Meda: "Siamo la città del mobile, ma ci snobbano"
Non si è mai fatto problemi a dire ciò che pensa. Del resto non è un politico di professione.
Vermondo Busnelli, capogruppo di Meda per Tutti, all'indomani della riunione sulle iniziative da programmare in città in vista di Expo 2015, esterna tutta la sua delusione: "Non possiamo ritenerci soddisfatti da un’adesione tardiva, posticcia e passiva a un progetto sovracomunale pensato da altri. Occorre il massimo coinvolgimento della comunità per saper cogliere le potenzialità di...
Non si è mai fatto problemi a dire ciò che pensa. Del resto non è un politico di professione.
Vermondo Busnelli, capogruppo di Meda per Tutti, all'indomani della riunione sulle iniziative da programmare in città in vista di Expo 2015, esterna tutta la sua delusione: "Non possiamo ritenerci soddisfatti da un’adesione tardiva, posticcia e passiva a un progetto sovracomunale pensato da altri. Occorre il massimo coinvolgimento della comunità per saper cogliere le potenzialità di creatività, d’innovazione e di potenziale crescita per la vita e le attività medesi. E trasferire questa energia con contributi originali, specifici e innovativi nel progetto generale sovraccomunale, con un ruolo di protagonisti". La situazione, a oggi, non sembra proprio questa. Si sta puntando soprattutto sul progetto "Brianza Experience - la via del saper fare", ma con Meda relegata a un ruolo di secondo piano: "Traspare in modo evidente - afferma Busnelli - dalle prime pagine del documento dove si racconta la nascita e lo sviluppo del distretto brianzolo del mobile limitatamente a Lissone, Cantù e Mariano. Questo è ingeneroso nei confronti di Meda prima ancora che scorretto dal punto di vista storico. Quindi occorre recuperare immediatamente le posizioni perse e riacquistare la leadership che ci compete". Per ottenere questo risultato Busnelli sostiene sia necessaria la piena collaborazione tra pubblico e privato, con il più ampio coinvolgimento delle associazioni, aziende e persone disponibili a contribuire al successo dell’iniziativa. "La reazione dell’assessore Salimbeni alla mia proposta, purtroppo, conferma un approccio più tradizionale e meno partecipativo, con i politici al centro. Non la comunità medese protagonista e i politici al suo servizio. Auguro che almeno si costituisca un gruppo di lavoro con esperti delle varie aree di attività che elabori le proposte e contribuisca alla loro realizzazione nei modi, nei tempi e nei costi previsti. C’è molto lavoro da fare e Expo si avvicina".
Vermondo Busnelli, capogruppo di Meda per Tutti, all'indomani della riunione sulle iniziative da programmare in città in vista di Expo 2015, esterna tutta la sua delusione: "Non possiamo ritenerci soddisfatti da un’adesione tardiva, posticcia e passiva a un progetto sovracomunale pensato da altri. Occorre il massimo coinvolgimento della comunità per saper cogliere le potenzialità di creatività, d’innovazione e di potenziale crescita per la vita e le attività medesi. E trasferire questa energia con contributi originali, specifici e innovativi nel progetto generale sovraccomunale, con un ruolo di protagonisti". La situazione, a oggi, non sembra proprio questa. Si sta puntando soprattutto sul progetto "Brianza Experience - la via del saper fare", ma con Meda relegata a un ruolo di secondo piano: "Traspare in modo evidente - afferma Busnelli - dalle prime pagine del documento dove si racconta la nascita e lo sviluppo del distretto brianzolo del mobile limitatamente a Lissone, Cantù e Mariano. Questo è ingeneroso nei confronti di Meda prima ancora che scorretto dal punto di vista storico. Quindi occorre recuperare immediatamente le posizioni perse e riacquistare la leadership che ci compete". Per ottenere questo risultato Busnelli sostiene sia necessaria la piena collaborazione tra pubblico e privato, con il più ampio coinvolgimento delle associazioni, aziende e persone disponibili a contribuire al successo dell’iniziativa. "La reazione dell’assessore Salimbeni alla mia proposta, purtroppo, conferma un approccio più tradizionale e meno partecipativo, con i politici al centro. Non la comunità medese protagonista e i politici al suo servizio. Auguro che almeno si costituisca un gruppo di lavoro con esperti delle varie aree di attività che elabori le proposte e contribuisca alla loro realizzazione nei modi, nei tempi e nei costi previsti. C’è molto lavoro da fare e Expo si avvicina".