Meda, Caimi sul forno inceneritore: "Ora può svolgere un servizio utile a 11 Comuni"
Il Partito Democratico da una parte, tutti gli altri contro. Nel braccio di ferro sul piano industriale di B.E.A. (Brianza Energia Ambiente) e sul futuro del forno inceneritore ha prevalso la sinistra che nell'assemblea dei soci è riuscita a far passare il progetto. Il sindaco
Gianni Caimi, tra quelli che hanno votato (per delega) il potenziamento del forno inceneritore, sul sito Internet del Comune ha spiegato a tutti i cittadini le sue ragioni.
Il giorno 8 novembre 20...
Il Partito Democratico da una parte, tutti gli altri contro. Nel braccio di ferro sul piano industriale di B.E.A. (Brianza Energia Ambiente) e sul futuro del forno inceneritore ha prevalso la sinistra che nell'assemblea dei soci è riuscita a far passare il progetto. Il sindaco
Gianni Caimi, tra quelli che hanno votato (per delega) il potenziamento del forno inceneritore, sul sito Internet del Comune ha spiegato a tutti i cittadini le sue ragioni.
Il giorno 8 novembre 2013 l'assemblea di Bea (Brianza Energia Ambiente, l'azienda pubblica in Desio che smaltisce anche i rifiuti di Meda), formata da 11 Comuni e dalla Provincia di Monza e Brianza, ha approvato il nuovo piano industriale di ammodernamento dell'impianto.
Ho delegato l'Assessore Cecchetti a partecipare in mio nome all'Assemblea per un voto a favore. Hanno votato a favore 7 Comuni, 2 astenuti e 2 contrari. La Provincia (come la volta precedente, si è astenuta). Il piano è stato approvato.
Nel mio precedente insediamento avevo assunto l'impegno per dedicare, in occasione di una seduta di Consiglio, una parte del tempo alla presentazione del piano industriale da parte degli organi dirigenti di Bea. Poi il Tar Lombardia mi ha impedito di adempiere all'impegno e ora il Consiglio di Stato mi consente di darvi seguito, sul piano industriale di recente rivisto. Lo farò, in accordo con le disponibilità di Bea, a Dicembre 2013 / Primi mesi 2014.
Vorrei infine sottolineare che il nuovo piano industriale è coerente con le indicazioni emerse dal Consiglio comunale del 29/5/2013, a maggioranza leghista. Il nuovo CdA di Bea, insediatosi il 22/5/2013, ha voluto apportare alcune modifiche al piano, per tener conto delle riserve emerse da parte di alcuni Comuni al piano precedente e ottenere un consenso più vasto, possibilmente unanime, in quanto migliorative dal punto di vista economico. Riscontrando che su tali modifiche vi era il consenso della maggioranza dei Comuni, non ho voluto, per una mera questione politica di parte, rimettere in discussione quanto deciso dalla maggioranza leghista, che nel deliberato del 29/5/2013 ha delegato il Sindaco in carica a darvi seguito.
Ho voluto far prevalere l'interesse di tale Azienda pubblica (Bea) e l'urgenza di una decisione, su ripicche politiche di parte, che non mi appartengono. D'altra parte i tempi erano strettissimi e indicazioni non verificate con il "nostro" Cda, sarebbero state controproducenti. Purtroppo, tranne Lentate, i Comuni che nel 2012 avevano espresso riserve (voto contrario, astensione o assenza), le hanno mantenute: il piano, pur avendo avuto un consenso maggiore di quanto avuto nel 2012, è passato a maggioranza.
L'importante è aver dato un futuro ad un'azienda pubblica, che opera in un settore molto delicato. Gianni Caimi
Gianni Caimi, tra quelli che hanno votato (per delega) il potenziamento del forno inceneritore, sul sito Internet del Comune ha spiegato a tutti i cittadini le sue ragioni.
Il giorno 8 novembre 2013 l'assemblea di Bea (Brianza Energia Ambiente, l'azienda pubblica in Desio che smaltisce anche i rifiuti di Meda), formata da 11 Comuni e dalla Provincia di Monza e Brianza, ha approvato il nuovo piano industriale di ammodernamento dell'impianto.
Ho delegato l'Assessore Cecchetti a partecipare in mio nome all'Assemblea per un voto a favore. Hanno votato a favore 7 Comuni, 2 astenuti e 2 contrari. La Provincia (come la volta precedente, si è astenuta). Il piano è stato approvato.
Nel mio precedente insediamento avevo assunto l'impegno per dedicare, in occasione di una seduta di Consiglio, una parte del tempo alla presentazione del piano industriale da parte degli organi dirigenti di Bea. Poi il Tar Lombardia mi ha impedito di adempiere all'impegno e ora il Consiglio di Stato mi consente di darvi seguito, sul piano industriale di recente rivisto. Lo farò, in accordo con le disponibilità di Bea, a Dicembre 2013 / Primi mesi 2014.
Vorrei infine sottolineare che il nuovo piano industriale è coerente con le indicazioni emerse dal Consiglio comunale del 29/5/2013, a maggioranza leghista. Il nuovo CdA di Bea, insediatosi il 22/5/2013, ha voluto apportare alcune modifiche al piano, per tener conto delle riserve emerse da parte di alcuni Comuni al piano precedente e ottenere un consenso più vasto, possibilmente unanime, in quanto migliorative dal punto di vista economico. Riscontrando che su tali modifiche vi era il consenso della maggioranza dei Comuni, non ho voluto, per una mera questione politica di parte, rimettere in discussione quanto deciso dalla maggioranza leghista, che nel deliberato del 29/5/2013 ha delegato il Sindaco in carica a darvi seguito.
Ho voluto far prevalere l'interesse di tale Azienda pubblica (Bea) e l'urgenza di una decisione, su ripicche politiche di parte, che non mi appartengono. D'altra parte i tempi erano strettissimi e indicazioni non verificate con il "nostro" Cda, sarebbero state controproducenti. Purtroppo, tranne Lentate, i Comuni che nel 2012 avevano espresso riserve (voto contrario, astensione o assenza), le hanno mantenute: il piano, pur avendo avuto un consenso maggiore di quanto avuto nel 2012, è passato a maggioranza.
L'importante è aver dato un futuro ad un'azienda pubblica, che opera in un settore molto delicato. Gianni Caimi
mavalà :
su BEA, i sindaci targati pd (escluso quello di Desio) hanno risposto ad un ordine di scuderia dell'oligarchia pd provincialcesanomonzese perchè con l'approvazione di questo piano industriale si vuole rafforzare la posizione di controllo su BEA stessa e preparare il passo successivo su analoga situazione di piano industriale di Gelsia. La contrapposizione leghista, non è dettata da attenzione al territorio, bensì da logiche identiche, visto che Gelsia è suo feudo. Ad entrambi i contendenti pd e lega, non interessa la tutela del territorio, ma il controllo delle due aziende e il loro potenziamento. La meglio messa, potrà fare la voce grossa e chiedere l'inglobamento dell'altra. Insomma, per le solite becere logiche di spartizione, questo pezzo di brianza si troverà con un inceneritore che sarà difficile da spegnere, anche perchè entrerà il socio privato (si accettano scommesse su chi sarà ..... magari magari quel soggetto che doveva fare l'ampliamento che è targato compagnia delle opere) e con la privatizzazione di parti di Gelsia. Insomma di tutto si sono preoccupati e occupati, fatto salvo che dei beni comuni,dell'ambiente e della salute dei cittadini. Poi Caimi non c'è andato lui all'assemblea dei soci ma un altro che la sa più lunga. Caimi e il suo cerchio magico sono totalmente sotto controllo dal livello "alto" e spregiudicato del pd che ha contrattato le varie spartizioni di casta. e a Meda, come ho letto, nemmeno si è discusso , ma non per questione di ricorsi, bensì perchè non c'era la minima intenzione di farlo. Del resto, come ho letto su un precedente articolo di quibrianza, solo quelli di sinistra ambiente hanno sollevato il problema. gli altri, tutti muti, compreso il marito leghista dell'assessore. | domenica 03 maggio 2015 12:00 Rispondi