Meda: "Aumentate le tasse, ma diminuiscono i servizi ai cittadini"
Investimenti crollati, imposte e tasse aumentate in modo vertiginoso. Sono i due dati rilevati da
Vermondo Busnelli, capogruppo della lista civica Meda per Tutti, in occasione della discussione del bilancio di previsione 2014. Documento che, naturalmente, ha poi avuto il suo voto contrario. "Il bilancio di previsione - spiega Busnelli - conferma l’impostazione degli anni precedenti: non ci sono prospettive di sviluppo e di riqualificazione della città e neppure il tentativo ...
Investimenti crollati, imposte e tasse aumentate in modo vertiginoso. Sono i due dati rilevati da
Vermondo Busnelli, capogruppo della lista civica Meda per Tutti, in occasione della discussione del bilancio di previsione 2014. Documento che, naturalmente, ha poi avuto il suo voto contrario. "Il bilancio di previsione - spiega Busnelli - conferma l’impostazione degli anni precedenti: non ci sono prospettive di sviluppo e di riqualificazione della città e neppure il tentativo rivedere la dinamica delle spese correnti per ottimizzare le risorse disponibili e ridurre la pressione tributaria che è insostenibile. Tre indicatori caratterizzano l’andamento della gestione economica della città negli ultimi cinque anni, dal 2010 a oggi: la spesa corrente, sostanzialmente stabile, diminuita del 2%; la spesa per investimenti crollata del 39%, da 2 milioni 600 mila euro a poco meno di 1 milione 600 mila euro; le entrate da imposte e tasse comunali aumentate del 56%, da 8 milioni 182 mila euro a 12 milioni 739 mila euro, con un'addizionale Irpef cresciuta dell'83 per cento rispetto al 2010". Una situazione davvero scomoda: "Questi 4 milioni e mezzo aggiuntivi - conclude Busnelli - passano dai bilanci delle famiglie e delle imprese medesi nel bilancio del Comune per erogare gli stessi o minori servizi di cinque anni fa e senza avviare progetti di sviluppo".
Vermondo Busnelli, capogruppo della lista civica Meda per Tutti, in occasione della discussione del bilancio di previsione 2014. Documento che, naturalmente, ha poi avuto il suo voto contrario. "Il bilancio di previsione - spiega Busnelli - conferma l’impostazione degli anni precedenti: non ci sono prospettive di sviluppo e di riqualificazione della città e neppure il tentativo rivedere la dinamica delle spese correnti per ottimizzare le risorse disponibili e ridurre la pressione tributaria che è insostenibile. Tre indicatori caratterizzano l’andamento della gestione economica della città negli ultimi cinque anni, dal 2010 a oggi: la spesa corrente, sostanzialmente stabile, diminuita del 2%; la spesa per investimenti crollata del 39%, da 2 milioni 600 mila euro a poco meno di 1 milione 600 mila euro; le entrate da imposte e tasse comunali aumentate del 56%, da 8 milioni 182 mila euro a 12 milioni 739 mila euro, con un'addizionale Irpef cresciuta dell'83 per cento rispetto al 2010". Una situazione davvero scomoda: "Questi 4 milioni e mezzo aggiuntivi - conclude Busnelli - passano dai bilanci delle famiglie e delle imprese medesi nel bilancio del Comune per erogare gli stessi o minori servizi di cinque anni fa e senza avviare progetti di sviluppo".