzione al volante, senza distrazioni, osservando le distanze di sicurezza e tenendo in buona manutenzione la propria auto o moto. Ribadisco che la Milano-Meda non deve diventare il cavallo di battaglia o l’esclusiva di nessuno, ma semplicemente un modo per accogliere, in nome della sicurezza, le istanze di cittadini e pendolari".
Roberto Alboni, vicepresidente del gruppo Pdl in Regione Lombardia, per la decisione assunta dalla Provincia di Milano riguardo alla superstrada Milano-Meda. Ovvero l'esecuzione di lavori per la messa in sicurezza dell'arteria viabilistica, il successivo innalzamento della velocità a 100 chilometri orari e l'introduzione del sistema tutor per far sì che nessuno possa considerarla una pista da corsa. "Con soddisfazione - aggiunge Alboni - prendo atto che l’assessore ai Trasporti,
Giovanni De Nicola abbia voluto ascoltare il suggerimento che gli avevo sottoposto poco prima dell’estate. Mi sono permesso di portare sui tavoli della Provincia questo suggerimento innanzitutto perché sono anch’io un pendolare che quotidianamente percorre la Ss35 e in secondo luogo perché già anni fa in Parlamento mi ero battuto affinché sulle strade extraurbane che “subiscono” un alto traffico veicolare il limite di velocità fosse portato a 110 km/h. Sono soddisfatto perché la sostituzione delle multe radar coi tutor evidenzia la volontà di perseguire la sicurezza sulle nostre strade più che la tentazione di fare cassa sulle spalle dei pendolari. Specie in un periodo economico come questo". Alboni cita dati rassicuranti: -51% per il tasso di mortalità, -27% per il tasso di mortalità con feriti e -19% per gli incidenti senza feriti. "Ben vengano dunque i tutor, adeguatamente segnalati come prevede il Codice della strada, senza però dimenticare l’invito alla prudenza. Infatti cambiano i limiti, ma non devono cambiare i comportamenti del buon guidatore. Quindi attenzione al volante, senza distrazioni, osservando le distanze di sicurezza e tenendo in buona manutenzione la propria auto o moto. Ribadisco che la Milano-Meda non deve diventare il cavallo di battaglia o l’esclusiva di nessuno, ma semplicemente un modo per accogliere, in nome della sicurezza, le istanze di cittadini e pendolari".