Meda, Busnelli: "Caro Caimi, non ripetere tutti gli errori dei primi sei mesi"
Il braccio di ferro giudiziario tra
Gianni Caimi e
Giorgio Taveggia si è concluso. A favore del primo, ritornato sindaco della città dopo aver ceduto la poltrona nel mese di dicembre su decisione del Tar. La vicenda, naturalmente, non è stata seguita soltanto dai due antagonisti ma anche da tutti i cittadini desiderosi di conoscere finalmente l'identità del loro sindaco e dai consiglieri comunali. Tra questi
Vermondo Busnelli (capogruppo d...
Il braccio di ferro giudiziario tra
Gianni Caimi e
Giorgio Taveggia si è concluso. A favore del primo, ritornato sindaco della città dopo aver ceduto la poltrona nel mese di dicembre su decisione del Tar. La vicenda, naturalmente, non è stata seguita soltanto dai due antagonisti ma anche da tutti i cittadini desiderosi di conoscere finalmente l'identità del loro sindaco e dai consiglieri comunali. Tra questi
Vermondo Busnelli (capogruppo di Meda per Tutti) che, dopo avere appreso della sentenza del Consiglio di Stato, ha deciso di scrivere una lettera aperta al primo cittadino.
Caro Sindaco lo scenario è cambiato ancora. Un giro di giostra e tu ritorni al governo della città dopo sei mesi di opposizione.
I tuoi primi sei mesi di governo non avevano prodotto gli attesi e promessi segnali di cambiamento, di cui Meda aveva e ha urgente bisogno. Ma c’era l’attenuante dell’inesperienza della prima volta. Auspico che i primi sei mesi alla guida della città e quelli successivi all’opposizione siano serviti a maturare un approccio più collaborativo e utile alla nostra comunità, per cambiare passo e stile. Ricordo solo alcune ragioni principali. Innanzitutto non c’è stata l’umiltà di comprendere che un solo voto di differenza significava la sostanziale parità del risultato elettorale di un anno fa. La logica e il buon senso avrebbero suggerito di ritornare alle elezioni o, in alternativa, di cercare una larga collaborazione con le altre forze politiche per meglio rappresentare le diverse sensibilità dei cittadini. Ebbene la tua giunta ha dato l’impressione di atteggiarsi a vincitori assoluti, come se una larga maggioranza della comunità fosse dalla vostra parte. In realtà solo il 12,9% dei Medesi con diritto di voto ha dato la preferenza alla tua coalizione elettorale nel primo turno. Quindi, ti consiglio maggiore attenzione e ascolto delle altre forze rappresentative per ricercare la massima collaborazione nell’interesse della città intera. Lo stesso valeva e vale per l’altro contendente sindaco. La tua giunta ha voluto caparbiamente approvare il brutto piano di governo del territorio voluto dalla Lega. A nessuno piace questo piano, neppure a chi l’ha elaborato e a chi l’ha approvato. L’ho definito “un piano senz’anima, che toglie poco a tanti per dare tanto a pochi”. Adesso, tutti vogliono modificarlo. Attenzione a non ripetere gli stessi errori! La revisione del piano va discussa in modo aperto, trasparente e partecipativo: è la sola modalità vincente per elaborare un PGT che risponda alle reali esigenze della comunità. La tua giunta ha approvato un bilancio impostato più sulle entrate da tasse che sulla riduzione delle spese. Non è più possibile aumentare le tasse, neppure quelle comunali, anche se queste sono una minima frazione delle tasse totali che i cittadini italiani onesti pagano. Occorre ridurre le spese correnti e utilizzare le scarse risorse disponibili per investimenti di crescita. Penso che bastino questi esempi per dire come diversa sia la posizione mia e dell’associazione ‘Meda per Tutti’ sulla conduzione della città e sullo sviluppo della nostra comunità. L’ultimo consiglio riguarda la definizione delle priorità. Non ho colto le reali priorità del vostro governo. Il documento di linee programmatiche era una lista indifferenziata di cose da fare, senza una chiara gerarchia. Oggi, si sa, le risorse sono scarse. Urge definire le chiare priorità per Meda per evitare di barcamenarsi in scelte anche utili, ma non prioritarie. Come consigliere e capogruppo di Meda per Tutti ho più volte espresso tre priorità. Riqualificare il centro per ridargli decoro, prestigio e vivibilità. Rivedere il piano del traffico per attuare soluzioni al collegamento funzionale tra le due parti della città spezzata dalla ferrovia, con vie ciclo-pedonali, zone a traffico limitato e altre a percorrenza più veloce, parcheggi nelle aree strategiche. Assicurare alle imprese produttive e commerciali le necessarie infrastrutture per crescere, a partire dal patrimonio della filiera del design e del legno. Queste sono le priorità su cui investire ogni centesimo di euro disponibile, dopo avere speso quanto necessario per le urgenze sociali e i servizi ordinari per la comunità. E’ legittimo avere priorità diverse: importante è definirle e comunicarle con chiarezza e attuarle con coerenza, dopo una mediazione con le altre forze politiche per le ragioni sopra esposte.
Voglio chiudere con note positive. Buone cose sono state fatte nei tuoi sei mesi iniziali: un’impostazione attenta del bilancio che ha consentito il rispetto del patto di stabilità interno; la promessa di non destinare alcuna quota degli oneri di urbanizzazione al finanziamento della spesa corrente; la relazione sullo scandalo della Meda Servizi Spa (da me richiesta subito, nel primo consiglio d’insediamento) e una timida collaborazione sull’ammodernamento di regolamento e statuto comunali. Ripartiamo da questi punti positivi. Insieme con l’associazione ‘Meda per Tutti’, sarò disponibile a ogni forma di collaborazione che possa essere utile allo sviluppo sostenibile della nostra comunità. Buon lavoro!
Vermondo Busnelli
Capogruppo di Meda per Tutti
Gianni Caimi e
Giorgio Taveggia si è concluso. A favore del primo, ritornato sindaco della città dopo aver ceduto la poltrona nel mese di dicembre su decisione del Tar. La vicenda, naturalmente, non è stata seguita soltanto dai due antagonisti ma anche da tutti i cittadini desiderosi di conoscere finalmente l'identità del loro sindaco e dai consiglieri comunali. Tra questi
Vermondo Busnelli (capogruppo di Meda per Tutti) che, dopo avere appreso della sentenza del Consiglio di Stato, ha deciso di scrivere una lettera aperta al primo cittadino.
Caro Sindaco lo scenario è cambiato ancora. Un giro di giostra e tu ritorni al governo della città dopo sei mesi di opposizione.
I tuoi primi sei mesi di governo non avevano prodotto gli attesi e promessi segnali di cambiamento, di cui Meda aveva e ha urgente bisogno. Ma c’era l’attenuante dell’inesperienza della prima volta. Auspico che i primi sei mesi alla guida della città e quelli successivi all’opposizione siano serviti a maturare un approccio più collaborativo e utile alla nostra comunità, per cambiare passo e stile. Ricordo solo alcune ragioni principali. Innanzitutto non c’è stata l’umiltà di comprendere che un solo voto di differenza significava la sostanziale parità del risultato elettorale di un anno fa. La logica e il buon senso avrebbero suggerito di ritornare alle elezioni o, in alternativa, di cercare una larga collaborazione con le altre forze politiche per meglio rappresentare le diverse sensibilità dei cittadini. Ebbene la tua giunta ha dato l’impressione di atteggiarsi a vincitori assoluti, come se una larga maggioranza della comunità fosse dalla vostra parte. In realtà solo il 12,9% dei Medesi con diritto di voto ha dato la preferenza alla tua coalizione elettorale nel primo turno. Quindi, ti consiglio maggiore attenzione e ascolto delle altre forze rappresentative per ricercare la massima collaborazione nell’interesse della città intera. Lo stesso valeva e vale per l’altro contendente sindaco. La tua giunta ha voluto caparbiamente approvare il brutto piano di governo del territorio voluto dalla Lega. A nessuno piace questo piano, neppure a chi l’ha elaborato e a chi l’ha approvato. L’ho definito “un piano senz’anima, che toglie poco a tanti per dare tanto a pochi”. Adesso, tutti vogliono modificarlo. Attenzione a non ripetere gli stessi errori! La revisione del piano va discussa in modo aperto, trasparente e partecipativo: è la sola modalità vincente per elaborare un PGT che risponda alle reali esigenze della comunità. La tua giunta ha approvato un bilancio impostato più sulle entrate da tasse che sulla riduzione delle spese. Non è più possibile aumentare le tasse, neppure quelle comunali, anche se queste sono una minima frazione delle tasse totali che i cittadini italiani onesti pagano. Occorre ridurre le spese correnti e utilizzare le scarse risorse disponibili per investimenti di crescita. Penso che bastino questi esempi per dire come diversa sia la posizione mia e dell’associazione ‘Meda per Tutti’ sulla conduzione della città e sullo sviluppo della nostra comunità. L’ultimo consiglio riguarda la definizione delle priorità. Non ho colto le reali priorità del vostro governo. Il documento di linee programmatiche era una lista indifferenziata di cose da fare, senza una chiara gerarchia. Oggi, si sa, le risorse sono scarse. Urge definire le chiare priorità per Meda per evitare di barcamenarsi in scelte anche utili, ma non prioritarie. Come consigliere e capogruppo di Meda per Tutti ho più volte espresso tre priorità. Riqualificare il centro per ridargli decoro, prestigio e vivibilità. Rivedere il piano del traffico per attuare soluzioni al collegamento funzionale tra le due parti della città spezzata dalla ferrovia, con vie ciclo-pedonali, zone a traffico limitato e altre a percorrenza più veloce, parcheggi nelle aree strategiche. Assicurare alle imprese produttive e commerciali le necessarie infrastrutture per crescere, a partire dal patrimonio della filiera del design e del legno. Queste sono le priorità su cui investire ogni centesimo di euro disponibile, dopo avere speso quanto necessario per le urgenze sociali e i servizi ordinari per la comunità. E’ legittimo avere priorità diverse: importante è definirle e comunicarle con chiarezza e attuarle con coerenza, dopo una mediazione con le altre forze politiche per le ragioni sopra esposte.
Voglio chiudere con note positive. Buone cose sono state fatte nei tuoi sei mesi iniziali: un’impostazione attenta del bilancio che ha consentito il rispetto del patto di stabilità interno; la promessa di non destinare alcuna quota degli oneri di urbanizzazione al finanziamento della spesa corrente; la relazione sullo scandalo della Meda Servizi Spa (da me richiesta subito, nel primo consiglio d’insediamento) e una timida collaborazione sull’ammodernamento di regolamento e statuto comunali. Ripartiamo da questi punti positivi. Insieme con l’associazione ‘Meda per Tutti’, sarò disponibile a ogni forma di collaborazione che possa essere utile allo sviluppo sostenibile della nostra comunità. Buon lavoro!
Vermondo Busnelli
Capogruppo di Meda per Tutti